La Vanoli Cremona è stata spesso, nella sua recente storia, una squadra in grado di stupire: è capitato l’anno sbagliato, in cui è retrocessa, così come quello in cui ha raggiunto i playoff… o ha vinto la Coppa Italia (2019). La squadra che ci dobbiamo aspettare nella stagione 24-25 è tutta da scoprire, ma parte da due conferme importanti: coach Demis Cavina e Trevor Lacey, uomo della risalita in massima categoria ed elemento che anche al piano di sopra ha dimostrato di poter fare la differenza, mettendosi in proprio o giocando per i compagni.
Con loro sono rimasti anche Paul Eboua e Corey Davis, giocatori che non hanno ancora espresso totalmente il proprio potenziale, ma dai quali sia il coach che la società di aspettano il definitivo salto di qualità, per un’annata che a quel punto potrebbe diventare da una strenua corsa alla salvezza – obiettivo primario della compagine cremonese – a una interessante lotta per un posto ai playoff.
Il mercato
Tanti i nomi nuovi in casa Vanoli, a partire dal playmaker che, nei sogni della dirigenza cremonese, dovrebbe essere il nuovo Davide Denegri: Federico Zampini. Dopo una straordinaria stagione in A2 con Forlì, ci si aspetta tanto dal salto di categoria del classe ’99 perugino, che dovrebbe partire davanti a Lacey nella gerarchia di Cavina. Tanta curiosità poi sugli arrivi stranieri: Tajion Jones, Phil Booth, Stefan Nikolic e Tariq Owens, con questi ultimi due che sono tutt’altro che nuovi al campionato italiano.
Jones è stato il primo grande colpo della società lombarda, che ha messo sotto contratto questo esterno classe ’99 con esperienza in Europa, Olanda, avendo giocato l’anno scorso allo ZZ Leiden, viaggiando in doppia cifra in campionato e in Eurocup, dove era tra i fari offensivi della squadra. Altro giocatore che sarà, sulla carta, deputato a prendersi tante responsabilità sarà Booth, classe ’95 in arrivo da Strasburgo, dove ha disputato la sua terza stagione europea dopo quelle in Belgio, Montenegro e Turchia. Nell’anno trascorso viaggiava a 12 punti di media, con più di 3 assist e 2 rimbalzi a partita.
Decisamente più noto, e di sicura affidabilità, è Owens, che dopo le stagioni a Varese e Napoli ha scelto Cremona per farla sognare in grande. Giocatore che fa dell’atletismo sul pick’n roll la sua dote principale, dovrà cercare con Jones, Zampini e Lacey l’alchimia giusta per riuscire a mettere in piedi delle combinazioni offensive che potrebbero fare della Vanoli la squadra rivelazione del torneo.
Chiudiamo con Nikolic, l’anno scorso in A2 a Cantù ma giocatore dall’enorme esperienza – oltre che formazione giovanile – italiana. Per lui, che nel 20-21 ha vinto lo scudetto con la Virtus Bologna, quello di Cremona è un passaggio importante della carriera, dove può ritagliarsi un dignitoso spazio e rilanciarsi a livello anche più alto.
A chiudere il roster sono poi arrivati gli azzurri Conti e Poser, giocatori di contorno che però, a differenza di altri, sembrano poter garantire quei minuti in campo utili per dare fiato ai titolari. Luca Conti ha nel suo cv anni di quintetto con Trento, anche in Eurocup, mentre Federico Poser, in arrivato da Torino (A2), è un giocatore in crescita, entrato di recente anche nel giro della Nazionale maggiore.
Quintetto e rotazioni
Cremona sembra poter disporre di una panchina più lunga di quello che si immagina. Il quintetto infatti dovrebbe essere composto da Zampini, Jones, Booth, Eboua e Owens, ma il roster permette a Cavina di avere, soprattutto nelle posizioni di 2 e 3, tante alternative. Nikolic e Conti infatti sono due discrete ali piccole, che possono giocare al posto di Booth o Jones, senza dimenticare la presenza di Davis, per non parlare di Lacey come cambio del playmaker.
Stando a questi presupposti e detto che sia complesso ad oggi fare una realistica proiezione di quel che potrà essere questa squadra, la sensazione è che a Cremona potranno divertirsi.
Il coach
Demis Cavina è stato uno dei punti di partenza per la stagione entrante. Il coach di Castel San Pietro Terme, alla terza annata sulla panchina della Vanoli, è riuscito, grazie al lavoro dei dirigenti e della società, a costruire un roster che sembra non solo poter lottare per una salvezza tranquilla, ma ambire a qualcosa di più.
In sede di presentazione dell’annata ha dichiarato che la sua sarà una squadra veloce nelle esecuzioni, pronta a correre di più rispetto al passato. Importante sarà costruire il prima possibile un’identità, con un gruppo ringiovanito rispetto al passato negli italiani e con giocatori stranieri di maggiore esperienza europea. Le motivazioni faranno la differenza, ma a Cremona ci hanno abituato a squadre capaci di stupire.
Obiettivo stagionale
La salvezza è il punto di partenza, per la quale lottare e cercare di collezionare vittorie sin dalla prima giornata. Poi, se le cose dovessero mettersi bene, è possibile pensare che questa squadra possa ambire a un posto ai playoff di fine stagione e, perché no, anche alle Final Eight di Coppa Italia, trofeo molto caro ad Aldo Vanoli e alla società tutta.