A tre giorni di distanza dallo “shuffle up and deal” iniziale, le World Series of Poker 2024 hanno consegnato i primi due braccialetti.
Il primo in ordine di tempo è stato quello dell’evento #2 $500 Casino Employees No-Limit Hold’em che è finito al polso di Jose Garcia. Soprannominato “Placido”, il poker dealer del Sandia Resort di Albuquerque (New Mexico) e dell’Horseshoe and Paris Hotel & Casino di Las Vegas si è lasciato alle spalle tutti i colleghi (1.189 entries) e nell’heads-up finale ha battuto Richard Rothmeier. La sua performance è stata ripagata con $79.134. Terzo posto per Alexander Green e 9° per l’ambassador di PokerNews Lukas Robinson.
Qualche ora più tardi è arrivato il secondo braccialetto, legato a un evento tra i più interessanti di questa edizione: il #1 $5.000 Champions Reunion No-Limit Hold’em Freezeout.
Come abbiamo spiegato nel precedente articolo, è la prima volta che alle WSOP viene organizzato un torneo dove i vincitori dei Main Event delle passate edizioni partecipano gratuitamente. Su di loro è stata però messa una taglia: chi elimina un ex-campione del mondo incassa il ticket per il Main Event di questa edizione ($10k di valore).
Al Reunion hanno preso parte 493 giocatori, 22 dei quali erano portatori di una taglia. Solo 7 di loro si sono qualificati per il Day2 e 4 sono andati in the money.
Greg Merson, vincitore del ME WSOP nel 2012, si è arreso al 67° posto. Poco più avanti è finita la corsa dell’attuale campione del mondo in carica, Daniel Weinman che ha chiuso il suo torneo in 52ma posizione. Ormai short, il vincitore del ME WSOP 2023 apre da cutoff con K♠Q♦ e poi chiama l’all-in di Xiaohu Liu da bottone. Allo showdown Weinman si trova dominato da A♠K♥ e il board K♣4♣4♥10♥2♠ non lo salva.
La penultima taglia consegnata porta il nome di Dan Harrington. A quasi 79 anni (li compirà nel dicembre di quest’anno) il veterano, campione del mondo nell’ormai lontano 1995 e autore di famosi libri sul poker, ha dimostrato di essere ancora un osso duro per tutti. Il suo gioco solido ma non scontato gli ha permesso di arrivare fino al 36° posto. Ironia della sorte – o forse no – ad eliminarlo è stato proprio l’altro vincitore di un ME WSOP ancora presente, Qui Nguyen.
Harrington mette in mezzo le ultime 94mila chips da utg con in mano 10♥8♠. Nenad Dukic tribetta fino a 172.000 da hijack. L’azione arriva a Qui Nguyen (vincitore del ME nel 2016) che dice “Mi gioco la taglia da 10k” e poi va all-in per circa 560k. Dukic ci pensa un po’ e alla fine opta per foldare. Allo showdown Nguyen mostra A♣5♣ ed elimina Dan Harrington con un 5♠ al flop seguito dal 5♦ al turn.
Harrington non aveva più giocato alle WSOP da diversi anni, il suo ultimo in the money primo di questo risale all’edizione 2014.
Qui Nguyen ha resistito per un altro livello e mezzo, fino a quando ha incontrato sulla sua strada Asher Conniff. In due colpi, il regular di Brooklyn ha catturato l’ultima taglia disponibile. Prima ha raddoppiato su Nguyen con un all-in prelop: AK vs AT del campione del mondo e board che porta scala Broadway per Conniff. Rimasto con solo 285k (bui 10k/20k bb ante 20k), Qui Nguyen pusha sull’apertura di Corniff a 50k, ricevendo i call di Anthony Marquez (SB) e dell’original raiser. Al flop 6♠2♠7♠, Marquez va in check-call sulla bet 125k di Conniff. Il turn è una Q♦: altro check, bet 175k e questa volta Marquez lascia. Conniff mostra Q♠9♠, colore chiuso al flop; Nguyen ha solo A♦4♣ ed è già drawing dead, per un 21° posto da 15.471 dollari, ma soprattutto per la best performance tra i 22 ex-campioni del mondo.
Terminata la dura selezione del Day2 (10 left), lo stesso Asher Conniff è stato protagonista della volata finale per il titolo. Una volta eliminati il francese Jonathan Pastore (già vincitore di un braccialetto WSOP e 5° al recente ME EPT di Montecarlo) e Yuzhou Yin (il sito delle WSOP gli mette la bandiera italiana, ma di fatto è cinese e vive in UK), il turco Halil Tasyurek si è presentato all’heads-up con un vantaggio di 5:1 su Conniff.
Lo statunitense ha però ricevuto qualche aiuto dalle carte, due salvataggi in altrettanti all-in sfavorevoli (un 40-60 e un 30-70 ca.). Poi ci ha messo del suo con una grande giocata. Tasyurek limpa, Conniff rilancia e riceve il call. Flop: 10♠5♥2♠. Conniff c-betta 600k che il player turco chiama. Al turn arriva il 6♥: check-check. Un 3♦ completa il board. L’americano fa check per l’ultima volta, Tasyurek ne approfitta per puntare 1,8 milioni e manda nel think-tank il suo avversario. Passano quasi 7 minuti prima che Asher Conniff riemerga dal pensatoio annunciando il call: scelta perfetta perché il turco è in bluff con 8♠7♠, colore mancato, mentre l’americano ha A♠J♦ e incassa il monster pot con Asso carta alta.
Da quel momento in avanti Conniff ha preso il largo. Il testa-a-testa si chiude con Halil Tasyurek che va all-in preflop e riceve il call dell’avversario. Showdown: J♦9♦ vs 10♥10♣. Il board scorre 7♠4♣K♠5♦8♣, mantiene il vantaggio della coppia di 10 e consegna ad Asher Conniff il primo braccialetto!
Infine, una notizia che riguarda gli italiani già presenti alle WSOP 2024. Purtroppo non è felice, perché Dario Sammartino è player out dall’evento #6: $25.000 Heads-Up No-Limit Hold’em Championship.
Il percorso di MadGenius è stato breve. Nel primo turno l’italiano ha incontrato lo statunitense John Smith che lo ha bustato dopo avergli crackato una mano con scala a incastro chiusa al turn e pagata da Sammartino fino al river. Pazienza, le WSOP sono appena iniziate!
Il torneo si trova adesso agli ottavi di finale (16 left). Questo è il tabellone delle sfide in programma:
Immagine di testa: Asher Conniff con il primo braccialetto WSOP (credits WSOP via PokerNews)