Le speranze di chi sperava di mettersi in contatto con Sky più o meno una volta ogni due settimane e assistere ad un mondiale di Formula 1 almeno leggermente equilibrato, stanno purtroppo cadendo settimana dopo settimana.
Dopo cinque gare disputate lontano dal Vecchio Continente, in una sola occasione Verstappen e la Red Bull hanno lasciato la ribalta alle Ferrari, per il resto il dominio è stato assoluto.
Ecco la nostra pagella del Gran Premio di Shanghai
Max Verstappen 9
In queste occasioni i 10 si sprecano, ma assegnare il voto massimo, non ci lascerebbe margine per adeguarci alle eventuali e potenziali vittorie ancor più nette dell’olandese volante.
Nuova prova di forza, sbavature zero, scomparso il nervosismo con i box palesato soprattutto a Melbourne, quando vinse Carlos Sainz.
Non sembra essere nemmeno questo l’anno in cui le Ferrari riusciranno ad avvicinarsi alla Red Bull, a meno che qualcosa non vari tra il 2025 e il 2026, anni in cui cambieranno parecchie cose sotto il punto di vista regolamentare.
Per adesso ci teniamo Verstappen che fa il bello e il cattivo tempo, ottiene la sua pole position consecutiva numero 6 e la vittoria, che gli permette adesso di avere un vantaggio sul compagno di scuderia Perez di 25 punti e, soprattutto, su Leclerc e Sainz, sui quali il gap è rispettivamente di 34 e 41 punti.
Lando Norris 9
Il fine settimana cinese ci ha restituito ancora una volta un Lando Norris in splendida forma, certamente il pilota che sta facendo più parlare di sé rispetto agli altri.
Per il britannico un secondo posto che gli è valso anche il titolo di pilota migliore del Gran Premio di Shanghai, generato da un capolavoro di strategia, concertato alla perfezione col proprio muretto, in tutti i segmenti del weekend, fin dalla vittoria della Sprint, passando per le prove ufficiali e chiudendo in bellezza a stappare champagne sul podio cinese.
Sergio Perez 7
Il primo Gran Premio della stagione esente da doppiette ( fino a ieri 3 della Red Bull e una delle Ferrari ), ha avuto tale responso per via del mancato secondo posto da parte di Sergio Perez, il ragioniere.
Un perfetto uomo squadra che sa inserirsi perfettamente nelle collocazioni che più piacciono alle teste pensanti della Red Bull e che fanno del budget iniziale una road map che va seguita in tutte le sue parti.
Anche quelle meno visibili…
Charles Leclerc 7
Diventa difficilissimo non premiare per l’ennesima volta quella che dovrebbe essere la prima guida della Ferrari. La monoposto è affidabile, difficilmente crea problemi che portano al ritiro e la questione va valutata in funzione di quanto essa viene spremuta e, non è un segreto per nessuno, Leclerc si risparmia solo quando la necessità è quella di mantenere le gomme performanti fino all’ultimo giro.
Per il resto tutto è utilizzato al massimo e il motore Ferrari tiene, cosa che non può non aprire qualche speranza per il prossimo futuro, soprattutto all’indomani del nuovo pacchetto di innovazioni che dovrebbe scendere in pista dopo il prossimo Gran Premio di Miami.
Carlos Sainz 6
Non è stata esattamente la sua gara, tutt’altro, ma con tutto ciò che sta gravitando attorno alla Ferrari e che probabilmente potrebbe esplodere a breve a Maranello, polemiche interne comprese, le prestazioni positive continuano ad arrivare.
Sarà una stagione lunghissima per lui e occorrerà tutta la diplomazia del mondo per tenere i toni bassi fino a estate inoltrata.
Lewis Hamilton 6,5
Non deve essere facile passare da leggenda a comune mortale o, se preferite, da pilota più forte della storia, a numero 2 di Leclerc, se così sarà…
In ogni caso la grinta è quella di un ragazzino che ha cominciato ieri, mentre il talento è quello di sempre. Hamilton è un diamante rosa in un mondo in cui vengono premiate le eccellenze in modo automatico, per cui, se a 39 anni suonati, rimani uno dei migliori con una macchina che non è più quella di un tempo, signori, tanto di cappello.