Ultima classica Monumento prima della stagione delle grandi corse a tappe, la Liegi-Bastogne-Liegi propone per questa edizione una nuova sfida tra Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar, come alla Milano-Sanremo.
Sarà interessante soprattutto vedere come sta lo sloveno, assente dalle competizioni dal Giro di Catalunya (dominato) e prima ancora dalla Sanremo, appunto.
Un anno fa poi Pogacar alla Liegi si era rotto lo scafoide, compromettendo così il resto della stagione. Van der Poel ma non solo sono pronti a dare battaglia.
Liegi-Bastogne-Liegi, di nuovo i titani
La Liegi è una sorta di culmine di un’intera stagione, quella delle classiche. Per tre mesi circa lo spazio verrà poi preso dagli specialisti delle corse a tappe e per chi è ancora a bocca asciutta questa Monumento rappresenta una penultima spiaggia.
Van der Poel, inesistente all’Amstel Gold Race, ha ammesso di aver bluffato lo scorso weekend. Sarà vero o si tratta a sua volta di un bluff? Certo, l’olandese non è imbattibile e forse le gambe hanno cominciato a chiedergli il conto.
La Liegi-Bastogne-Liegi è una corsa a sé, dove le “sparate” da lontano possono andare a bersaglio come al Giro delle Fiandre o alla Roubaix; e chi meglio di MVDP e Pogacar per l’ennesimo duello titanico?
Il fatto è che se l’olandese forse sta cominciando a ragionare al risparmio in vista di Olimpiadi e Mondiali, Pogi ha una gran voglia di mettere il suo nome in questa stagione di classiche Monumento dopo che alla Sanremo l’attacco sul Poggio era stato bestiale, ma rintuzzato proprio da Van der Poel.
E se lo sloveno sta bene adesso figuriamoci al Giro d’Italia che parte tra due settimane e per il quale sarà senza dubbio tirato a lucido.
Le briciole per gli altri
La Liegi-Bastogne-Liegi è l’unica delle classiche primaverili Monumento che Van der Poel non ha mai vinto. Stimolo ulteriore per lui, naturalmente vedendo l’albo d’oro composto da fior di campioni (Valverde, Roglic, Evenepoel, lo stesso Pogacar, Gilbert).
Insomma, questa è una corsa da grandi nomi. Il problema è che tra incidenti o scarsa condizione in gruppo di big ce ne sono davvero pochi. Evenepoel e Van Aert, due terzi del podio del 2022 per esempio, non ci saranno.
La Freccia Vallone che poteva essere un buon termometro per capire le condizioni degli altri favoriti non può fare testo viste le condizioni atmosferiche estreme che hanno portato a una sostanziale rinuncia dei big e alla vittoria a sorpresa del carneade Stephen Williams.
Rimanendo agli ultimi risultati comunque gente come Pidcock e Hirschi, già sul podio alla Liegi-Bastogne-Liegi, potrebbero dire la loro.
Oppure, come alla Milano-Sanremo, nell’altro duello colossale Van der Poel vs. Pogacar, spazio alle “seconde linee” dell’Alpecin o della Uea, come fu Philipsen in Via Roma, pilotato da MVDP.