Chiamatele “jolly” o più semplicemente “inviti”, le Wild Card sono ormai una parte importante nel complesso ingranaggio del tennis professionistico. Andiamo a vedere come funzionano, chi le assegna e perché.
Cosa si intende per Wild Card nel tennis
Letteralmente la tradizione sarebbe “carta selvaggia”, ma la traduzione più corretta viene dal gergo del gaming, dove “Wild” viene definito il Jolly. Dunque si tratta di una sorta di jolly che l’organizzazione di un torneo può utilizzare per invitare un giocatore o una giocatrice direttamente al tabellone principale, o magari alle qualificazioni dello stesso torneo.
La discriminante è sempre il criterio di ammissione al torneo stesso. In base alla categoria, la gran parte dei giocatori ammessi al tabellone principale di un torneo vi accede tramite diritti di classifica. I tornei del Grande Slam hanno tabelloni da 128 giocatori, gli ATP Masters 1000 da 96 (o 56), gli ATP 500 da 64 e gli ATP 250 da 32.
I criteri di assegnazione
Le Wild Card possono venire assegnate dal momento in cui le entry list di un determinato torneo si sono chiuse. La entry list altro non è che la lista dei giocatori che dichiarano disponibilità per il torneo, in base alla propria classifica e alla programmazione di ciascun atleta.
Ad esempio, il n.1 del mondo Djokovic non parteciperà a tutti i tornei pur avendone diritto, ma darà o meno la propria adesione nei tempi predeterminati dall’organizzazione. Proprio Djokovic è un caso di scuola, poiché di recente ha chiesto di poter partecipare all’ATP 250 di Ginevra, proprio per mettere partite nelle gambe in previsione del Roland Garros. Ovviamente l’organizzazione è stata ben lieta di assegnare a Nole una Wild Card. L’attuale ATP 250 Ginevra è utile anche per spiegare che le Wild Card possono entrare nelle teste di serie: infatti, Novak Djokovic è testa di serie numero 1 del torneo.
Ricapitolando, gli organizzatori di un torneo possono assegnare una o più Wild Card ai giocatori, se questi non hanno accesso diretto per classifica allo stesso torneo, o se non hanno effettuato l’iscrizione nei tempi previsti (come nel caso di Djokovic a Ginevra).
Non ci sono criteri molto precisi, dunque le organizzazioni hanno sempre una discrezionalità piuttosto ampia. In genere, le WC vengono assegnate per i seguenti motivi:
- Giocatori della nazione ospitante. Si tratta di una delle cause più diffuse di WC, che a volte vengono assegnate a giovani tennisti della nazione che ospita l’evento, oppure altri giocatori meritevoli ma senza la classifica adeguata per entrare in tabellone.
- Giocatore che ha ottenuto bei risultati nello stesso torneo in precedenza, come ex vincitori o ex finalisti.
- Tennisti reduci da un grande risultato. Capita a volte che un giocatore abbia appena centrato un risultato importante, come la vittoria di un torneo nei giorni precedenti, che ha causato un bel balzo in avanti in classifica. In questi casi, capita che l’organizzazione accolga la richiesta di invito da parte del giocatore.
- Giocatori reduci da lunghi infortuni. Pur essendo stato istituito il Ranking Protetto, la Wild Card è un ulteriore aiuto ai giocatori che vogliono tornare alle competizioni dopo lunghe pause forzate.
Come funzionano le Wild Card nei tornei e negli Slam
Nei tornei ATP, generalmente, gli organizzatori danno dalle 3 alle 5 WC, con i criteri menzionati sopra. Nei tornei del Grande Slam, le Wild Card possono arrivare fino a un massimo di 8.
Curiosa è una usanza propria degli Slam. Ad eccezione di Wimbledon, le organizzazioni degli altri tornei del Grande Slam possono suggerire agli altri tornei una Wild Card.
Roland Garros 2024: le Wild Card per il singolare maschile
Vediamo le WC assegnate all’ultimo Roland Garros, per comprendere questo criterio.
Singolare maschile
- Alexandre Muller (Fra)
- Richard Gasquet (Fra)
- Harold Mayot (Fra)
- Terence Atmane (Fra)
- Pierre-Hugues Herbert (Fra)
- Giovanni Mpetshi Perricard (Fra)
- Adam Walton (AUS)
- Nicolas Moreno De Alboran (USA)
Come vedete, gli organizzatori del Roland Garros hanno gratificato 6 giocatori francesi con altrettante WC, ma accogliendo anche i suggerimenti di Australian Open per Adam Walton, e di US Open per Nicolas Moreno De Alboran.
Roland Garros 2024: le Wild Card per il singolare femminile
Altrettanto accade nel singolare femminile, come si può vedere:
- Chloé Paquet (Fra)
- Jessika Ponchet (Fra)
- Elsa Jaquemot (Fra)
- Alize Cornet (Fra)
- Fiona Ferro (Fra)
- Kristina Mladenovic (Fra)
- Ajla Tomljanovic (Aus)
- Sachia Vickery (USA)
Wild anche le polemiche
L’assenza di criteri stringenti per l’assegnazione delle Wild Card ha spesso generato polemiche, in particolar modo negli ultimi tempi. Proprio riguardo all’imminente Roland Garros, ha suscitato notevoli reazioni la mancata WC concessa a Dominic Thiem, finalista nel 2018 e 2019 che ha annunciato il ritiro a fine stagione. A spegnerle, le polemiche, ha pensato direttamente lui, con una dichiarazione di disarmante onestà: “Onestamente ho avuto molto tempo per costruirmi una buona classifica, ho giocato tanti tornei e avuto tante occasioni per scalare la classifica. Dunque, non me la meritavo e va bene così.”
Non sempre, però, le cose si sono concluse con la signorilità di un Thiem. Si pensi a quanto accaduto all’ultimo ATP Masters 1000 Madrid, con la concessione di Wild Card a un solo spagnolo (il giovane Martin Landaluce) e per il resto concesse a nomi apparentemente senza troppo senso: Juncheng Shang, Joao Fonseca, Darwin Blanch e Zizou Bergs. I primi tre sono giovanissimi, Blanch pure troppo avendo appena 16 anni e con una classifica oltre il 1000 ATP e infatti si è ampiamente dimostrato non ancora pronto per un torneo di livello Masters 1000. Bergs invece ha 24 anni e il numero 102 come best ranking. Perché concedere la Wild Card a tutti questi giocatori apparentemente senza alcun legame con la Spagna, Madrid o il suo torneo? Semplice, perché sono tutti rappresentati da IMG, nota società USA di management sportivo che è anche la proprietaria del Mutua Madrid Open…