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Si parlava l’altro giorno di giocatori cosiddetti “plus one”, ed ecco il più giovane e promettente esponente della scuola: Giovanni Mpetshi Perricard. Il servizio del 21enne francese ha una potenza clamorosa e ci si interroga su come si potrà fare a fermarlo se dovesse migliorare in altri aspetti del gioco.

Giovanni Mpetshi Perricard, il nuovo bombardiere è qui

L’8 luglio ha compiuto 21 anni, nel giorno in cui buona parte del pubblico italiano lo ha conosciuto. Era infatti di fronte a Lorenzo Musetti, negli ottavi di Wimbledon. Quel giorno si era già intravista la sua incredibile potenzialità nel servizio, anche se un Musetti ispiratissimo lo aveva limitato a soli 10 ace. Il ragazzo ne aveva servito 51 (cinquantuno) nel primo turno contro Sebastian Korda.

Figlio di due sportivi (papà Ghislain Mpetshi-Kalongo era un calciatore, mamma Sylvie Perricard una cestista), Giovanni si sposta dalla nativa Lione a Poitiers a 12 anni per inseguire il sogno di diventare tennista professionista ed emulare il suo idolo Nadal e magari, un giorno, vincere il Roland Garros.

Cosa rende speciale il servizio di Mpetshi Perricard

Giovanni cresce tantissimo in altezza e questo diventa un fattore fondamentale per mettere a punto la sua arma letale: il servizio. Parliamo di un ragazzo che oggi è 2,03 e possiede la battuta al momento più forte e illeggibile del circuito.

Questo perché, all’ovvio vantaggio dell’altezza, Mpetshi Perricard aggiunge una fluidità e rapidità del movimento che, unito a un lancio palla molto basso, rende difficilissimo per gli avversari intuire la direzione del servizio.

Gli altri colpi

Il corredo tecnico di GMP si completa con un dritto robusto, che ne fa appunto il prototipo ideale del “plus one”, e un’anomalia: il rovescio a una mano. Al momento è il suo punto debole, ricorda per certi versi quello di Chris Eubanks, stilisticamente gradevole ma che non garantisce solidità.

Contrariamente a Eubanks, però, GMP ha notevolissimi margini di miglioramento, anche negli spostamenti laterali che sono, insieme al rovescio, il suo punto debole.

Le statistiche irreali al servizio di Giovanni Mpetshi Perricard

Poco più di un mese prima di quella sconfitta contro Musetti a Wimbledon, Mpetshi Perricard aveva vinto il suo primo ATP 250 in carriera, a Lione. La settimana scorsa ha fatto level up, vincendo a Basilea il suo primo ATP 500. L’aspetto degno di nota è che Lione era un torneo su terra battuta, mentre Basilea si gioca su sintetico indoor. Come dire, il diavolo e l’acqua santa. Per lui, tuttavia, fa poca differenza e i numeri lo dimostrano.

Mentre scriviamo, ovvero durante il primo turno di Bercy contro Frances Tiafoe, Giovanni Mpetshi Perricard è nettamente primo, nel 2024, per Ace rate. Per ace rate si intende l’incidenza percentuale degli ace sul totale dei punti conquistati. Il 21enne francese ha un pazzesco 21,7% di ace rate, lontanissimo dal secondo che è il 15% di Hubert Hurkacz. Quarto è Matteo Berrettini con il 12,7%, 24° Sinner con il 9,5%.

Una delle particolarità di Perricard è quanto e come tira anche la seconda di servizio, non di rado intorno ai 200 orari. Vedere per credere…

Ne consegue un altro dato che certo non sorprende: nel 2024, il francese è secondo per Double Fault Rate, ovvero l’incidenza percentuale dei doppi falli nei punti persi. GMP ha il 5,9%, dietro al solo Bublik – irraggiungibile con il suo 7,8%.

In generale, prima del torneo di Parigi-Bercy, Giovanni Mpetshi Perricard era ottavo per ace messi a segno con 484. Può sorprendere il fatto di vedere un bombardiere così in basso, ma bisogna considerare che i 7 che gli stanno davanti (Hurkacz, Zverev, Fritz, Shelton, Rublev, Bublik e Sinner) hanno giocato almeno 47 partite con punte di 81, mentre Giovanni ne ha giocato soltanto 26 a livello ATP. 484 ace in 26 match fanno una media di 18 abbondanti a partita, media che andrà aggiornata dopo il match odierno che nel frattempo ha vinto, seppellendo Tiafoe sotto 28 servizi senza risposta.

Altro dato pazzesco: Mpetshi Perricard ha vinto il torneo di Basilea senza mai perdere il servizio, tenendo 77 turni consecutivi in battuta e concedendo in totale appena 3 palle-break (tutte contro Shapovalov). EDIT: al 2° turno di Parigi-Bercy, dopo 84 giochi consecutivi vinti al servizio, Giovanni ha subito il primo break da Karen Khachanov. Ha poi perso l’incontro al terzo set, 6-7 6-1 6-4.

Cosa può diventare

Difficile dirlo oggi, perché Giovanni Mpetshi Perricard presenta pregi e difetti analoghi a quelli di altri big server alti e con qualche problema sugli spostamenti laterali. Giovanni ha l’età dalla sua, e tutto il supporto di una federazione che ha in Ivan Ljubicic il coordinatore, unitamente al coach personale del ragazzo che è Emmanuel Planque (già allenatore in passato di Fabrice Santoro, Michael Llodra, Lucas Pouille, Corentin Moutet).

Al momento, le sue chance di successo sono ancora troppo legate alla prima di servizio. La sua attuale mobilità è scarsa ma più per disabitudine che per reale impedimento, visto che a volte mostra punte di velocità interessanti. Anche le scelte tattiche sono a volte un po’ naif, ma c’è tempo per tutto. Se il suo team lo aiuterà a mettere al sicuro il lato sinistro e gli spostamenti laterali, avremmo un probabile top 10 per gli anni a venire. Se uno con le sue caratteristiche impara a giocare davvero, l’ATP potrebbe essere costretta a modificare nuovamente palline e superfici.