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Al Preolimpico, i padroni di casa di Porto Rico giocano ad un ritmo elevatissimo per tutti i quaranta minuti, con l’Italia che non riesce ad essere continua ed esce sconfitta dalla battaglia (80-69). Nel girone B, dunque, i caraibici chiudono al primo posto e affronteranno il Messico (secondo nel gruppo A), mentre il team di coach Pozzecco se la vedrà in semifinale contro la Lituania. È la prima storica vittoria di Porto Rico ai danni dell’Italbasket, successo che non arrivava dal 1963.

Il Preolimpico a Porto Rico

Archiviata la pratica della cenerentola Bahrein (114-53, +61, maggior scarto in una gara del Preolimpico), agli azzurri serviva una vittoria contro Porto Rico per provare ad evitare la favoritissima Lituania già in semifinale. Invece la storia dice che Porto Rico ha meritato, vincendo per 80-69, trascinata dal proprio pacchetto esterni. Il ritmo è rimasto elevato per tutta la partita, con i ragazzi di coach Colon che hanno spinto sull’acceleratore ogni volta che potevano, con quel tocco di qualità necessario per concludere al meglio le azioni offensive. In una partita del genere, Waters e Alvarado sono saliti in cattedra – senza dimenticare il lungo Conditt, autore di una prestazione di spessore. Il duo di guardie portoricane ha chiuso il match con 39 punti segnati e 14 assist complessivi: il primo, Waters, è stato il mattatore del primo tempo (10 punti e 12 assist per lui), mentre il giocatore dei Pelicans, Alvarado, ha portato i suoi al successo nell’ultimo quarto (29 punti con 10/15 al tiro, di cui 7/10 da oltre l’arco). L’Italbasket, dal canto suo, ha disputato due buoni primi quarti, andando a punire prima in penetrazione e poi da oltre l’arco, cavalcando il solito incredibile Danilo Gallinari, il quale ha creato per sé e per i compagni dal post basso (14 punti, 5/8 al tiro). Nel secondo tempo, anzi nell’ultimo periodo, le energie sono venute a mancare e, con esse, la lucidità, costringendo gli azzurri ad una resa non fatale, ma che desta un minimo di preoccupazione per l’avversario che si andrà ad affrontare. La stessa che desta Gallinari, uscito a circa 2 minuti dalla fine per quello che sembra un infortunio al ginocchio, quest’ultimo già “colpito” gravemente in altre due precedenti occasioni.  I numeri dicono che la partita è stata in equilibrio per tre quarti (e mezzo), poi i rimbalzi (40 a 30 il dato) e le folate offensive hanno premiato Porto Rico, capace di piazzare un perentorio break di 23-12 con cui ha sigillato l’incontro.

Nel girone A la Lituania, priva di Valanciunas in questo OQT, ha fatto 2/2, guadagnandosi di diritto il primo posto. Un successo agevole e uno meno semplice per la verità, con gli uomini di coach Maksvydis che hanno superato il Messico senza troppe difficoltà (96-84) e che poi hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice per sbarazzarsi di una Costa d’Avorio poi eliminata (97-93). In entrambi i casi, i lituani hanno segnato più di 90 punti, mettendo in mostra un attacco scintillante e diversi protagonisti. Su tutti, Sabonis e Grigonis sono risultati i trascinatori: il primo ha realizzato 12 punti nel primo e 22 punti nel secondo match (15/21 al tiro totale), mentre il secondo ne ha messi 21 nella prima uscita e 18 nella seconda (13/24 al tiro). A coach Maksvydis comunque le soluzioni non mancano, dato che, ad un quintetto solido (Jokubaitis, Grigonis, Ulanovas, Sedekerskis e Sabonis), si aggiunge una panchina di qualità (Motiejunas, Kuzminskas, Dimsa, Lekavicius). La sfida all’Italia, ormai diventata un classico a livello di competizioni nazionali, è lanciata: sabato alle ore 22 a San Juan (Porto Rico) il team di coach Pozzecco tenterà di superare un ostacolo non indifferente, sperando nel recupero al 100% del già citato Gallinari.

Gli altri accoppiamenti

Un’altra semifinale di assoluto livello è quella che vedrà contrapposte al Pireo Grecia e Slovenia. La squadra di coach Spanoulis ha chiuso il proprio girone senza sconfitte, battendo sia la Rep. Dominicana (82-109) sia l’Egitto (93-71), mentre il percorso degli sloveni è stato decisamente più complicato. La sconfitta all’esordio contro la Croazia (92-108, tripla doppia di Saric) sembrava aver quasi compromesso il passaggio del turno, considerando che poi Hezonja e compagni hanno mancato l’appuntamento con la vittoria contro la Nuova Zelanda, la quale si è imposta per 86-90. È diventato dunque fondamentale il secondo impegno per il team di coach Sekulic: la Slovenia ha letteralmente surclassato i neo zelandesi, grazie soprattutto al trio Doncic-Nebo-Prepelic.

Il +26 finale permette agli sloveni il passaggio del turno, anche se un eventuale +29 avrebbe permesso di evitare la Grecia in semifinale. Poco male, dato che i ragazzi di coach Sekulic affronteranno a viso aperto un rivale sicuramente temibile e completa, in cui figura il nome di Antetokounmpo, autore di 32 punti (11/11 al tiro) nel match contro la Rep. Dominicana – a riposo, invece, nella seconda partita. Noi, da fan della pallacanestro, ci gusteremo lo spettacolo: la palla a due è fissata sabato per le ore 16.30 e chi vince affronterà in finale la vincente di Repubblica Dominicana-Croazia, gara in programma alle ore 20.

A Valencia ci sono invece due chiare favorite, ovvero i padroni di casa della Spagna e le Bahamas. La prima, vincitrice di entrambi i match contro Libano e Angola nel gruppo A, se la vedrà in semifinale (ore 20.30) contro la Finlandia, la quale ha agguantato il passaggio del turno battendo al fotofinish la Polonia di Sochan (88-89 e Slaughter che sbaglia il tiro della vittoria). Le Bahamas hanno raggiunto una grande consapevolezza nei propri mezzi, guidata dal trio Nba (Hield, Ayton, Gordon) e soprattutto da “Mr Clutch” Edgecombe, esterno classe 2005 che ha sigillato le vittorie ai danni delle già citate Finlandia (96-85) e Polonia (90-81) con due grandi performance (20 e 21 punti per lui). Ora, la compagine di coach Demarco disputerà la semifinale (ore17.30) contro il Libano di Spellman, che ha vinto lo “spareggio” contro l’Angola.

A Riga la sorpresa prende il nome di “Filippine”. La nazionale di coach Cone è stata presa per mano dallo scorer Brownlee (26 punti in 36 minuti contro la Lettonia e 28 punti in 39 minuti contro la Georgia), battendo in maniera quasi clamorosa i padroni di casa della Lettonia (89-80) nella gara di apertura e poi resistendo agli assalti di un’arrembante Georgia nel secondo match (vinto dai georgiani di sole due lunghezze, consentendo ai filippini di passare il turno). Le Filippine hanno dunque un sogno concreto e proveranno a sfruttare l’occasione già a partire dalla semifinale (ore 14.30), che si disputerà contro il Brasile di Huertas, primo nel gruppo B. Dall’altra parte di tabellone invece la Lettonia di coach Luca Banchi sfiderà il Cameroon (ore 18), secondo davanti al Montenegro.