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Appaiate agli stessi punti – anche se l’Inter, come noto, ha una partita da recuperare –, ricche di incroci reciproci, tra leggende (Inzaghi, De Vrij, Acerbi) e storie passate, Lazio e Inter si incontreranno per la 16esima giornata di Serie A, nella partita che chiuderà il weekend, lunedì sera allo Stadio Olimpico di Roma.

Quello tra biancocelesti e nerazzurri è da sempre un match in grado di offrire una tensione sul campo inversamente proporzionale all’atmosfera d’amore reciproco sugli spalti, dato il noto gemellaggio (ormai trentennale) tra le due tifoserie romana e meneghina. Sarà così anche quest’anno, senza dubbio. Ma con una posta in palio non indifferente, se è vero che la Lazio di Baroni non vuole fermarsi e l’Inter di Inzaghi non può farlo. Quali duelli potrebbero decidere in un senso come nell’altro una sfida sulla carta così equilibrata?

Dumfries v Nuno Tavares, duello ad alta velocità

Il primo duello che viene in mente è quello sulla fascia sinistra del campo biancoceleste, destra del campo nerazzurro: Tavares contro Dumfries, due calciatori dalle doti atletiche straordinarie. Il primo lascia qualcosa in fase difensivo rispetto alle qualità del secondo, ma l’olandese difetta nella tecnica di base, dove Tavares eccelle – già otto gli assist stagionali per il portoghese.

Rientrato da poco – contro il Napoli al Maradona, dove ha giocato splendidamente per quasi tutta la partita –, Nuno è l’arma in più dell’attacco biancoceleste, e insieme a Zaccagni forma un duo d’attacco che ricorda vicino quello milanista, con Leao e Theo sulla stessa fascia di competenza. Dumfries quest’anno sembra aver disciplinato ulteriormente la fase difensiva, davanti però rimane un giocatore pericolosissimo, e ha segnato alla Lazio l’ultimo gol tra queste due squadre lo scorso maggio a San Siro. Un duello da non perdere.

Barella v Guendouzi, di nuovo contro

A centrocampo, poi, il fato farà nuovamente incontrare l’uno di fronte all’altro l’italiano Nicolò Barella e il francese Mateo Guendouzi, protagonisti della sfida novembrina di San Siro tra Italia e Francia, in quel caso dominata – anche individualmente – dall’ex Marsiglia.

Barella, reduce da un gol in campionato, sfida così un giocatore che tecnicamente gli concede qualcosa, ma rispetto al quale ha forse qualcosa da invidiare sul piano della tenuta atletica e tattica. Contro il Napoli, senza Rovella squalificato, Guendouzi ha coperto un’ampiezza di campo straordinaria, ed è stato elogiato da tutti i commentatori tecnici dopo il trionfo della Lazio al Maradona (0-1). Con il ritorno di Rovella al suo fianco, avrà forse anche più libertà d’iniziativa in attacco: aspettiamoci dunque un duello emozionante con Barella dall’altra parte del campo.

Lautaro v Gila, si salti chi può

Ha una gran voglia di timbrare, Lautaro Martinez. A secco, è vero, nell’ultima uscita stagionale contro il Parma, e anche a Leverkusen contro il Bayer, l’argentino vuole tornare a timbrare contro la Lazio – l’ultima volta due anni fa all’Olimpico, nella sfida poi finita 3-1 per i biancocelesti.

Di fronte avrà però un avversario tutt’altro che semplice. Mario Gila è una delle big surprise e – direbbero gli americani – next big thing della Serie A e del calcio spagnolo in generale. Cresciuto nelle giovanili del Real Madrid e lanciato in prima squadra da Ancelotti, sa che un giorno tornerà dalle Merengues, e lo ha anche tacitamente ammesso in una recente intervista. Tuttavia, ha anche affermato di voler rimanere più a lungo possibile alla Lazio, per la felicità dei suoi tifosi, che l’hanno visto inciampare, crescere e laurearsi a soli 24 anni come uno dei centrali più forti ad aver mai vestito la maglia del club capitolino.

Dopo aver parzialmente annullato Vlahovic e dopo aver annullato Lukaku, lo attende un altro attaccante top, più brevilineo rispetto ai sopracitati. Sarà una sfida da seguire con molta attenzione.