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Ci sono videogiochi che nascono con l’obiettivo di offrire un’esperienza di puro svago. Ciò non toglie che, nel corso degli anni, alcuni di questi titoli diventino competitivi. E’ il caso di Farming Simulator.

Come si intuisce già dal nome, si tratta di un videogame di simulazione agricola. Lo ha creato Giants Software, mentre il publisher è Focus Home Interactive, azienda francese che nel proprio portfolio vanta anche Blood Bowl, l’adattamento digitale del famoso “fantasy football” per miniature targato Games Workshop.

Farming Simulator è di fatto una serie di videogame. Ad oggi esistono 17 pubblicazioni, con la prima (per Microsoft Windows) che risale al 2008, mentre l’ultima è uscita nel 2023. I titoli principali sono 8, il resto delle uscite è costituito da aggiornamenti e adattamenti per altri sistemi. Si può infatti giocare a Farming Simulator anche su Xbox 360, PS3, Xbox One, PS4, PS5, Nintendo, Android e IOS.

Immagine credits Farming Simulator via Esports Insider

In Farming Simulator, il giocatore gestisce tutte le attività legate all’agricoltura e all’allevamento di una fattoria virtuale. L’obiettivo è far crescere l’impresa agricola attraverso la vendita dei prodotti, ma anche la parte finanziaria è fondamentale, perché bisogna acquistare nuovi mezzi e terreni da coltivare. In sostanza, si tratta di un gestionale sulla linea di Caesar III.

La parte principale del gioco è occupata dalle coltivazioni. I giocatori possono coltivare diversi tipi di piante, come grano, mais, soia, patate e altro ancora. Il processo include l’aratura, la semina, la fertilizzazione e il raccolto. Per tutte queste operazioni sono necessari i macchinari, a loro volta resi disponibili dalle aziende (reali) più note del settore: John Deere, New Holland, Case IH, Fendt per fare qualche esempio.

Altre forme di reddito, che costituiscono ulteriori azioni di gioco, sono l’allevamento di animali (mucche, pecore, maiali, cavalli, polli, api, bufali etc) e lo sfruttamento dei boschi, soprattutto per il taglio del legname.

Il tutto avviene su mappe predisposte o che possono anche essere create ad hoc. Farming Simulator, infatti, permette di creare contenuti aggiuntivi (mod), quali appunto le mappe, gli strumenti per il lavoro e altro ancora. Infine, c’è la modalità multiplayer per collaborare con altri giocatori collegati online alla gestione comune della fattoria.

Farming Simulator è apprezzato per il suo approccio realistico alla simulazione agricola, ma è anche abbastanza accessibile per i giocatori meno esperti. È considerato un gioco rilassante e immersivo, ideale per chi ama la natura e la vita rurale. La “musica” però cambia quando si entra nel competitivo.

Immagine credits Farming Simulator League

Sì, avete capito bene: questo titolo ha una sua scena esportiva. Anche se di nicchia, l’eSport di Farming Simulator dura da quasi 15 d’anni ed è quindi molto consolidato. Lo dimostra l’esistenza della Farming Simulator League (FSL), organizzata da GIANTS Software.

All’interno della FSL, le squadre composte da tre giocatori si sfidano in attività agricole (raccolta del grano, pressatura delle balle di fieno, consegna nei depositi e altro), il tutto entro un limite di tempo prestabilito.

La lega ha un programma torneistico che si articola annualmente su una decina di eventi sia online che offline, questi ultimi quasi esclusivamente in Europa. Il montepremi complessivo va da 250mila a 300mila euro ed è realizzato soprattutto grazie alle sponsorizzazioni di grandi aziende del settore agricolo, quali la già citata John Deere, e poi Lindner e Helm.

Nel 2024, la FSL ha visto la partecipazione di 21 organizzazioni esportive, tutte a caccia del titolo mondiale. Alla fine si è imposto il Team Helm, primo nel Campionato Mondiale della Stagione 5, tenutosi a Marktoberdorf, in Germania. Per chi volesse seguire l’eSport di Farming Simulator, oltre al sito della lega c’è la copertura degli eventi in streaming su Twitch.

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