Il circuito di Baku si conferma ancora una volta come altamente spettacolare e pieno di incredibili sorprese. Succede un po’ di tutto infatti in questa 17° prova del Mondiale di Formula 1, con la Ferrari che non riesce a confermarsi dopo la pole position di Leclerc e chiude in affanno con Sainz fuori proprio quando era già virtualmente sul podio (con buona pace di Perez coinvolto nel botto).
Vince la McLaren, anche se forse non è quella che tutti si aspettavano, con Piastri in grande evidenza e un Norris comunque autore di una grande rimonta dopo la penalizzazione in griglia. Insomma tanti spunti e tante emozioni, che riviviamo come sempre nel nostro “Pagellone” post gara.
Il Pagellone di Baku
Oscar Piastri – Voto 9,5
Bravo a tenere duro quando nella prima parte di gara la Ferrari sembra averne di più, bravissimo a cogliere l’unico passaggio a vuoto di Leclerc per superarlo e mettersi in testa, eccezionale nel non lasciare alcun varco quando forse dietro il monegasco ne aveva di più. Gara perfetta e gap accorciato con i primi tre della classifica (del resto, è lo stesso australiano ad aver confermato di puntare ancora al titolo, malgrado i 91 punti di distacco da Verstappen).
Charles Leclerc – Voto 8
Centra una pole fantastica (la quinta di fila a Baku per la Ferrari) e sembra riuscire a tenere un passo impossibile per tutti gli altri nel primo stint con le gomme gialle. Poi paga due colpe: una del team che forse ritarda troppo l’entrata ai box azzerando qualsiasi vantaggio sugli inseguitori, Piastri in primis che si ritrova subito alle spalle del ferrarista. L’altra dello stesso pilota che lascia via libera in maniera fin troppo facile alla McLaren proprio nel momento decisivo. Bastava forse resistere un giro o due e avrebbe avuto il ritmo per prendere il largo e gestire le gomme per il finale, che invece erano ormai alla frutta. Proprio nel finale, compie un vero e proprio miracolo però, su Perez tenendolo dietro nonostante il gap di svantaggio, subito prima di vedere negli specchietti il botto tra il messicano e il suo compagno di squadra.
Carlos Sainz – Voto 3
Una gara di attesa che aveva consentito allo spagnolo di tenersi fuori sia dalla bagarre dei primi tre, sia da quelli dietro tenuti sempre a debita distanza. Tanto che proprio negli ultimi giri era lui ad averne probabilmente più di tutti. Lo si vede quando riesce ad approfittare del mancato sorpasso di Perez su Charles mettendosi davanti al messicano. Un terzo posto già ampiamente consolidato che solo l’ingordigia di Carlos vanificano, nel tentativo di superare il suo compagno di squadra nel medesimo momento, finendo invece per lasciare o spazio a Perez di rimettersi in mezzo. Poi il patatrack, ma ha poca importanza, l’errore suo è avvenuto prima. E non so come si possa continuare a dare manforte a una seconda guida (Charles di fatto è in lotta per il titolo, che diamine di senso aveva il sorpasso in quelle condizioni) che mette a rischio una posizione importante come il terzo posto per il suo tornaconto invece che pensare prima di tutto al bene di squadra (in lotta anche per il mondiale costruttori).
Max Verstappen – Voto 4
Fa quasi impressione vederlo così impotente e anonimo. Solo grazie all’incidente di due macchine davanti a lui riesce a chiudere quinto, in una gara dove non ha effettuato di fatto nessun sorpasso, subendone invece un paio. Mai in grado di recuperare su quello davanti o quasi, mai in condizione di poter incidere in qualche modo. Che non sarebbe neanche una colpa vista questa RedBull, non fosse che invece proprio il bistrattato compagno di squadra Perez gira invece al ritmo dei primi. Max è sparito, e non fosse per i suoi rivali che continuano a togliersi punti a vicenda, persino il suo mondiale sarebbe ad alto rischio. E invece.
George Russell – Voto 7
Una gara di attesa e grande pazienza per il pilota della Mercedes, che alla fine si ritrova un po’ fortunosamente sul terzo gradino del podio sfruttando gli errori altrui e contando invece sull’aver fatto tutto quello che questa macchina gli consente al momento.
Sergio Perez – Voto 4,5
Peccato, perchè dopo che la RedBull è scesa dal piedistallo e il messicano entrato nell’oblio, questa è la prima volta che lo vediamo di nuovo grande protagonista. Per quasi tutta la gara viaggia lì davanti a tenere il ritmo insieme a Piastri e Leclerc, e nel finale sembra addirittura poter puntare a qualcosa di più con il ferrarista in grande difficoltà. Attento a quello davanti, si dimentica però che ne ha uno anche dietro e quando Sainz lo infila (scegliendo poi la strategia peggiore possibile in quel momento), c’è una buona fetta di colpa sua nell’incidente che li mette tutti e due fuori scena.
Lando Norris – Voto 6,5
Doveva essere il week end del grande rilancio per il mondiale, ma già dal sabato le cose si sono messe malissimo con un posto in griglia nelle retrovie che ha compromesso le sue chance in gara. C’era bisogno di una qualche invenzione che è arrivata con una strategia alternativa che lo ha visto resistere con la gomma bianca dalla partenza fino ad oltre due terzi di gara, riuscendo così a salire in classifica e soprattutto a tenere dietro anche il suo diretto rivale Verstappen. Forse non era quello che aveva sperato, ma di fatto è stata una gara positiva per lui per come si erano messe le cose. Fatto salvo il problema che ora sarà ancora più difficile accreditarsi come unico candidato al titolo con la sua stessa scuderia che, malgrado tutto, sembra continuare a preferire il buon Piastri.
Olivier Bearman – Voto 7
Seconda gara in Formula 1 per il pilota della Academy Ferrari, e secondo arrivo a punti sulla Haas. Il diciannovenne inglese sta venendo su parecchio bene e si dimostra bravo e attento nelle sue prestazioni, questa volta con un pizzico di fortuna visto che l’uscita di Sainz e Perez nel penultimo giro, gli consente di centrare quello che è una sorta di record.
Alexander Albon – Voto 6,5
Su una Williams non certo arrembante (ma in lieve ripresa nelle ultime due gare), Albon si inventa una buona strategia di gara facendo come Norris un primo stint lunghissimo con le gomme bianche, che lo fa lottare a un metà gara anche con i primi in corsa. Poi torna nelle retrovie dopo il pit stop, ma chiude con un ottimo settimo posto davanti peraltro al suo compagno di squadra, Colpinto, al suo primo arrivo a punti in Formula 1 (voto 8 per lui).
Fernando Alonso – Voto 7
Su una Aston Martin che sta lentamente calando di prestazioni (vedi quelle del suo compagno di squadra perennemente tra gli ultimi), l’ex campione del mondo ci mette molto del suo in queste gare e a suon di esperienza riesce a portare a casa un’incredibile sesto posto, che è il suo secondo miglior risultato di stagione e di gran lunga il migliore rispetto alle ultime otto gare della scuderia.