A livello di qualificati, l’Italia del pugilato che gareggerà a Parigi ha già fatto meglio di 3 anni fa a Tokyo. La spedizione azzurra presente in Francia infatti conta il doppio di atleti rispetto a quella del Sol Levante, dove non c’erano uomini e solamente 4 donne. Nella capitale transalpina gli atleti con in tasca il pass olimpico saranno 8, quasi equamente suddivisi.
Sono 3 i pugili maschili, si tratta di Salvatore Cavallaro negli 80 Kg, Azziz Abbes Mouhiidine nella categoria fino a 92 Kg e Diego Lenzi in quella superiore ai 92 Kg.
Sui ring femminili invece saliranno Giordana Sorrentino nei 50 Kg, Angela Carini nel 66 Kg, Alessia Mesiano nei 60 Kg, Sirine Charaabi nei 54 Kg e ovviamente Irma Testa, l’unica capace di mettersi una medaglia al collo a Tokyo, con il bronzo conquistato nei pesi piuma, e diventando anche la prima donna italiana a salire sul podio in un’Olimpiade in questo sport.
La storia del pugilato alle olimpiadi
Il pugilato vanta una tradizione olimpica piuttosto longeva, iniziata nel 1904 con la prima apparizione statunitense a Saint Louis, interrotta solamente nel 1912 a Stoccolma, perchè indossare i guantoni a quel tempo era vietato in Svezia. Poi da quel momento la boxe è stata presente in tutte le edizioni successive dei Giochi Olimpici, per un totale di 30 edizioni sulle 33 organizzate, contando anche quella francese ormai alle porte.
A partire da Londra 2012, oltre a quello maschile, nel programma olimpico è stato inserito anche quello femminile. Parigi 2024 sarà dunque la quarta Olimpiade in cui si esibiranno anche le donne, con ben 6 categorie in cui verranno assegnate le medaglie, una in meno rispetto agli uomini, per un totale di 13.
Il bottino olimpico dell’Italia
E’ di 48 medaglie il bilancio aggiornato dell’Italia nella storia delle Olimpiadi. Sono quindici quelle del metallo di pregiato, le prime vinte da Vittorio Tamagnini nei pesi gallo e da Piero Toscani nei medi ad Amsterdam 1928. L’ultima conquistata a Pechino 2008 da Roberto Cammarelle, che, con il bronzo di Atene 2004 e l’argento di Londra 2012, si è assicurato complessivamente 3 medaglie. Impresa che non è riuscita a nessun altro pugile italiano.
Nell’albo d’oro olimpico figurano anche, tra gli altri, Nino Benvenuti, Patrizio Oliva e Giovanni Parisi, poi diventati campioni mondiali nelle rispettive categorie una volta passati fra i professionisti.
L’ultima medaglia in ordine di tempo, e anche dal sapore storico, è il bronzo conquistato a Tokyo 2020 da Irma Testa, che è diventata anche la prima boxeur italiana a salire su un podio olimpico. La 26enne di Torre Annunziata sarà ai nastri di partenza anche a Parigi, con l’intento di ripetersi.
Il regolamento
Anche in Francia la partecipazione è riservata unicamente ai pugili amatoriali, che, da Rio de Janeiro 2016, non hanno più l’obbligo di indossare il caschetto protettivo. Cosa che invece è rimasta obbligatoria per le donne. La durata degli incontri maschili è sulla distanza di 3 round da 3 minuti ciascuno, mentre in campo maschile i round sono 4, da 2 minuti l’uno. A stabilire i vincitori è una giuria, che assegna dei punteggi al termine di ogni round disputato: 10 punti vengono attribuiti al vincente, mentre il perdente riceve un punteggio che va tra 7 e 9.
Quando saliranno sul ring i pugili italiani
Il pugilato è presente nel programma di Parigi 2024 in quasi tutti i giorni di gara, dal 27 luglio al 10 agosto, a eccezione solamente del 5 e della giornata di chiusura, l’11. Le prime medaglie verranno assegnate il 3 agosto, con le semifinali dei 60 Kg donne.
Le gare si svolgeranno nei ring dell’Arena Paris Nord fino al 4 agosto, mentre i rimanenti si terranno nel quadrato allestito per l’occasione al Roland Garros.
Vediamo nel dettaglio quando gareggeranno gli 8 italiani presenti a Parigi:
UOMINI
- Salvatore Cavallaro (80 Kg Uomini) – Inizio torneo Sabato 27 luglio, finale Mercoledì 7 agosto
- Aziz Abbes Mouhiidine (92 Kg Uomini) – Inizio torneo Domenica 28 luglio, finale Venerdì 9 agosto
- Diego Lenzi (+92 Kg Uomini) – Inizio torneo Lunedì 29 luglio, finale Sabato 10 agosto
DONNE
- Giordana Sorrentino (50 Kg Donne) – Inizio torneo Domenica 28 luglio, finale Venerdì 9 agosto
- Angela Carini (66 Kg Donne) – Inizio torneo Domenica 28 luglio, finale Venerdì 9 agosto
- Alessia Mesiano (60 Kg Donne) – Inizio torneo Lunedì 29 luglio, finale Martedì 6 agosto
- Sirine Charaabi (54 Kg Donne) – Inizio torneo Martedì 30 luglio, finale Giovedì 8 agosto
- Irma Testa (57 Kg Donne) – Inizio torneo Martedì 30 luglio, finale Sabato 10 agosto
Irma testa ma non solo: le ambizioni azzurre di medaglia
Irma Testa non solo vuole confermare il podio di Tokyo, ma anche cercare di prendersi una medaglia diversa. La campana infatti dopo il bronzo in terra giapponese si è laureata campionessa europea e mondiale in carica dei pesi piuma, e si presenta in Francia tra le principali candidate all’oro.
Sogna una medaglia anche l’italo-tunisina Sirine Charaabi, che l’anno scorso ai Mondiali di Nuova Delhi ha sfiorato il titolo iridato nei 52 Kg, fermandosi all’argento. A Parigi ci riproverà sicuramente, d’altra parte il talento non le manca, e nemmeno l’ambizione.
Le aspettative, almeno in campo femminile, dovrebbero fermarsi quì, perchè Giordana Sorrentino e Angela Carini, le uniche assieme a Irma Testa ad aver già disputato un’Olimpiade, non sono andate oltre agli ottavi di finale nelle rispettive categorie e difficilmente riusciranno ad arrivare in zona medaglie. Così come Alessia Mesiano, brava comunque a qualificarsi e a coronare a 32 anni il sogni di partecipare alle Olimpiadi.
Per quanto riguarda gli uomini, chi vuole puntare in alto è senza dubbio l’italo-marocchino Aziz Abbes Mouhiidine, che negli ultimi 3 anni, oltre a diventare campione europeo, ha vinto anche due argenti ai mondiali e si presenta con rinnovate ambizioni in quella che è la sua prima Olimpiade.
Sempre a proposito di pesi massimi, Diego Lenzi può diventare una mina vagante nella categoria sopra i 92 Kg. Molo sicuro di sè e anche un po’ spavaldo, il 23enne bolognese, che si è garantito il pass a cinque cerchi nel torneo mondiale a Busto Arsizio, non esclude nulla alla vigilia di queste Olimpiadi. Nemmeno la possibilità di gareggiare per l’oro.
Infine c’è Salvatore Cavallaro, che non è mai andato oltre la medaglia di bronzo ai Mondiali, del 2021 a Belgrado, e agli Europei, in cui è salito sul gradino più basso del podio in ben 3 occasioni. Il 28enne catanese non parte tra i favoriti nei pesi medi, ma può diventare un pericoloso outsider strada facendo.