Con i Main Event sia dell’Eureka che dell’European Poker Tour in archivio, non resta che dare un occhio alle altre “picche” che sono state distribuite a Praga tra il 4 e il 15 dicembre 2024.
Sono tante, e quindi ci soffermiamo su quelle di maggior richiamo e soprattutto sui risultati ottenuti dai giocatori italiani. Cominciamo da questi ultimi.
Se da un lato l’Italia del poker rimpiange le occasioni mancate nei due Main Event principali, dall’altro arrivano tre belle vittorie dai side event.
La prima ce l’ha regalata Ettore Esposito nel €2.100 NLH Hyper Turbo KO – Freezeout. L’italiano ha superato 98 avversari, conquistando picca e 24.380 euro di premio dopo aver battuto in heads-up il rumeno Florian Dota (qualcuno lo ricorderà 9° nel PSPC 2019 alle Bahamas). 5° posto per un altro italiano, Roberto Ghidini.
I tornei ad iscrizione unica piacciono agli “azzurri”. Lo diciamo perché il secondo trofeo porta il nome di Filippo Lazzaretto che ha vinto il €1.050 NLH Hyper Turbo – Freezeout. Al torneo hanno preso parte 126 giocatori unici e si è concluso con un deal a quattro. Lazzaretto ha incassato la terza moneta, ma ha comunque vinto la sua prima picca! Questo è il payout del deal:
1 | Filippo Lazzaretto | Italy | €19.460 |
2 | Stefan Reiser | Germany | €14.155 |
3 | Menikos Panagiotou | Cyprus | €21.230 |
4 | Roman Stoica | Moldova | €20.085 |
La tripletta è arrivata grazie a Mario Colavita, primo nel €2.100 NLH 6-Handed – Unlimited Re-Entry (185 registrazioni in tutto) davanti a due giocatori giapponesi. Il grinder italiano ha così realizzato il suo secondo miglior risultato in termini economici, dopo i 350mila dollari vinti a Las Vegas quest’anno con il ° posto nel The Closer delle WSOP. Questo è invece il payout di Praga:
1 | Mario Colavita | Italy | €79.400 | |
2 | Daisuke Ogita | Japan | €49.500 | |
3 | Kazuhiko Yotsushika | Japan | €35.400 |
Picche a parte, ci sono altri giocatori del Belpaese che si sono distinti a Praga. In particolare Enrico Camosci, ormai immancabile nei payout soprattutto dei tornei ad alto buy-in. WhatisL0v3 ha centrato un doppio “argento”: 2° posto nel Warm UP SHR da €25k (ne abbiamo parlato qui) e 2° nel €10.200 NLH – Unlimited Re-Entry, alle spalle di Teun Mulder.
Altri podi di valore sono quelli ottenuti da Umberto Inchiumerelli, 3° nel €1.050 NLH Hyper Turbo – Freezeout (€30.450), da Paolo Boi (vincitore di un titolo WSOP quest’anno), secondo nel €2.100 NLH – Single Re-Entry (154 registrazioni) per €50.630 dopo un deal quasi alla pari con il vincitore, e da Federico Caroe, bronzo nel €550 NLH Hyper Turbo (200 entries) per 9.050 euro. Nello stesso torneo, al 4° posto si è piazzato Alberto Cigliano.
Terzo posto anche per Walter Treccarichi, ormai super specialista di varianti. Ha conquistato un bronzo da 30.100 euro nel €5.200 8-Game – Unlimited Re-Entry (40 entries). Poi ha aggiunto un 7° posto nel €1.100 8-Game – Unlimited Re-Entry (65 entries), preceduto dal connazionale Alessandro “nektarine” De Michele.
Rimaniamo nell’ambito delle varianti con il graditissimo ritorno all’EPT di Dario Alioto. Il vincitore di un braccialetto WSOP con l’Omaha, si è piazzato 4° nel €1.100 PLO – Single Re-Entry (277 entries), dietro a Adam Komorowski e Barny Boatman, per 18.680 euro di premio.
Alioto ha poi preso parte alla new entry del palinsesto per variantisti, ovvero il €2.200 EPT Mixed Game Main Event – 10-Game (83 entries). L’italiano ha chiuso all’8° posto nel torneo poi vinto dal pro francese Paul-Francois Tedeschi.
Parlando di vincite a cinque cifre, meritano la menzione il 4° posto di Luigi D’alterio (€21.250) nel 1.100 NLH e l’ottavo di Matteo Calzoni (€58.970) nell’€2.200 Eureka High Roller da 1.652 entries e 1.038 giocatori unici.
Infine, un paio di big particolarmente “on fire”. Il francese Thomas Santerne, che si è portato a casa due picche e un bel po’ di soldi: primo nel SHR da 50k per €385k su Nikals Astedt (€355k), e primo nel €25.000 NLH SHR Second Chance (€131k).
Il canadese Parker Talbot ha invece vinto il €1.050 NLH Hyper Turbo – Knockout (228 entries), incassando 22k euro.
Immagine di testa: Mario Colavita (credits RIHL)