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I campioni d’Italia hanno fatto le cose in grande, come sempre, per ridare nuovamente l’assalto ai playoff di Eurolega. Risaputo che, negli ultimi anni, l’obiettivo principale dell’EA7 sia quello di tornare a disputare le Final Four della massima competizione europea, il campionato sembra quasi marginale, ma alla fine dell’anno a sollevare il trofeo nazionale, sono sempre stati i ragazzi in biancorosso.

Messina, riconfermato, ha cercato di ringiovanire la squadra, sacrificando elementi a cui teneva come Hall e Melli – con cui in realtà le cose non andavano bene da parecchio tempo – per puntare su qualche scommessa e alcuni punti fermi.

Il mercato

Tra le prime ci mettiamo sicuramente David McCormack, in arrivo dal Galatasaray e alla prima esperienza in EL; Armoni Brooks, che debutta in Europa dopo anni di G-League con qualche passaggio in NBA e Nenad Dimitrijevic, alla prima uscita in EL dopo anni in Spagna e Russia tra Eurocup e Champions League.

Tra i secondi invece il già citato Fabien Causeur, perno del Real Madrid pluridecorato; Leandro Bolmaro, che ha già giocato tre anni di Eurolega tra Barcellona e Bayern Monaco e Josh Nebo, l’anno scorso miglior rimbalzista di Eurolega e autore di una stagione straordinaria con la maglia del Maccabi Tel Aviv, con il quale ha raggiunto i playoff della massima competizione europea.

Per non parlare di chi è rimasto: tutti gli italiani, a cui si è aggiunto Ousmane Diop (in uscita da Sassari e giocatore dal futuro roseo, che potrebbe ritagliarsi un bello spazio in biancorosso), e i punti di riferimento offensivi della passata stagione, Shields e Mirotic, chiamato a prendere le redini di questa squadra per portarla più in alto possibile.

Quintetto e rotazioni

Come detto per la Virtus, anche in questo caso il quintetto potrebbe subire delle variazioni, soprattutto se pensiamo ai cinque scelti per iniziare in LBA e a quelli che partiranno nelle partite di Eurolega. Dimitrijevic, Causeur, Shields, Mirotic e Nebo potrebbero essere un buon quintetto per iniziare, sia in Italia che in Europa, ma il grosso vantaggio di Messina è avere almeno due squadre e mezzo da poter schierare. Se infatti pensiamo a un secondo quintetto potremmo schierare Bolmaro, Brooks, Tonut, LeDay e McCormack… e non sarebbe affatto da buttare via.

A questi dieci si aggiungono Flaccadori, Diop, Bortolani, Ricci e Caruso, con gli ultimi 3 che sembrano destinati ad avere meno minuti a disposizione.

Il coach

Lo abbiamo scritto per Banchi, ma per Ettore Messina vale lo stesso concetto: per quanto spesso criticato (anche su queste pagine), il coach dell’Olimpia, soprattutto per i risultati ottenuti da quando è a Milano, non si può discutere.

Certo, se parliamo del rapporto (scarso) che crea con i giocatori, potremmo scriverne per ore, ma ciò che conta alla fine è ciò che metti in bacheca, i trofei. Messina sa di avere un conto in sospeso con l’Eurolega e probabilmente non smetterà di stare in panchina finché non riuscirà a vincerne una.

Con Milano ci è andato vicino una volta, ma l’anno scorso la campagna europea dei suoi è stata un disastro. Quest’anno si è costruito una formazione forse più equilibrata, che ha diverse bocche da fuoco a cui poter fare appello, confidando nella tenuta fisica di Shavon Shields, che resta il punto di riferimento per l’attacco.

Dopo tre scudetti di fila, c’è da immaginare che la testa di coach Messina sia prettamente rivolta all’Eurolega, dove è evidente che sarà maggiore il suo sforzo e così quello dei suoi giocatori. Questo potrebbe portare la squadra a essere più scarica nella stagione regolare di LBA, ma scordiamoci di vederla arrendevole.

Intanto ci sarà da provare a strappare la Supercoppa alla Virtus Bologna, che la detiene da tre stagioni.

Obiettivo stagionale

Valido per la Virtus, così per Milano: può vincere tutto e cercherà di farlo. Il roster, l’esperienza e la voglia di riscatto fanno pensare che l’Olimpia voglia investire qualcosa di più in campo europeo, ma stiamo pronti a rivedere per l’ennesima volta una finale scudetto Milano-Bologna.

Prima c’è la Supercoppa, e idealmente potrebbe essere sfida in finale sempre tra Olimpia e Virtus, poi ci sarà la Coppa Italia, che a Milano manca da due stagioni e infine i playoff di campionato ed Eurolega. Pensare che Milano possa vincere tutto è difficile, ma oggettivamente parte come favorita in Italia e ha buona possibilità di raggiungere i playoff di EL, per poi giocarsi tutto nella seconda fase.