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Dopo mesi di rumors sembra che la strada sia tracciata: FIBA ed NBA stanno discutendo per la creazione di una nuova lega europea, che andrebbe a sostituire l’attuale Eurolega.

Recentemente il commissioner della NBA, Adam Sandler, aveva rinnovato l’intenzione di allargare i propri confini in Europa e le conferme sono arrivate anche dal segretario generale della FIBA, Andreas Zagklis: “C’è un chiaro interesse dell’NBA e ci sono conversazioni aperte con FIBA. Stiamo avendo discussioni e continueremo ad averle con la compagnia alla guida di EuroLeague. E’ qualcosa che è stato sul nostro radar da tempo, abbiamo cercato di mettere tutti insieme ma non è stato possibile. Quindi il nostro lavoro è di continuare ad avere un dialogo serio con i nostri partner dell’NBA”. Parole che fanno chiaramente capire come i tentativi di ricucire i rapporti con Eurolega non siano andati a buon fine, mentre avanzano i dialoghi con NBA.

Zagklis tiene però a precisare che, oltre al desiderio di massimizzare il valore commerciale del basket europeo, c’è la volontà di conservare i campionati nazionali: “La pallacanestro in Europa si attesta a molto meno del suo potenziale commerciale. Vogliamo la crescita del nostro sport, ma allo stesso tempo vogliamo proteggere le fondamenta del nostro sistema. Non si tratta di calendario, ma anche di rispettare i campionati nazionali. Abbiamo un sistema molto sviluppato di campionati nazionali e, di certo, non vogliamo solo fare il bene di alcune società ma quello di 500 o 600 club che costituiscono la piramide che ha portato il basket dov’è oggi”.

Pare quindi evidente che il futuro del basket europeo possa finire sotto l’egida del più importante organo cestistico esistente al mondo. Ma che fine farà l’Eurolega? La storia recente della competizione, con la scelta di far disputare la prossima Final Four ad Abu Dhabi, dice che le risorse a disposizione stanno per terminare e l’incertezza regna sovrana. Attualmente l’EL è composta da 18 club, 13 dei quali con licenza permanente e 5 che devono “qualificarsi”: questi accordi pluriennali sono in scadenza al termine della stagione 2025-26 e, al netto della volontà di rinnovare espressa lo scorso giugno, al momento nessuno ha firmato. A tal proposito sono state diffuse speculazioni sul fatto che club importanti come Real Madrid, Barcellona e Fenerbahce vorrebbero far scadere le suddette licenze e, di conseguenza, aprirsi a nuovi orizzonti.

Nell’articolo di The Athletic dove si parla del possibile accordo tra NBA e FIBA, si fa riferimento anche al fatto che la NBA abbia grande interesse verso i settori giovanili delle squadre europee, considerati migliori del circuito AAU (associazione amatoriale che organizza tornei per studenti delle high school sponsorizzati dai grandi marchi sportivi, i quali si dividono i migliori prospetti della nazione), e proprio Barcellona, Real Madrid e Fenerbahce, più l’Alba Berlino, siano stati osservati e studiati dalla NBA come modelli di accademia.

Il futuro della pallacanestro europea verrà scritto tra questa e la prossima stagione, aprendo a scenari fino a ieri difficilmente immaginabili. A meno che Eurolega non trovi potenziali investitori nel mondo arabo – cosa che sta chiaramente cercando di fare – e a patto che questa soluzione stia bene ai club che fanno parte del circuito, al termine della stagione 2025-26 il basket europeo potrebbe avere un nuovo padrone a stelle e strisce, venendo così rivoluzionato rispetto a come lo vediamo oggi.