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La Dolomiti Energia Trentino è la squadra più esaltante di questa primissima parte di stagione. In campionato quattro vittorie su quattro e in Eurocup il successo in settimana contro una delle favorite al successo finale: l’Hapoel Tel Aviv.

La squadra allenata da Paolo Galbiati ha trovato un assetto che funziona benissimo, pescando dal mercato un gruppo di stranieri che sta funzionando alla grande. Lamb, Ford, Cale e Mawugbe viaggiano tutti oltre la doppia cifra di punti realizzati a partita, con percentuali al tiro (in campionato) decisamente rilevanti: i primi tre citati (esterni) tirano con oltre il 58% da due e il 40% da tre, cifre che stanno facendo la differenza.

Oltre loro, da sottolineare, l’apporto degli italiani, che si prendono i propri minuti di protagonismo concessi da un coach che, se meriti di giocare ti manda in campo. Partendo dal 20enne Niang (mediamente in campo più di 20 minuti) e ad oggi sesto miglior realizzatore della squadra, passando per Pecchia (pupillo di Galbiati), Forray e Bayehe, che nei suoi 15′ in campo raccoglie 4.5 rimbalzi di media.

Numeri che ci teniamo ad evidenziare perché rappresentano come il roster di Trento sia più lungo di quanto ci saremmo potuti aspettare a bocce ferme. E Galbiati è evidentemente molto bravo nel sapere gestire e misurare le forze a disposizione, trovando fin qui un equilibrio di squadra che ha permesso alla Dolomiti Energia di battere chiunque gli si ponesse davanti (in Italia).

Sassari, trasferta insidiosa

Domenica arriva una trasferta impegnativa, la terza dell’anno in LBA. Fin qui i bianconeri hanno sconfitto Reggio Emilia al PalaBigi (76-92) e Treviso al PalaVerde (76-83), gestendo a proprio favore due gare diverse ma condotte in maniera simile. Sassari sarà un’altra cosa, perché la formazione isolana vuole (e necessita) dare continuità al precedente successo casalingo, quello ottenuto alla terza giornata con Napoli, cercando punti che la tolgano dalla zona calda della classifica, dove ora galleggia. Recuperato Bendzius a pieno regime, la squadra di Markovic, soprattutto sul proprio campo, può diventare mina vagante per tutte le avversarie, anche per la Trento fin qui imbattuta.

Fiducia e Lamb

Eppure, la confidenza che la formazione trentina sta acquisendo sembra poterle permettere di affrontare ogni ostacolo con fiducia sempre crescente. Un bel boost ulteriore a questa autostima l’ha sicuramente dato l’importante successo ottenuto in settimana sull’Hapoel Tel Aviv, squadrone imbottito di ex giocatori NBA che, a Trento, è crollata sotto i colpi di uno straordinario Anthony Lamb, autore di 23 punti e assoluto trascinatore bianconeri, in questa come in buona parte della altre occasioni.

La consapevolezza di conoscersi e ritenersi un gruppo forte è una chiave essenziale per ogni squadra. Trento e Galbiati stanno riuscendo in quest’opera di convincimento nei confronti di chi osserva, ma soprattutto di loro stessi, che sanno di poter competere ad alto livello in campionato e in Eurocup, con la speranza di riuscire, dopo anni di lotta per non chiudere all’ultimo posto del girone, a raggiungere i playoff della seconda competizione continentale per club.