La Reyer Venezia che si presenta al nuovo campionato vuole provare a infilarsi nel duopolio Milano-Bologna. La società del presidente Casarin ha realizzato un mercato assai interessante, confermando i punti cardine della passata stagione e aggiungendo due elementi di grande valore, come Tyler Ennis e Xavier Munford, entrambi reduci da ottime stagioni con Napoli e Hapoel Tel Aviv.
Un roster, quello a disposizione dell’altrettanto confermatissimo coach Spahija, che ha visto anche il ritorno al basket giocato del lobito Fernandez (ex Trieste), e le aggiunte di ottimi uomini spogliatoio che compongono un gruppo numericamente ben fornito per pensare in grande anche a livello europeo.
Il mercato
Saggio e deciso è stato il mercato dell’Umana, che ha preso dove mancava. Rivoluzionato il reparto playmaker, con l’addio dell’ex capitano Andrea De Nicolao e l’arrivo di Tyler Ennis, Juan Fernandez e Davide Moretti, che per essere un cambio è un gran lusso dopo le ultime positive stagioni. Su Fernandez qualche dubbio c’è, per via dello stop che per due anni l’ha tenuto lontano dai campi di gioco, ma se in forma ce lo ricordiamo essere un ottimo giocatore di sistema, nonché un perfetto uomo spogliatoio.
In posizione di guardia è arrivato Xavier Munford, l’anno scorso a 13.7 punti di media a partita in campionato e 15.4 in Eurocup. Giocatore stra-affidabile con enorme esperienza in campo internazionale, sarà lui ad avere spesso la palla in mano dei momenti decisivi. Confermati Casarin e Parks, come ala piccola ecco Carl Wheatle, in uscita dopo 5 anni gloriosi a Pistoia con la promozione in A nel 2021. Inglese ma ormai italiano d’adozione, è un perfetto uomo spogliatoio e un valido cambio. Confermato interamente il reparto lunghi, a cui si è aggiunto Alessandro Lever, che dopo la buona stagione giocata a Napoli va a completare un reparto dove Tessitori e Kabengele danno già sufficienti garanzie.
Operazioni mirate che, stando a una lettura a priori, sembrano aver ulteriormente rafforzato la rosa orogranata, attesa quest’anno dal doppio impegno, dove è possibile fare bene in entrambi i casi.
Quintetto e rotazioni
Spahija ha l’imbarazzo della scelta per il quintetto, ma volendo seguire la linea tracciata nella passata stagione, i primi 5 dovrebbero essere i seguenti: Ennis, Munford, Parks, Simms/Wiltjer e Tessitori. Come detto questa è una squadra con la panchina molto lunga, che può dare spazio nel backcourt a Fernandez, Moretti e Casarin (l’anno scorso dopo le prime partite era diventato un elemento fisso del quintetto), così come a Wheatle in posizione di “3”.
Da ala grande ampia scelta con Simms e Wiltjer, mentre in area agiranno a intermittenza Tessitori e Kabengele. Lever e Janelidze partiranno logicamente come ultimi due delle rotazioni, ma soprattutto in campionato c’è la possibilità che entrambi riescano a trovare un po’ di spazio.
Il coach
Nella prima stagione ci si aspettava qualcosa in più da lui, tanto pubblicizzato nell’estate precedente al suo arrivo. Quest’anno, a maggior ragione, l’asticella si alza e diventano d’obbligo il raggiungimento dei traguardi intermedi come Final Eight di Coppa Italia, playoff in Eurocup e in LBA.
Ha capito che deve fidarsi del gruppo di italiani, che ha rafforzato con l’arrivo di Moretti, Fernandez e Lever, pena il rischio di arrivare con i giocatori di riferimento scarichi nei momenti caldi delle partite e della stagione.
A Spahija sono richieste pertanto molta elasticità e duttilità nel gestire un gruppo talentuoso, che se ben coadiuvato dal coaching staff può togliersi grandi soddisfazioni.
Obiettivo stagionale
Questa squadra non può prescindere dal qualificarsi ai playoff in entrambe le competizioni a cui prenderà parte (LBA ed Eurocup), Final Eight di Coppa Italia comprese.
Ora, però, c’è una Supercoppa da giocarsi, con semifinale contro la favoritissima Olimpia Milano. Spahija sa di non avere nulla da perdere, pertanto dovrà subito giocare a viso aperto, senza paura dell’avversario, conscio di partire sfavorito ma di poter dare fastidio alla corazzata milanese.
Per la Reyer questa potrebbe essere la stagione del ritorno a conquistare un trofeo, che possa essere già la Supercoppa o la Coppa Italia.