Vai al contenuto

Dal 4 al 15 settembre si è svolto alla Royal Arena di Copenhagen il The International 2024, ovvero il il campionato mondiale di Dota 2.

Questo evento, organizzato annualmente da Valve Corporation (il publisher del famoso MOBA), è diventato un’icona nel settore competitivo dei videogiochi. Non solo per l’altissimo livello dei team partecipanti, ma anche perché è un vero e proprio festival che celebra la comunità di Dota 2, unendo giocatori e fan di tutto il mondo.

Nonostante dall’anno scorso Valve abbia dato un forte cambio di rotta all’evento, soprattutto in termini economici, la passione di giocatori e tifosi si è fatta sentire. Oltre alla Royal Arena sempre gremita di spettatori, il torneo ha registrato un picco di 1,43 milioni di spettatori collegati da casa. E’ il quinto miglior risultato di sempre, e segue a sole 100mila unità di distanza quello del 2023. Flessione invece per la media che è passata dai 541.000 spettatori dello scorso anno, a poco più di 467.000.

La flessione più pensante è però quella del montepremi, ma già si sapeva: da $3.28 milioni e 2,5. Tuttavia, i 16 team qualificati al 13° The International (TI13) non sono tornati a casa a mani vuote.

Michael “miCKe” Vu (credits Valve via esports.net)

10 formazioni sono arrivate al TI13 attraverso i qualifier regionali. 2 per Western Europe, China, Southeast Asia e South America, e 1 per Eastern Europe e North America. Le restanti 6 hanno ricevuto l’invito a partecipare.

La competizione ha preso il via con il classico Group Stage: 4 gironi da 4 team ciascuno che si sono sfidati in scontri diretti di sola andata. Solo i campioni in carica del Team Spirit sono riusciti a vincere tutti e tre i match (3-0-0), compreso quello contro i forti europei del Team Liquid (2-0-1). Bene anche Cloud9 e Xtreme Gaming. Grande equilibrio invece nel Gruppo C con Team Falcons e Team Zero appaiati in testa grazie allo score 1-2-0.

Il Group Stage è servito per la fase del Seeding Deceider. Ovvero: singolo match per stabilire le 8 squadre da inserire nell’Upper Bracket dei Playoffs e le 8 destinate al Lower Bracket.

Dal Seeding Deceider in poi, il Team Liquid ha cambiato marcia. 2-1 al team russo BetBoom nel Deceider e poi triplo 2-0 in successione rifilato a Xtreme Gaming, Cloud9 e Gaimin Gladiators. Con quest’ultima vittoria sui runner-up 2023, la formazione composta dagli svedesi miCKe, Boxi, Insania, dal polacco Nisha e dall’israeliano 33 ha raggiunto la finale per il titolo.

I Gaiming Gladiators sono scesi nel Lower Bracket, dove hanno però battuto 2-1 Tundra Esports, campione del mondo nel 2022, e sono così tornati a sfidare il Team Liquid. Niente da fare. Nella finalissima il Team Liquid ha “liquidato” l’organizzazione nordamericana con un 3-0 che non ammette repliche, e ha così potuto sollevare il famoso trofeo di Dota 2: l’Aegis of Immortal!

Si tratta del bis per l’organizzazione europea che, dopo la vittoria nel The International 2017, adesso raggiunge OG e Team Spirit a quota 2. Ma è anche un risultato che scaccia la maledizione del secondo posto. Dal 2023 fino a prima del TI13, infatti, i Liquid avevano raccolto solo secondi posti nei majors di Dota 2: Lima Major 2023, DreamLeague Season 19, ESL One Berlin Major 2023, Bali Major 2023, Riyadh Masters 2023, BetBoom Dacha Dubai 2024, Riyadh Masters 2024. (fonte esports.net)

Ai Gaimin Gladiators rimane di sicuro un bel po’ di amaro in bocca, addolcito solo dai 364mila dollari di premio. Ma quasi sicuramente l’anno prossima saranno di nuovo in pista per il The International 14!

    Immagine di testa credits Valve via esports.net

    Related Posts

    None found