L’Olimpia e Mirotic stanno diventando grandi. Milano supera a Istanbul la capolista Fenerbahce (ora agguantata al primo posto da Parigi, con 9 vittorie e 3 sconfitte) e raggiunge quota 6 successi, che valgono il 10° posto a pari merito con Stella Rossa, Real Madrid ed Efes.
Per farlo c’è voluta prova mostruosa di quello che era atteso fin dall’anno scorso per essere il trascinatore della squadra: Nikola Mirotic, implacabile in questa occasione sfiorando il record di punti e di PIR.
La partita
Con una prestazione da 29 punti (6/9 da 2, 3/6 da 3 e 8/11 dalla lunetta), 9 rimbalzi, 2 assist, 3 recuperi, 7 falli subiti e 38 di valutazione, Mirotic ha quasi raggiunto il suo massimo di punti realizzati in Eurolega in maglia EA7, risalente all’anno scorso quando ne segnò 30 all’Alba Berlino, andando però in questa occasione ben oltre la media stagionale per quanto riguarda la valutazione media (23.4).
Mirotic ha fatto da alfiere biancorosso in una partita nella quale, con lui, in doppia cifra, ci sono andati solamente Dimitrijevic e LeDay, con soli altri 5 giocatori di Milano a referto. Una grande prova di forza del montenegrino naturalizzato spagnolo, atteso come il Messia fin dal suo arrivo in maglia Olimpia.
E’ la svolta di Milano e Mirotic?
Che sia stata questa la partita della svolta per Mirotic e per l’Olimpia non ne abbiamo certezza, ma possiamo affermare che, rispetto all’anno scorso, nel quale la presenza di Melli sicuramente ostacolava le prestazioni e la libertà d’azione del giocatore con la maglia numero 33, qualcosa è cambiato. Al di là di 3 uscite a vuoto, in questa Eurolega Nikola viaggia a 18.5 punti e 7.7 rimbalzi di media, con 5 gare oltre i 20 punti e una a 19.
Segno di grande fiducia, forse maggiore dell’anno passato, in sé stesso ed enorme da parte del coach e del gruppo squadra. Tutti sanno che Mirotic è il giocatore deputato a prendersi, insieme a Shields, il maggior numero di conclusioni in maglia Olimpia Milano e tutti giocano affinché ciò accada. Questo dà alla squadra un’idea di fondo da seguire, che a volte il giocatore scardina per costruirsi i tiri per conto suo, ma quando viaggia alle percentuali del match con il Fener, tutto gli è concesso.
Mirotic sa di avere sulle spalle una bella parte del peso delle speranze che i tifosi di Milano nutrono nella squadra e non ha mai difettato nel prendersi le responsabilità. Ora la situazione vuole che l’EA7 sia tornata in piena corsa per giocarsi un posto tra le prime 10 – se non qualcosa di più – della classifica e l’apporto di Nikola da qui a fine stagione sarà, ovviamente, fondamentale. E dopo tutte le critiche mossegli dagli stessi supporters durante la passata stagione, sicuramente sarà una bella rivincita se, grazie anche ai suoi punti partita dopo partita, l’Olimpia riuscirà a tornare tra le grandi di Eurolega.