Dall’altra parte dell’Atlantico giungono ottime notizie per gli appassionati di poker italiani. Mustapha Kanit è tra gli ultimi nove che danno la caccia al Main Event WSOP Paradise, in fase di svolgimento all’Atlantis Paradise Island Resort & Casino (Bahamas).
Contemporaneamente, abbiamo Andrea Dato 41° su 61 left nel WPT World Championship, ospitato per la terza volta consecutiva dal Wynn Casino di Las Vegas. Come se non bastasse, la kermesse finale del World Poker Tour ci offre altri in the money preziosi collezionati dai players del Belpases.
Entriamo nel dettaglio.
$25.000 WSOP Super Main Event
Il torneo numero 9 delle World Series Of Poker caraibiche è arrivato alla penultima giornata. Nel precedente articolo sulle WSOP Paradise abbiamo raccontato lo scoppio della bolla che ha mandato a premio 297 giocatori. Tra questi anche un Mustapha Kanit capace di raggiungere la fine della giornata successiva (Day3), insieme ad altri 34 giocatori. “Mustacchione” ha iniziato il Day4 con uno stack short, solo 9,4 milioni di chips (circa 12bb). Tuttavia, grazie ad una gara quasi perfetta, ha realizzato una fantastica rimonta che ora lo colloca al 3° posto tra i nove finalisti.
Kanit è stato bravo a gestire lo stack e soprattutto ha fatto due call molto difficili ma cruciali. Il primo lo vede contrapposto a Christopher Nguyen che apre con 3.200.000 chips da under the gun. Kanit difende il suo big blind e poi va in check-call per 4,4 milioni sulla c-bet dell’austriaco su questo flop: 4♠2♥3♥. Al turn scende un K♥: doppio check. Il dealer gira la carta del river: un 2♦. Kanit fa l’ultimo check, il suo avversario ne approfitta per puntare 7 milioni e manda il n.2 italiano per vincite nel “pensatoio”. Dopo un time bank, arriva il call: Nguyen è in bluff con 10♣9♣, Kanit invece ha preso il 4 al flop con Q♣4♣ e incassa il pot.
L’altro hero call è ai danni di Liv Boeree. Questa volta è Kanit che apre da utg per 4 milioni con in mano A♠10♦. La player britannica risponde chiamando da BB con Q♠J♣. I due checkano quando scende un flop molto connesso: 7♦8♦5♠. Al turn, un 9♦, la Boeree esce puntando 5,5 milioni. L’italiano ci pensa un po’ ma alla fine chiama. L’ultima carta è un 9♣. Liv Boeree alza il tiro con 12 milioni: Kanit usa un altro time bank che lo aiuta a trovare la forza per un call rischioso, ma corretto. “Good call” gli dice lei.
A proposito di Liv Boeree. La britannica marcava visita in un grande evento di poker dal 2019, se si escludono due itm realizzati quest’anno a Las Vegas durante le WSOP, ma alle Bahamas sta lasciando il segno, anche se il suo Day4 è stato decisamente da “montagne russe”. Ha fatto alcune buone giocate e poi corso qualche rischio di troppo, ma complessivamente ha messo in mostra un poker senza paura e questo è stato decisivo per il suo 4° posto finale nel chipount. Un altro contribuito è arrivato dalla Dea Bendata, che in due occasioni ha graziato l’ex Ambassador del poker con altrettanti Kappa crackati: su Darric Haynie (A♠10♣ vs K♠K♣) e su Matthew Belcher (A♠Q♣ vs K♥K♣), due volte asso sul board.
Liv Boeree è stata anche autrice dell’ultima eliminazione del Day4, quando ha mandato alle casse il suo ex-collega di sponsorizzazione, Chris Moneymaker. I due finiscono ai resti, con il vincitore del ME WSOP 2003 che ha coppia di 9, ma la britannica lo domina con quella di Jack: i “ganci” reggono e a Moneymaker sfugge la possibilità del clamoroso doppio titolo Main Event.
Il Day5 inizia con la chiplead di Michael Addamo, 4 volte vincitore di un braccialetto WSOP. L’australiano dovrà guardarsi le spalle dai tanti avversari di altissimo livello, tra i quali non si può fare a meno di annoverare Justin Bonomo, 3 volte braccialettato e n.2 al mondo per incassi. Ma anche da Kanit, che adesso vede davvero il traguardo più importante della sua carriera e potrebbe regalare all’Italia il secondo Main Event WSOP (Paradise in questo caso), dopo quello vinto da Simone Andrian alle WSOP Europe di Rozvadov pochi mesi fa.
Il torneo riprende oggi con bui 1.500.000/3.000.000/3.000.000 big blind ante. Si gioca fino alla consegna del braccialetto che vale 6 milioni di dollari e questa è la griglia di partenza:
$10.400 WPT World Championship
Non c’è solo Kanit che può regalare un sogno all’Italia del poker. Come indicato all’inizio, c’è anche Andrea Dato che ha da poco concluso il Day3 del WPT World Championship di Las Vegas. Il pro romano ha imbustato 2.060.000 gettoni, utili per staccare il pass con il 41° posto su 61 giocatori rimasti in sala.
Non sappiamo molto sul percorso di Dato; sappiamo che ha chiuso il Day2 (bubble day con 299 posti pagati) al 7° posto, dopo aver superato la prima selezione strutturata su tre flight (Day1). Il torneo ha registrato la bellezza di 2.392 entries, per un prizepool finale pari a $23.441.600.
Adesso Andrea Dato ha circa 22 big blinds, considerando che il Day4 inizia da bui 40.000/80.000 bb ante 80.000. Non sono tanti ma la struttura, davvero fantastica con livelli da 90 minuti, gli consente ancora margini di gioco. Al comando c’è lo statunitense Michael Berk con 8.100.000 chips, ma nel count spiccano tanti big internazionali: Mikita Badziakouski (7°), Isaac Baron (13°), Chris Moorman (18°), Paul Volpe (19°) e Nial Farrell (45°), giusto per fare qualche nome.
Andrea Dato non era però l’unico a rappresentare l’Italia nel Main Event. C’era anche Domenico Gala, per quanto sia residente negli States, che ha chiuso al 214° posto incassando $21.600. E c’era anche Alessio Isaia.
Il “fabbro” non è andato itm nel ME, ma si è scatenato nei side event del festival WPT. Sono ben quattro quelli realizzati da Isaia: 22° nel $800 NLH, 2° nel $3.000 PLO, 658° nel 1.100 WPT Prime Championship e 4° nel $1.100 PLO 5 Card. Alessio Isaia ha incassato $122k complessivamente, davvero una buon bottino!
Immagine di testa: Mustapha Kanit (credits RIHL)