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Abbiamo appena oltrepassato la boa dei gironi di Champions League. La quinta giornata, in questo senso, doveva fornire risposte importanti sulle concorrenti credibili per il titolo, ma anche sulle possibilità di riscatto per quelle squadre – come, ahinoi, il Bologna di Italiano – che ancora non avevano ottenuto grandi risultati.

Ad appena 270 minuti dalla fine della prima fase della nuova coppa, i verdetti, laddove non sono ancora certi, sono senza dubbio indirizzati. Quali protagonisti hanno spostato l’ago della bilancia da una parte e dall’altra? Andiamo dunque a vedere la top 11 di Champions League, giornata 5. Il modulo scelto è il 3-5-2.

  • Dibu Martinez (Aston Villa) – La sua parata su Conceicao, da corner, ha dell’incredibile. Un riflesso felino per un portiere muscolarmente imponente, eppure sempre reattivo. Oltre alla pazzia di alcuni gesti, che lo rendono unico, Martinez andrebbe ricordato innanzitutto per il grande portiere che è.
  • Kolasinac (Atalanta) – Si fa 90 metri di corsa per andare a chiudere col piattone sinistro l’azione ideata dai piedi e dalla mente di Charles De Ketelaere. Perfetto anche dietro, Kolasinac quest’anno ha decisamente alzato i giri del motore.
  • Bensebaini (Borussia Dortmund) – Nella larghissima vittoria del Dortmund sulla Dinamo c’è la sua firma, con un gol e una prestazione completa anche in fase difensiva.
  • Hancko (Feyenoord) – Nella indimenticabile notte dell’Etihad, da 3-0 per il City al 3-3 finale siglato proprio da David Hancko, il gol del difensore olandese è un simbolo perfetto di chi non smette mai di crederci, ed è disposto a spingersi oltre i propri confini (difensivi) per farlo.
  • Gabriel (Arsenal) – Esulta come Gyokeres, esattamente come Pedro (Sporting) lo scorso anno aveva esultato alla Xhaka all’Emirates nella sfida che aveva arriso ai portoghesi. Stavolta la storia è diversa, e anche grazie a Gabriel, difensore totale.
  • Grimaldo (Bayer Leverkusen) – Un gol (meraviglioso, su punizione), un assist e tanta qualità per il portoghese, protagonista della vittoria ampia del Leverkusen sul Salisburgo (5-0).
  • Radonjic (Stella Rossa) – Uno dei più grandi what if del calcio contemporaneo. Prestazione sontuosa del serbo, autore di due reti in venti minuti nella bella vittoria della Stella Rossa sullo Stoccarda.
  • Wirtz (Bayer Leverkusen) – Due gol nel 5-0 del Leverkusen contro il Salisburgo. Un risultato maturato grazie ad una prova collettiva importante, che ha avuto in Florian Wirtz la sua musa ispiratrice.
  • De Ketelaere (Atalanta) – Nella vittoria della Dea, a dir poco convincente, in terra svizzera, De Ketelaere ha semplicemente brillato di luce propria, entrando in gol in tutti e cinque i casi. Due gol e tre assist, nessun calciatore di una squadra italiana ci era mai riuscito. OPTA ha pubblicato anche un’altra statistica interessante, secondo cui dall’inizio del 2024 tra i giocatori dei cinque maggiori campionati europei De Ketelaere è secondo per assist con uno solo in meno rispetto al centrocampista del Manchester City Kevin De Bruyne (ne hanno fatti rispettivamente 16 e 17).
  • Alvarez (Atletico Madrid) – Nel 6-0 dell’Atletico sul campo dello Sparta Praga, Alvarez è stato assoluto protagonista grazie a due reti, scacciando così anche tutti i rumours sulla relazione (segreta?) con Mia Khalifa.
  • Lewandowski (Barcellona) – Si scrive Lewandowski, si legge leggenda. Timbrando il cartellino contro il Brest, il polacco è diventato il terzo miglior marcatore della competizione a quota 100 reti. Lontani, ma visibili, Ronaldo e Messi.