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Il centro del mondo è in terra inglese.

Il calcio inglese comanda in tutto e per tutto: non solo con la Premier League, ma anche con i tre campionati che formano l’English Football League: Championship, League One e League Two.

Lo dicono i numeri dei botteghini allo stadio: dal massimo campionato, alla quarta ed ultima divisione professionistica, gli spettatori hanno fatto il pieno. Numeri clamorosi e in crescita ovunque.

Ma su tutti, sventa il Championship che fa il balzo più grande e vola al secondo posto, in questa speciale classifica, alle spalle della Premier League. Vediamo nel dettaglio.

Championship che scatto: è record assoluto

Mai come nell’ultimo anno. Il Championship sbaraglia tutta la concorrenza e si pone al secondo posto tra i campionati con maggior spettatori. Una crescita costante negli ultimi anni e che è diventata esponenziale nella stagione appena conclusa: ben 12.720.000 spettatori hanno preso d’assalto gli stadi della seconda divisione inglese.

Solo la Premier League fa meglio, ma la serie cadetta d’oltre manica mette tutta la concorrenza europea alle spalle: dalla Serie A alla Liga, passando per la Bundesliga e fino ad arrivare alla Ligue 1. In pratica, gli altri top 4 campionati continentali sono stati sorpassati dal più incredibile dei campionati: quel Championship che accoglie 24 squadre, si snoda per 46 turni e fino ad arrivare ai playoff che assegnano l’ultima promozione in Premier League.

Un aumento del 22% di spettatori rispetto alla stagione 2022-23 e che trova la consacrazione nella finalissima playoff di Wembley, quando tra Leeds – Southampton sono stati 85.862 i paganti e superando così i biglietti venduti appena sette giorni prima per la finale di FA Cup tra Manchester United e Manchester City: sempre a Wembley e con 84.814 paganti. Tutto incredibile e tutto meritato.

Non solo Championship: volano anche League One e Two

Ma le buone notizie non si esauriscono qui per il calcio inglese.

Impressionano i dati della League One e della League Two, entrambe in crescita senza sosta. Nella stagione 2023-24, le 46 giornate della terza divisione (più i playoff) sono state viste allo stadio da 5.3 milioni di persone e collocano la League One al nono posto assoluto in Europa, per i campionati con il maggior pubblico.

Ancora meglio fa la quarta serie del calcio oltre manica, l’ultimo gradino del professionismo. La League Two balza al 13^ posto in Europa, nella classifica suddetta, grazie ad un complessivo numero di 3.6 milioni di biglietti venduti nelle 46 giornate della regular season, a cui vanno aggiunti i playoff. E’ il miglior risultato dal 1965.

Primato assoluto per l’English Football League

Tutti questi numeri consacrano il lavoro certosino dell’English Football League, la federazione inglese che comprende appunto Championship, League One e League Two. Insomma, non solo Premier League al top, ma anche le serie “minori” del calcio oltre manica che conferma uno stato di salute impressionante.

Sommando i numeri delle tre competizioni, ecco che sono stati 21.5 milioni le persone che hanno preso d’assalto gli stadi, compresi i playoff con le rispettive finali giocate come da tradizione a Wembley. Una crescita complessiva dell’11% e che diventa il miglior risultato dalla stagione 1951-52.

I Motivi di questo successo

Sono tanti i motivi, a nostro avviso, che hanno determinato questo clamore di risultati e di pubblico. In primo luogo la presenza di tante nobili decadute, soprattutto nel Championship: club come Leicester, Ipswich, Leeds, Southampton, Sunderland, Norwich, Watford, Millwall, Birmingham, QPR e Sheffield W., solo per citarne alcune, hanno tifoserie numerose e con un seguito impressionante.

Lo stesso vale per squadre come Portsmouth, Bolton, Wigan e Charlton in League One, oppure come Wimbledon, Notts County, Swindon Town e Bradford City in League Two. Club storici, con tifoseria sopra la media per numeri e una tradizione ultra secolare nell’immenso mondo del calcio inglese.

Il secondo motivo di questi primati concerne il numero inferiore di gare trasmesse in TV che nel resto dei campionati. Il Championship, per ogni giornata, trasmette solo un certo numero di match in diretta, mentre altre gare restano “oscurate” e sono visibili solo qualche ora dopo il triplice fischio. Per capirsi, DAZN che in Italia detiene i diritti del Championship, trasmette dalle 3 alle 4 gare per turno nel fine settimana e un paio massimo nei turni infrasettimanali. Ancora meno le gare che vengono trasmesse in Inghilterra per League One e League Two: insomma chi vuol vedere la propria squadra del cuore deve andare allo stadio. Casa o trasferta non cambia molto.

Il terzo punto riguarda la serietà delle federazioni. In terra inglese chi sbaglia tra società e dirigenti paga: a volte con sanzioni pecuniarie, altre volte con penalizzazioni e in casi estremi con l’estromissione dai campionati. Di fatto, questo essere ligi alle regole, comporta una fidelizzazione anche dei tifosi che gradiscono il lavoro svolto.

Restando in tema tifosi, anche la sicurezza degli stadi induce sempre più persone a seguire le gare dal vivo. Sono lontanissimi e per fortuna finiti gli anni degli Hooligans che rendevano gli stadi delle trincee assolute. Leggi chiare, pene severissime e pulizia di ogni angolo grigio nella varie fazioni hanno cambiato il modo di vivere lo stadio da parte degli inglesi. E non è un caso che la famiglie sono presenti in massa negli stadi.

Stadi a loro volta funzionali, moderni, sicuri e in grado di soddisfare molte domande dei tifosi, il tutto con prezzi contenuti dei biglietti che non vanno a gravare in maniera eccessiva sulle tasche dei tifosi. Sono prezzi fissi, specie in trasferta, per rendere accessibile a tutti lo stadio.

Infine, ma non per ultimo, la cultura del tifoso è un altro tassello decisivo. La passione per la propria squadra del cuore, l’essere presente allo stadio, in casa e fuori, il rispetto della tradizione al di la dei risultati sportivi sono punti cardini che diventano inscindibili per i tifosi inglesi. Oltre la categoria, oltre le distanza, ma solo per l’importanza della maglia e del loro club.

Il calcio inglese decolla e stacca tutti.