Fntastic, software house russa fondata nel 2015 dai fratelli Ėduard e Ajsen Gotovcev e dotata di uno storico quantomeno dimenticabile, è diventata famosa, o forse sarebbe meglio dire famigerata, per il caso The Day Before. Adesso Fnastic torna a far parlare di sé con nuovi progetti. Ecco un breve riassunto dei motivi per cui l’azienda si è guadagnata la sfiducia dei videogiocatori di tutto il mondo.
THE DAY BEFORE
The Day Before sarebbe dovuto essere un MMO open-world survival horror, con modalità PvP e PvE, ambientato in un mondo post-apocalittico devastato da un terribile virus. Nonostante questa non sia un’idea innovativa, The Day Before è un progetto ambizioso, supportato da collaborazioni illustri come quella con NVIDIA. Annunciato il 29 gennaio 2021 con un trailer strabiliante, ha subito suscitato qualche perplessità, sembrando fin troppo bello per essere vero.
Per fugare ogni dubbio sull’esistenza del progetto, il 21 aprile Fntastic pubblica un nuovo gameplay trailer. Poi però rinvia l’uscita da giugno 2022 a marzo 2023 per aggiornare il motore grafico da Unreal Engine 4 a Unreal Engine 5. Una mossa a dir poco azzardata, non solo per la complessità di realizzazione, ma anche per la probabilità di dover fare dei downgrade rispetto a quanto mostrato nel primo trailer.
Dopo una serie di problemi legati al videogioco e un nuovo trailer che sembra, per la chiara differenza di qualità, più una versione alpha del precedente che un semplice downgrade, la fiducia nel progetto crolla. Il gioco esce comunque il 7 dicembre 2023: non è un MMO come annunciato, ma uno shooter ad estrazione, talmente brutto e pieno di problemi tecnici da perdere l’80% dei giocatori al secondo giorno e il 96% al terzo.
Quattro giorni più tardi, l’11 dicembre, Fntastic dichiara fallimento e chiude gli studi. The Day Before viene rimosso da Steam lo stesso giorno. I server vengono spenti definitivamente il 22 gennaio 2024: è l’epilogo disastroso di un progetto che appare più una truffa che un semplice fallimento.
ESCAPE FACTORY
Dopo mesi di silenzio successivi al caso The Day Before e con la reputazione compromessa, Fntastic annuncia un nuovo capitolo della sua storia: un’azienda 2.0. Sul sito ufficiale compare un nuovo piano volto a correggere gli errori del passato. Lo accompagna una revisione della storia aziendale in cui si esaltano i successi della software house e minimizzano i fallimenti. Il tutto è arricchito da uno store di merchandising dell’azienda.
Contestualmente, Fntastic lancia un Kickstarter per il suo nuovo progetto. Si chiama Escape Factory, un escape game multiplayer per quattro-otto giocatori basato sulla fisica e ambientato in una pericolosa fabbrica.
Per questo progetto l’azienda pubblica anche una demo che, oltre a non convincere la community, permette ai giocatori di rintracciare nei file di gioco l’uso di asset preconfezionati, spesso presi da store online gratuiti. Ancora una volta emergono seri dubbi sulla sincerità di Fntastic e sulla qualità del progetto.
ITEMS
Qualche giorno fa, in seguito ai dubbi emersi sul nuovo progetto, Fntastic ha pubblicato un comunicato in cui afferma che Escape Factory non ha suscitato molto interesse nei videogiocatori e, di conseguenza, la campagna Kickstarter non raggiungerà mai gli obiettivi prefissati. Sostiene però che la community abbia richiesto a gran voce un nuovo gioco prop hunt. Di conseguenza, dopo un’attenta analisi con il proprio team, avrebbero deciso di sospendere i lavori su Escape Factory, posticipandolo a data da destinarsi, e la campagna Kickstarter sarebbe stata cancellata senza addebitare i fondi depositati. Sarebbero quindi iniziati i lavori su un nuovo action-horror prop hunt intitolato ITEMS.
Di questo nuovo progetto esistono solo alcuni modelli in T-pose (e anche stavolta sollevano dei dubbi). Il team dello sviluppatore russo ha dichiarato che, appena avranno una demo giocabile, probabilmente lanceranno una nuova campagna Kickstarter. Nel frattempo, per raccogliere fondi destinati al progetto, si starebbero impegnando a sviluppare in parallelo dei titoli mobile.
Insomma, anche in questo caso, il comportamento di Fntastic appare poco trasparente e lascia seri dubbi sulla professionalità dell’azienda.