Massimiliano Allegri, noto semplicemente come “Max” Allegri, è uno degli allenatori più vincenti del calcio italiano moderno. La sua carriera, iniziata tra le panchine di squadre minori, ha raggiunto l’apice con la Juventus, dove ha consolidato la sua fama di vero e proprio stratega, oltre a divenire un uomo di grande carattere. Dalle sfuriate togliendosi la giacca alla citazione sul corto muso, dallo Scudetto del Milan agli anni fantastici passati con la Vecchia Signora, ripercorriamo insieme le grandi vittorie del tecnico livornese.
Milan 2010/11
La prima volta non si scorda mai
Il primo scudetto di Massimiliano Allegri risale alla stagione 2010/11 con il Milan. Dopo aver impressionato con il Cagliari, Allegri viene scelto dalla dirigenza rossonera per riportare il club ai vertici del calcio italiano. La squadra, guidata da fuoriclasse come Zlatan Ibrahimović, Thiago Silva e Clarence Seedorf, domina il campionato, chiudendo con 82 punti, e interrompe il dominio dell’Inter, che aveva vinto i precedenti cinque scudetti.
Il momento decisivo di quella stagione è stato senza dubbio la vittoria per 3 a 0 nel derby contro l’Inter, che ha spianato la strada verso il titolo. Allegri vincerà matematicamente lo Scudetto nella capitale contro la Roma dimostrando di saper gestire e amalgamare una squadra fatta di grandi campioni.
Il dominio con la Juventus: 2014-2019
Vado al Massimo
Dopo una parentesi senza trofei e un addio amaro al Milan, fatale fu quel 4 a 3 in casa del Sassuolo con Berardi protagonista, Allegri approda sulla panchina della Juventus nell’estate del 2014, succedendo ad Antonio Conte. In molti dubitavano della scelta, considerando Allegri un allenatore meno adatto al “DNA Juve”. Tuttavia, il tecnico livornese risponde subito con i fatti vincendo uno Scudetto dietro l’altro. Cinque scudetti consecutivi consolidano la Juventus come la regina indiscussa della Serie A e Max Allegri come allenatore di livello internazionale.
L’inizio di un’era (Stagione 2014/15)
Nel suo primo anno alla Juventus, Allegri eredita una squadra già vincente ma riesce a darle un’impronta tattica più flessibile. Con un modulo variabile tra il 4-3-1-2 e il 3-5-2, la Juventus domina il campionato e chiude con 87 punti. Ripartì dunque dalla difesa, vera e propria forza della Juve di quegl’anni. Infatti, la formazione della Vecchia Signora partiva sempre con Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli, sinonimo di sicurezza nonché affidabilità. Il leader dell’attacco era Carlos Tevez che fece una stagione stradominante. In aggiunta allo scudetto, arriva anche la finale di Champions League, persa purtroppo per la Juve contro uno dei “Barcellona” più forti di sempre.
Perché cadiamo? (Stagione 2015/16)
Nel film Batman Begins di Christopher Nolan, il fidato Alfred domanda a Bruce Wayne: “Perché cadiamo?” e, con saggezza, risponde: “Per imparare a rimetterci in piedi.” Questo spirito di resilienza descrive perfettamente la Juventus della stagione 2015/16. Dopo un avvio disastroso e uno scivolone nelle prime giornate che sembrava condannare la squadra, i bianconeri, proprio come il Cavaliere Oscuro, hanno trovato la forza di rialzarsi. Con una rimonta spettacolare, hanno dominato il campionato, trasformando quella che sembrava una stagione compromessa in un trionfo epico.
Allegri, protagonista indiscusso di quell’anno, riesce a compattare il gruppo e, grazie a una serie di 25 vittorie consecutive, la squadra completa una delle rimonte più incredibili nella storia della Serie A totalizzando 91 punti.
A un passo dalla gloria (Stagione 2016/17)
La Juventus continua a dominare in Italia e si aggiudica il sesto scudetto consecutivo, il terzo sotto la guida di Allegri. In Europa, la squadra arriva di nuovo in finale di Champions League, ma viene sconfitta malamente dal Real Madrid per 4 a 1. Questo campionato vede l’esplosione di Gonzalo Higuaín (24 goal), acquistato dal Napoli per una cifra record di 94 milioni di euro e Allegri che dimostra che dimostra per il terzo anno consecutivo di saper competere non solo in ambito nazionale ma soprattutto nel panorama calcistico internazionale.
Testa a testa con i partenopei (Stagione 2017/18)
In questa stagione, il campionato è più combattuto che mai, con il Napoli di Maurizio Sarri che mette pressione alla Juventus fino alla fine. Infatti, dopo aver perso lo scontro diretto per 1 a 0 in casa, la svolta per Max e i suoi ragazzi arriva a pochi turni dalla fine, quando la Juventus supera l’Inter in un rocambolesco 3 a 2 a San Siro, mantenendo il vantaggio sul Napoli e chiudendo la stagione a 95 punti.
The last dance (Stagione 2018/19)
Il quinto e ultimo scudetto di Allegri con la casacca bianconera arriva nella stagione 2018/19, con l’arrivo di Cristiano Ronaldo come ciliegina sulla torta di una squadra già fortissima. La Juventus domina il campionato fin dalle prime giornate e chiude con 90 punti, assicurandosi il titolo con diverse giornate di anticipo. Il momento decisivo è la vittoria contro il Napoli al San Paolo, che ha sancito la fuga decisiva verso il titolo. Anche qui Allegri dimostra di saper gestire un gruppo fatto di vero e proprio campioni e di saper affrontare le sfide con diverse angolazioni e chiavi di lettura. L’unico neo di quella stagione rimane l’eliminazione ai quarti di Champions che probabilmente ancora non va giù al tecnico livornese.
Un ritorno amaro
Dopo un periodo di pausa, Allegri torna alla guida della Juventus nel 2021, trovando però una squadra in fase di ricostruzione e priva della stessa solidità degli anni precedenti. Nonostante le difficoltà, Allegri dimostra ancora una volta le sue qualità di leader, lavorando per riportare il club ai vertici senza, però, riuscirci. Infatti, la Juventus in quegli anni lotta non solo sul campo ma anche fuori dal rettangolo di gioco dove viene chiamata a rispondere per il caso plusvalenze e falso in bilancio.
Da qui si evince che la sua capacità di adattarsi a diverse situazioni tattiche, la sua gestione del gruppo e la sua mentalità vincente lo hanno reso uno degli allenatori più importanti nella storia del calcio italiano. A prescindere da quale sarà il suo futuro, il nome di Allegri è già scolpito tra quelli dei grandi allenatori del calcio mondiale.