Vai al contenuto

Forse non è andata come in molti si aspettavano (e speravano), ma il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini (alias, Misano) ha comunque riservato tante sorprese e molto spettacolo. Complice un accenno di pioggia che ha completamente stravolto il trend della gara e soprattutto invitato all’errore decisivo Jorge Martin, oltre a tenere a freno un Pecco Bagnaia solo secondo alla fine, dietro però a un Marc Marquez incontenibile. Può sorridere anche il pilota italiano però, perchè con Martin quasi fuori dai giochi il distacco in classifica si accorcia a soli sette punti, anche se ovviamente quando si parla di Misano l’unico risultato ottimale sarebbe stata la vittoria.

Riviviamo le emozioni della gara con il nostro consueto “Pagellone” del giorno dopo.

Il Pagellone di Misano

Marc Marquez – Voto 9,5

Tra i due litiganti, il terzo gode. Ancora. Dopo la vittoria della scorsa settimana ad Aragon, l’ex campione del mondo ci mette ancora il suo zampino centrando un bis come non gli capitava dal 2021 (curiosamente, sempre a Misano anche in quel caso). Ma se in Spagna aveva dominato per tutto il week end, qua c’è voluto l’intervento “divino” (o come lui stesso a sottolineato) per spostare letteralmente gli equilibri della gara. Quinto nella Sprint del sabato, Marc stava facendo la sua bella gara ma là davanti sembravano averne ancora di più. Le prime gocce di pioggia hanno fatto però capire chi fosse il pilota con più voglia di vincere in pista, anche perchè a differenza di Pecco, non solo era in perfetta forma ma aveva anche molta meno paura di compiere qualche errore decisivo. Più grinta, più coraggio, meno paura di cadere, più condizione. Ecco spiegato il gap incolmabile tra Marc e Pecco in seconda posizione. Bravissimo lui che torna in terza posizione nel mondiale e si candida ad ago della bilancia di queste ultime sette gare.

Francesco Bagnaia – Voto 8

Non è riuscito a vincere, ma il premio questa volta è per la testa. Perchè ci sono momenti in cui devi andare oltre il limite e altri in cui è necessario anche prendere quello che si deve (e si può). Pecco non era al cento per cento, ma soprattutto era perfettamente consapevole dopo il clamoroso errore di Martin che era fondamentale chiudere bene questa gara. La pioggia ha stretto il confine tra coraggio e incoscienza, per cui il pilota italiano ha saggiamente deciso di fare il suo senza oltrepassare quel confine, portandosi a casa un secondo posto che, in questo momento, vale oro. L’amarezza di fine gara è solo la conferma di quanto Pecco ci tenga a questo mondiale, ma dovrà essere lui a trasformare questa sensazione in volontà e grinta, sempre qua, sempre a Misano, proprio nella prossima sfida tra quindici giorni. Ora sono solo sette i punti da recuperare e la strada è ancora terribilmente lunga con sette gare da fare.

Jorge Martin – Voto 1

Voto Uno, come il punto portato a casa da questa gara (che comunque potrebbe diventare importante) letteralmente buttata via. Chi troppo vuole nulla stringe, diceva il proverbio, e in quell’entrata ai box troppo anticipata e troppo rischiosa al primo accenno di gocce sulla visiera, ha segnato il suo destino. Voleva fare il fenomeno prima di tutti, si è ritrovato a cambiare mestamente moto due giri dopo finendo in coda al gruppo. L’impressione è che anche in questa occasione, come in altre in cui ha commesso errori decisivi, il pilota spagnolo senta davvero tantissimo la pressione e non sempre lo ritroviamo lucido nelle scelte (di pista e di strategia). Si può anche parlare di un pizzico di sfortuna (se iniziava a piovere davvero avrebbe dato mezza pista a tutti), ma qual è il senso di forzare così tanto la mano quando hai venti punti di vantaggio, sei assolutamente competitivo e veloce in pista e soprattutto non devi fare altro che marcare a uomo il tuo diretto avversario? Ingordo.

Enea Bastianini – Voto 7,5

Una vittoria e cinque podi in tutto nelle ultime sette gare, sempre tra i primi cinque. La marcia di Enea sta finalmente diventando costante e conferma la sua capacità di gestione in gara in tutte le situazioni possibili. Questa volta è bravissimo a prendersi quella posizione e tenerla consapevole di non poter poi avere il ritmo per prendersi la vetta, ma altrettanto di tenere il passo giusto per chiudere senza problemi sul podio. Tanta testa e un buon manico, che ancora una volta fanno venire qualche dubbio sulle scelte di scuderia. Intanto, porta punti al mulino Ducati.

Brad Binder – Voto 7

Dopo una fase del mondiale in cui sembrava addirittura oscurato dal suo giovanissimo compagno di squadra Acosta, Binder ha ripreso in mano la sua KTM e da almeno tre gare è l’unico a tenere il passo delle Ducati. Un quarto posto che è oggettivamente il massimo che si possa fare al momento, specie in queste condizioni difficili dove il sudafricano ha saputo comunque districarsi al meglio.

Pedro Acosta – Voto 4

E a proposito di KTM, Pedro Acosta è un pilota un po’ così, a confine tra gioie e dolori, tra talento e pazzia. La sua giovane età e la prima esperienza in MotoGP, non potevano che regalare prestazioni altalenanti. Sublime ad Aragon dove piazza il suo terzo podio stagionale, qua non ha saputo contenere la sua foga giovanile spingendo oltre il limite in un momento in cui bisognava anche sapersi dare un freno con quelle condizioni. Il risultato è una caduta proprio quando il podio sembrava ancora una volta lì a portata di mano (o quanto meno un buon quarto posto). Arriverà anche il momento della saggezza, ma intanto c’è la terra sulla sua tuta.

Fabio Quartararo – Voto 6,5

Ci sono tutta una serie di Desmosedici, una KTM e una Yamaha. No, non è l’inizio di una barzelletta (ma potrebbe esserlo), quando il riassunto in brevissimo della gara di Quartararo, che pur senza sussulti particolari, piazza la sua due ruote nel suo miglior risultato stagionale (un settimo posto) riuscendo a raccogliere il meglio possibile. Una moto decisamente poco competitiva la sua, che diventa però capace di una gara decente grazie alla sua mano esperta che si è esaltata proprio nelle difficili condizioni meteo di Misano.

Franco Morbidelli – Voto 4,5

A trent’anni suonati, dovrebbe avere tanta esperienza anche il buon Morbidelli, autore peraltro di una gara sprint perfetta con tanto di terzo posto finale. Una spinta che forse lo ha caricato troppo per la gara, voglioso di fare un buon risultato che era alla sua portata, non fosse che alla prima goccia non riesce a tenersi ed è lui ad aprire le danze degli errori sul (semi)bagnato di Misano. Peccato perchè visto il suo passo poteva essere una grande occasione.

Moto GP di San Marino – Arrivo

1M.MarquezDucati
2F.BagnaiaDucati
3E.BastianiniDucati
4B.BinderKTM
5M.BezzecchiDucati
6A.MarquezDucati
7F.QuartararoYamaha
8J.MillerKTM
9F. Di GiannantonioDucati
10P.EspargaroKTM