Dopo tre sconfitte consecutive in finale scudetto, la Virtus Segafredo Bologna prova nuovamente a togliere la coccarda tricolore dalle canotte dell’EA7 Emporio Armani Milano, eterna rivale ormai da tre stagioni a questa parte.
Per farlo, la società bolognese, ha ritoccato un roster già di qualità aggiungendo elementi che possano ulteriormente alzarne il valore, per disputare una stagione ai massimi livelli in Serie A così come in Eurolega, competizione che l’ha rivista protagonista nella passata stagione – dopo anni di assenza – sfiorando il raggiungimento dei playoff (sconfitta al play-in).
Tucker, Grazulis ma soprattutto Clyburn sono gli acquisti di grido della Virtus, che aggiunge a Shengelia e Belinelli giocatori già esperti in campo internazionale, di cui proprio l’ultimo citato è sicuramente il più in vista, perché l’Eurolega l’ha vinta (con Hackett e il CSKA Mosca nel 18-19) e la conosce molto bene.
Il mercato
Detto di Will Clyburn, il colpo ad effetto della dirigenza bianconera, non sottostimiamo gli arrivi di Rajon Tucker e Andrejs Grazulis, due giocatori in enorme crescita che nell’ultima stagione sono esplosi rispettivamente con le maglie di Venezia e Trento. Utilissima sarà la loro esperienza maturata nel campionato italiano, ma anche quella fatta in campo europeo: il lettone gioca Eurocup o Champions League dalla stagione 12-13, mentre l’americano ex Reyer ha vissuto per la prima volta l’esperienza dell’Eurocup l’anno passato (14.9 punti di media in 17 partite), ma veniva da comparsate ai playoff NBA in tre stagioni consecutive.
Con loro è arrivato un nuovo playmaker, Matt Morgan, inserito nel miglior quintetto della scorsa Eurocup giocata con i London Lions dove viaggiava a quasi 20 punti di media. Giocatore dalla lunga esperienza in G-League e con un paio di anni europei nelle gambe (a 20 di media), sarà il gestore dell’attacco bianconero, con libertà d’azione data la capacità di andare a canestro.
Insieme a lui un gruppo di italiani d’assalto che hanno rimpolpato il roster allungando la panchina soprattutto per la LBA: Riccardo Visconti, Nicola Akele e Momo Diouf, di ritorno in Italia dopo la stagione giocata a Breogan. Tutti e tre giocatori di contorno e sistema, per i quali non si prospetta un grosso minutaggio ma che, se saranno bravi a farsi trovare pronti, potrebbero risultare utili a dare minuti di respiro ai giocatori chiave.
Nota a margine su Visconti, che potrebbe avere minuti importanti in LBA, considerando l’età di Belinelli e il doppio impegno che spetterà a Clyburn e Cordinier, attesi da lunghi minutaggi in Eurolega.
Quintetto e rotazioni
Il quintetto di coach Banchi potrebbe essere questo: Morgan/Hackett, Belinelli/Tucker, Clyburn, Shengelia, Zizic. Grosso margine di scelta per il tecnico bianconero, che ha almeno due giocatori per ruolo, con un Pajola da terzo playmaker che non ha nessuno in Europa, Tucker da seconda guardia che fa invidia probabilmente a mezza Eurolega, Cordinier e Grazulis come cambi del 3 e del 4 che garantiscono minuti di sostanza, punti ed energia in campo.
Pochi cambiamenti e probabilmente reparto che lascia maggiormente a desiderare è quello dei lunghi, con Zizic che parte davanti a Cacok, ma occhio a Diouf: potrebbe rosicchiare minuti agli altri due viste le non sempre perfette condizioni di salute di entrambi.
Il coach
Luca Banchi non si discute, è una delle certezze di questa Virtus. L’anno scorso ha chiuso la stagione senza alcun successo, eccezion fatta per la vittoria della Supercoppa a settembre, che sembrava lanciare le V Nere verso una stagione gloriosa.
E lo poteva essere, sia in campionato che in Eurolega, ma alla fine la squadra emiliana si è trovata con un pungo di mosche in mano, delusa per l’ennesima sconfitta in finale scudetto con l’Olimpia e per l’uscita di scena anticipata dall’EL eliminata al play-in dopo una regular season passata quasi sempre in zona playoff.
Quest’anno il coach, che ha un roster migliorato rispetto all’anno passato, può e vuole fare meglio, a partire da questa Supercoppa italiana, dove la Virtus parte per vincere. Banchi sa di essere in una situazione dove ha libertà di parola e, questa, viene ascoltata. Ma le voci sul futuro della Virtus non sono così rosee, dopo la soppressione della formazione femminile. Ergo, ogni anno potrebbe essere l’ultimo e siamo certi che la sua volontà sia quella di chiudere nel miglior modo possibile, lasciando un gran ricordo. La società gli ha messo a disposizione, ancora per quest’anno, un gruppo talentuoso e pronto a competere su tutti i fronti, sta a lui e ai giocatori dare tutto “fin quando ce n’è”, giusto per citare un altro grande emiliano, Luciano Ligabue.
Obiettivo stagionale
Vincere dove possibile! Che sia Italia o Europa, Bologna ha come obiettivo quello di conquistare il maggior numero di trofei su piazza. Partirà con la Supercoppa italiana, con l’obiettivo di bissare il successo dell’anno scorso.
Seguirà poi con l’apparentemente semplice compito di conquistare le Final Eight, cercando successivamente di vincere una Coppa Italia che manca dalla stagione 2001-02 e successivamente azzannando i playoff, sia in Eurolega sia in campionato. Le difficoltà inizieranno a vedersi quando partirà il doppio impegno, con a volte tre partite da giocare in sette giorni, ma il roster sembra sufficientemente lungo per poter ambire a fare bene in tutte le competizioni.
Le V Nere lotteranno per vincere ogni cosa in Italia, e non è escluso che ciò accada; mentre per l’Europa l’obiettivo sarà quello di fare il meglio possibile, tirando le somme nei mesi di primaverili. A quel punto la Virtus si potrebbe trovare con i playoff di Eurolega a portata di mano, che allora diventerebbero un altro obiettivo importante e raggiungibile.