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La Dolomiti Energia Trentino che si presenterà alla stagione 2024-25 è una squadra sulla quale c’è molta curiosità. La conferma di Paolo Galbiati in panchina è stato il punto di partenza per programmare un’annata che vuole essere, per la società trentina, quella della risalita in campionato e della ricerca di nuove e più grandi soddisfazioni in Europa.

La società del presidente Longhi ha dato continuità ad alcune scelte fatte nel più o meno recente passato, partendo da capitan Toto Forray e passando per Quinn Ellis, che l’anno scorso ha disputato una stagione ad alti e bassi dimostrando però di avere talento a sufficienza per potersi far valere nel nostro campionato. Con loro è rimasto anche Saliou Niang, eletto tra i migliori giovani dello scorso campionato e in lizza per diventare un giocatore importante anche per la nostra Nazionale.

Da questi punti cardine Trento si è mossa, mettendo insieme un roster di tutto rispetto, che parte con buon ambizioni.

Il mercato

Tanti i nomi nuovi nel gruppo bianconero, alcuni dei quali però non sono novità per il campionato italiano. Partiamo da Andrea Pecchia, un pupillo di Galbiati, che con lui ha già fatto vedere grandi cose a Cremona e che si candida a essere tra i migliori italiani della prossima stagione. Con lui, sempre parlando nazionali, sono arrivati Bayehe (da Brindisi), lungo che ha già dimostrato di poter dire la sua al massimo livello nazionale e Badalau, giovane di belle speranze in uscita dall’Olimpia Milano, pronto a crescere sotto la guida di coach Galbiati, uno che con i giovani ha dimostrato di saperci fare.

Per quanto riguarda invece gli stranieri e i giocatori che dovranno essere di riferimento per la squadra, occhi puntati su Ford, Cale, Mawugbe e Lamb. Jordan Ford arriva da una stagione nella quale si è diviso tra NBA e G-League, seguito da tempo dalla Dolomiti per le sue capacità da handler e per la leadership, a cui aggiunge un ottimo tiro da tre punti. La guardia titolare sarà invece Myles Cale, l’anno scorso in Belgio dopo una dignitosa carriera universitaria: atletismo e versatilità le sue doti principali, ma Galbiati ha già visto in lui serietà e desiderio di crescita… che per un giovane americano non guastano affatto. Parliamo di scommessa invece per Selom Mawugbe, 26enne nato in USA con carriera tra NCAA, G-League, Germania (dove è stato eletto miglior difensore della BBL grazie alle 2 stoppate di media a partita), Francia e Spagna. Infine Anthony Lamb, quello che viene giudicato come il vero colpo ad effetto del mercato bianconero. Per lui sarà la prima stagione nel basket europeo, ma questo non impedisce a Galbiati e alla società di poter credere con fiducia in lui, considerandolo come il punto di riferimento dell’attacco. Dopo l’NCAA, la G-League e la stagione a 6.7 punti di media con i Golden State Warriors nel 22-23, l’anno scorso ha giocato in Nuova Zelanda, facendo registrare 19.5 punti di media nelle 22 gare giocate.

Quintetto e rotazioni

Diverse le scelte a disposizione di Galbiati per iniziare le partite. Il quintetto dei sogno potrebbe prevedere Ford (o Ellis), Cale, Lamb, Zukauskas (altro nuovo arrivo estivo) e Mawugbe, ma occhio a Pecchia, che conoscendo così bene Galbiati potrebbe essere l’uomo in più, in posizione di ala piccola, della Dolomiti Energia, che così avrebbe un Lamb da sesto uomo che in poche altre squadre in Italia possono permettersi.

Curiosità sul veder coesistere Ford ed Ellis, che potrebbero anche giocare insieme, con Lamb. Tutti giocatori a cui piace avere tanto la palla in mano nei set offensivi. Qualche dubbio in più sul reparto lunghi, con grande attesa per la coppia di centri Mawugbe-Bayehe e per quello che dovrebbe essere il “4” titolare, Eigirdas Zukauskas, giocatore con grande esperienza europea (farà molto comodo in Eurocup) e protagonista con la Lituania nelle qualificazioni ai mondiale 2023. La sua intelligenza e la sua capacità nell’aprire il campo possono renderlo quel giocatore che rompe gli schemi avversari, pertanto utilissimo nello scacchiere di Galbiati.

Una squadra che incuriosisce molto, con una discreta panchina, dove c’è enorme attenzione nel vedere all’opera Denis Badalau, classe 2006 considerato tra i migliori prospetti del nostro movimento, vedremo se pronto al salto tra i pro.

Il coach

Paolo Galbiati ormai, possiamo dirlo, è una certezza per il campionato di basket italiano. Trento gli ha dato fiducia nella passata stagione, offrendogli la panchina da capo allenatore dopo le stagioni da vice tra Varese e Nazionale e le precedenti ottime annate di Cremona, dove creò il bellissimo rapporto con Andrea Pecchia, giocatore che ha voluto a tutti i costi per costruire la “sua” Dolomiti Energia.

La capacità del coach lombardo di lavorare coi giovani è solo una delle caratteristiche peculiari del classe ’84 di Vimercate, che ha dimostrato di saper insegnare pallacanestro anche a giocatori esperti (vedi Poeta o Forray), portandoli a rendere al meglio delle proprie possibilità. Avrà a disposizione un roster con tanto talento, dove la difficoltà sarà proprio quella di riuscire ad amalgamarlo al fine di farlo rendere al meglio, ma le prospettive sono buone e crediamo che Trento potrà giocare una stagione da playoff.

Obiettivo stagionale

Come appena descritto, è ipotizzabile che riuscendo a mettere insieme i talenti di cui dispone, la Dolomiti Energia Trentino possa serenamente competere per un posto alle Final Eight di Coppa Italia (e, perché no, pensare anche di vincerla), così come viaggiare con costanza tra le prime otto della classifica, puntando con fiducia a una posizione playoff.