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Il portiere, nel suo dramma esistenziale e solitario, spicca, splendido e luccicante, nei suoi voli plastici a mano aperta, quando riesce a salvare la squadra con l’unghia del dito, dalla mano di richiamo. Il centrocampista, sempre elogiato nelle sue geometrie, può pure permettersi qualche errore in fase di impostazione, se è poi bravo e pulito quando conta. Come l’attaccante, se segna è l’eroe di giornata. Tutti i riflettori sono per lui. Ma cosa dire del difensore?

Il difensore è un uomo tanto solo quanto il portiere, ma splende anche meno pure nei suoi prodigi. Il difensore forte è quello ordinato, è quello in grado di garantirti la sufficienza, senza troppi patemi d’animo. Così, nel 2024, è stato William Saliba. Centrale francese dell’Arsenal che, fino ad aprile, era in piena lotta per il titolo di fine. Alla fine l’ha spuntata il City di Kyle Walker, il miglior terzino destro del mondo, bravo coi piedi, rapidissimo, sempre molto attento in fase difensiva. E non solo con la maglia dei citizens, ma anche dell’Inghilterra. Coi Tre Leoni Walker è arrivato fino alla finale, poi persa contro la Spagna.

Nelle Furie Rosse ha giocato un calciatore che si è poi infortunato terribilmente all’inizio di questa stagione, ma che ha alzato con merito l’Europeo e altri cinque titoli col Real Madrid, al termine di una stagione a dir poco memorabile. Parliamo di Dani Carvajal. Vincitore della Uefa Champions League, in finale Carvajal ha affrontato un altro grande over35 del calcio mondiale come Mats Hummels. Difensore semplicemente straordinario nell’uno contro uno, Hummels ha condotto una grande prova anche nella finale sopracitata, ma ha dovuto piegarsi allo strapotere offensivo dei blancos.

Tra questi gioca un ragazzotto che ha vestito in passato la maglia che Hummels veste oggi: parliamo di Antonio Rüdiger, calciatore dalla grinta ineguagliabile e dalla concentrazione quasi sovrumana, mostruoso nell’uno contro uno al pari del collega e connazionale Mats. Ma ancor più veloce e fulmineo di quest’ultimo. Meno veloce ma più tecnico Gonçalo Inacio, canterano dello Sporting che ha fatto le fortune di Ruben Amorim a Lisbona.

Fronte terzini, sono almeno tre i giocatori che meritano una menzione per lo straordinario 2024 avuto. Due giocano nel Bayer Leverkusen, uno gioca nell’Inter. Parliamo di Frimpong e Grimaldo per le aspirine, di Dimarco per i nerazzurri. Frimpong ha disputato un’annata clamorosa, portando a doppia cifra la propria quota degli assist come quella dei gol, ma il collega dall’altra parte del campo ha persino vinto un Europeo con la Spagna, rivelandosi come uno dei mancini più splendenti del calcio europeo. Dimarco, infine, non ha bisogno di troppi ghirigori retorici. Calciatore splendido sotto il profilo qualitativo, ha aggiunto grandi doti difensive al proprio bagaglio calcistico e oggi è uno dei migliori terzini del mondo, non solo italiani.