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È finita 2-2 una partita che l’Italia, fino all’espulsione di Lorenzo Pellegrini, peggiore in campo, aveva audacemente aggredito, gagliardamente condotto e guidato fino al gol dell’1-2 belga.

Da quel momento in poi, salvo qualche sporadica e piratesca ripartenza, l’Italia ha sofferto. Ha provato a difendersi ma non è bastato. E con una fiscalità maggiore – Bastoni su Openda, sul 2-2 – forse avrebbe pure rischiato di perderla.

Le nostre pagelle di Italia-Belgio

Qui Italia: Dimarco il migliore, Pellegrini il peggiore

  • Donnarumma 5.5 – Prende gol da sette partite in nazionale, ma sui gol non ha colpe. Poco preciso in fase di impostazione, da un suo passaggio peregrino nasce il corner da cui la rete rete del 2-2 degli ospiti.
  • Di Lorenzo 6.5 – Rinato sotto Conte, ha sempre sentito la fiducia di Spalletti, e anche ieri sera lo ha ripagato con una prova ordinata e generosa. Dà il meglio nell’assedio finale dei belgi.
  • Bastoni 5 – Rischia grosso su Openda in area nel finale, in generale appare in difficoltà. Dal suo passaggio a Pellegrini il rosso del giocatore romanista.
  • Calafiori 5.5 – Tutt’altro che dominante (come era stato a Parigi), si perde Trossard sul 2-2.
  • Cambiaso 7 – Apre la sfida dopo un minuto, accogliendo l’invito del compagno di reparto (opposto) Dimarco. Il suo tiro da fuori area prepara il 2-0 di Retegui.
  • Dimarco 7.5 – MVP della sfida, al momento Dimash non ha rivali in quel ruolo, probabilmente al mondo. Ordinato in fase difensiva, letale quando avanza. Tra le punzecchiate di Spalletti a Inzaghi sulla questione ultras del pre-partita, ci sarebbe stato bisogno di un ‘grazie’ per la consegna di un giocatore che ogni allenatore vorrebbe nella sua squadra. (Udogie 6: fa respirare l’Italia ed è attento dietro)
  • Frattesi 5 – Male nel rinculo, forse ancora peggio in fase propositiva, quando manda alle stelle un paio di conclusioni da buona posizione. (Bellanova s.v.)
  • Ricci 6 – Nel primo tempo dà sostanza al pesante paragone fattogli tempo fa in uno studio post-partita: quello con Andrea Pirlo. Nella ripresa, complice l’inferiorità numerica, va in difficoltà e Spalletti lo toglie. (Fagioli 6: corsa e raddoppi, sacrificio)
  • Tonali 6 – Primo tempo da Gran Maestro, in inferiorità fatica anche lui. (Pisilli s.v.)
  • Pellegrini 4 – D’accordo il passaggiaccio di Bastoni, ma lui è troppo irruento. Il suo rosso, nello stadio che da casa sua è divenuto a lui ostile, è lo specchio del momento psicologico delicato del ragazzo.
  • Retegui 7 – Nella notte del ricordo di Totò Schillaci, omaggia il nostro bomber con un fiuto del gol alla Schillaci. Fa salire la squadra, è pulito nel palleggio. Esce sfiancato solo dalla inferiorità numerica.
  • L’allenatore, Spalletti 6.5 – Sfuma il tris di vittorie, il primo della sua gestione, ma è rinsaldata dopo ieri l’identità degli azzurri, finalmente sulla strada giusta. Una strada che per larghi tratti fa sognare in grande: e che ora bisogna cementificare affinché diventi realtà.

Qui Belgio: Doku il migliore, Casteels il peggiore

  • Casteels 5 – Non serve di certo essere Courtois per respingere, o bloccare, quel tiro di Cambiaso. Forse bisogna chiamarsi Casteels.
  • Debast 5.5 – Lui, nato come laterale, sta imparando a fare il centrale. Appunto, sta imparando.
  • Faes 6.5 – Marcare Retegui non è facile, ma lui lo fa bene. Quando sale è pericoloso e da una sua incornata (non sarà l’ultima degna di nota) nasce il 2-2 di Trossard.
  • Theate 6.5 – In quello che sarebbe potuto essere il suo stadio, l’ex Bologna dà prova di aver mantenuto quella fisicità, a tratti esplosiva, che lo hanno lanciato nel calcio che conta. Furbo e lesto nel prendersi il pestone di Pellegrini che darà avvio alla rimonta dei suoi. (Vranckx 6 – Entra per coprire e lo fa discretamente bene)
  • Mangala 5.5 – In enorme difficoltà finché l’Italia controlla le operazioni, cresce con il calare degli avversari. (Castagne 6 – Entra e si piazza a destra: Tedesco gli chiede spinta, lui gli restituisce appena il compitino)
  • Tielemans 6.5 – Parte leggero, ma finisce da leader. In tandem con Trossard, è il fulcro del gioco belgico.
  • De Cuyper 6.5 – Male in diagonale sull’1-0 azzurro, spiazzato anche sul 2-0. Ma il suo sinistro a giro per il 2-1 momentaneo è chirurgico e potente, e dà l’avvio alla rimonta dei suoi.
  • De Ketelaere 5.5 – Così felice della nuova avventura all’Atalanta che forse non voleva indispettirci troppo. (Lukebakio 5.5 – Dovrebbe svoltare l’imprevedibilità belga, ma non riesce nel compito)
  • Doku 7 – Rincorrere (Dimarco) non è il suo punto di forza, dunque non ha colpe soprattutto perché l’avversario è molto forte. Ma è la sua elettricità a tenerci in ansia fino alla fine. (Fofana s.v.)
  • Trossard 6.5 – Giocatore di enorme talento, e di grande temperamento. Lo dimostra prendendosi il Belgio sulle spalle e firmando così il 2-2.
  • Openda 6 – Non mette all’Italia l’ansia che aveva messo alla Juventus con il Lipsia qualche giorno fa in Champions, ma forse meriterebbe un rigore su contatto con Bastoni. (Ngonge s.v.)
  • L’allenatore, Tedesco 6 – Nomen omen, riprende per i denti una partita persa. Il suo Belgio, quando può attaccare e ha spazio, risulta letale.