Il successo della Virtus in gara 2 ha riequilibrato una serie alla quale l’Olimpia aveva già dato un forte segnale, vincendo il primo capitolo e sovvertendo subito il fattore campo. Domani, martedì 11 giugno, all’Unipol Forum di Assago andrà in scena la terza sfida, con la squadra di casa che potrà avere il supporto del pubblico amico per provare a far valere, questa volta a suo favore, il fattore campo. Ci aspettiamo che sia, come nei primi due casi, un’altra gara che vivrà di parziali e dove ad essere decisivi saranno i dettagli.
Gara 3
Dopo 15′ di gara 2 sembrava che l’Olimpia potesse metterla già in cassaforte, ma la reazione della Virtus è stata importante, tanto da ribaltare l’inerzia e passare a condurre le operazioni, fino al successo finale. E’ stata la partita di Toko Shengelia, che ha preso per mano i compagni e, con giocate da leader, li ha portati a credere nuovamente nella possibilità di strappare il tricolore dalle casacche biancorosse degli avversari.
Il georgiano ha vinto nettamente il confronto diretto con Mirotic, che nonostante una gara da 13 punti e 7 rimbalzi non è riuscito a contrapporre il proprio carisma, oltre che status di giocatore da alta Eurolega, all’ala bianconera. Ancora una volta Milano si è incartata, oltre che nella difesa di un asfissiante Pajola sugli esterni, nell’eterno dilemma Mirotic-Melli, con il capitano che nei 21′ giocatori ha tirato soltanto 7 volte, segnando 3 tiri e chiudendo con 7 punti a referto. Un rebus che Messina era riuscito a districare nelle precedenti gare di playoff grazie soprattutto alle prestazioni degli esterni, tra i quali Napier, Hall e Shields erano stati devastanti, ma che in questa volta è rimasto un cubo di Rubik senza soluzione.
E se poi, come nel caso di gara 2, questi steccano – Shields solo 5 punti con appena 8 tiri tentati – l’Olimpia non trova in area dei punti di riferimento sufficientemente solidi da cavalcare, considerando che Hines e Voigtmann fungono sostanzialmente da cambi di lusso (6 punti in 2 nell’ultima uscita).
E’ qui che probabilmente si deciderà gara 3, con la Virtus che in queste Finals non ha ancora avuto il miglior Belinelli, ma ha ritrovato Mickey, Pajola e Polonara, decisivo con i suoi 10 punti e la determinazione con la quale ha attacco il ferro e meso in crisi la difesa biancorossa.