Dopo i successi della settimana scorsa, per le squadre italiane arriva una settimana importante: quella dell’ennesimo doppio turno di Eurolega. Milano sarà ospite del fanalino di coda – cosa che ormai è una costante negli ultimi anni della competizione – della classifica: l’Alba Berlino. Bologna invece vola a Madrid, con la consapevolezza che contro questo Real si possa anche provare a compiere l’impresa.
Alba Berlino – EA7 Emporio Armani Milano
Al di là delle buone prestazioni (a volte) e dell’essere un ottimo posto dove far crescere giovani – gli italiani in quel luogo hanno sempre avuto spazio per diventare giocatori migliori (prima Fontecchio, ora Procida e Spagnolo) – l’avversaria che attende l’Olimpia martedì 12 novembre è forse la migliore in questo momento per dare continuità alla vittoria contro il Real Madrid.
Milano, purtroppo però, ci ha abituato però a diffidare dal troppo ottimismo, quindi attenzione. A fare la differenza sarà l’approccio, che dovrà essere più possibile simile a quello avuto qualche giorno fa contro il Real Madrid.
Di buono c’è sicuramente che l’ultima giornata di campionato ha rimesso nel circolo biancorosso David Mccormack, che va a rimpolpare un reparto lunghi ancora orfano ancora di Nebo e Diop, e un’altra buona prestazione di Neno Dimitrijevic, reduce dalla sua miglior uscita di sempre in Eurolega. Il play, probabilmente pungolato dall’arrivo di Mannion – che ha dato indiscutibilmente una botta di energia a tutto il gruppo – ora sembra aver preso le chiavi della squadra e la sensazione è che possa via via trovare sempre più fiducia, nei suoi mezzi e nella forza dei compagni che gli stanno intorno.
La sua leadership crescente, l’esplosività di Mannion, il rientro di Maccormack e le certezze che hanno il nome di LeDay e Mirotic – aspettando Shields – possono garantire all’EA7 quella solidità che serve per superare l’ostacolo Alba. Una vittoria avvicinerebbe la squadra di Messina alle zone “utili” della competizione, cambiando l’attuale percezione che tutta Europa ha di Milano, dando evidentemente ulteriore autostima a un gruppo che ne ha particolarmente bisogno.
Real Madrid – Virtus Segafredo Bologna
Anche la Virtus ha vinto una gara impegnativa, settimana scorsa, contro il Maccabi Tel Aviv, e martedì l’impegno sarà oltremodo probante. Al Wizink Center nella capitale spagnola, la squadra di Banchi si presenta ammaccata, dopo la sconfitta patita a Varese nel recente turno di campionato.
La sensazione è che tanti dei giocatori bianconeri siano particolarmente spremuti dal doppio impegno e quei pochi che tirano sempre la carretta arrivino ai match di Eurolega un po’ sulle gambe. Considerato che siamo solo a novembre, decisamente non una visione positiva del futuro prossimo che può attendere le V Nere.
Il weekend di campionato ha riconsegnato a Banchi un Belinelli in gran forma (23 punti con 5/8 da tre), che già aveva dato segni di ripresa nelle precedenti uscite, ma un Hackett ancora non particolarmente presente. Il “problema” sono gli ultimi arrivati, che continuano a dare troppo poco al sistema bianconero per poter essere considerati dei punti fermi di questa squadra. Tucker e Grazulis sembrano oggetti non ancora identificati del panorama virtussino, ma se il primo perlomeno ha avuto qualche scampolo in EL, il secondo viene costantemente lasciato in panchina (se non in tribuna), facendo ampiamente capire che il coach non si fida di lui.
Se a questo aggiungiamo che Shengelia, Clyburn e Pajola non possono fare sempre pentole e coperchi, la coperta si accorcia per la Virtus e quando Polonara fa un punto, Morgan ne fa 4 e Diouf gioca 5′ (non per demerito), diventa difficile anche vincere contro una squadra come Varese (che peraltro ha pescato la partita della vita di Librizzi: 28 punti e 40 di valutazione).
Bologna che dunque va a Madrid con lo slancio della vittoria sul Maccabi ma anche i problemi che si porta dietro la sconfitta di Masnago, che lascia ancora non pochi dubbi sulla solidità del gruppo bianconero, chiamato a una trasferta complessa contro una formazione che, dal canto suo, non sta molto meglio. Il Real ha perso le ultime 3 partite in EL (tutte fuori casa), ma tra le mura amiche ha sempre vinto, segnando sempre almeno 90 punti. Considerando che la Virtus è la tredicesima difesa della competizione (con 83.4 punti subiti a partita), non una grande premessa per la trasferta bianconera.