Tra la primavera e l’inizio dell’estate 2021, Phil Hellmuth e Daniel Negrenu hanno dato vita a una delle sfide più memorabili nella storia del poker.
Parliamo del secondo High Stakes Duel, il format di heads-up con un massimo di cinque incontri organizzato da PokerGO all’interno dell’ARIA Resort & Casino di Las Vegas.
Hellmuth è arrivato a quell’incontro sulle ali dell’entusiasmo e del proprio ego, ingigantito dal 3-0 con il quale si era sbarazzato di Antonio Esfandiari nel round 1. Negreanu non ha perso l’occasione per rintuzzarlo, sottolineando come lo stile di gioco Hellmuth non sia al passo con quello delle nuove generazioni di specialisti high-rollers e, più in generale, con i dettami della GTO (Game-Theory Optimal). Inevitabile che il guanto di sfida lanciato sia stato subito accettato.
Quello tra Hellmuth e Negreanu è stato un testa-a-testa non solo di poker, ma anche di personalità. I due non si amano, questo è noto, ma entrambi sanno di appartenere all’élite di questo gioco e di poter offrire una grande spettacolo di poker.
E così è avvenuto anche nell’High Stakes Duel 2 che li ha messi uno di fronte all’altro. Non vi diciamo come è andata a finire: chi ha seguito quei tre match sa già come si è conclusa la sfida, per tutti gli altri c’è il rimando ai nostri precedenti articoli o ai video di YouTube.
Qui vi proponiamo invece una delle tante mani interessanti che Hellmuth e Negreanu hanno regalato durante l’High Stakes Duel.
L’azione è presa dal primo dei tre “set”. I bui sono 500/1.000 quando Phil Hellmuth decide di limpare da SB. In quel momento Poker Brat ha uno stack di 61.000 chips e 10♣8♥ in mano. Negreanu (37.000 chips) si adegua checkando.
Il dealer gira sul tavolo le prime tre carte: 10♦7♠6♦. Il campione canadese fa di nuovo check. Hellmuth, che ha centrato la top pair e ha anche i 9x per chiudere scala a incastro nelle street successive, punta 1.000. Negreanu reagisce con un raise fino a 5.000 chips. Lo statunitense ci pensa un po’ e alla fine chiama, evitando di andare in all-in contro quella che avrebbe potuto essere una mano superiore o un draw molto forte.
Al turn scende il K♠. Questa volta Negreanu decide di non aggiungere altre chips al pot. Hellmuth non ne approfitta e il doppio check sposta l’azione al river.
L’ultima carta è un 5♦ che completa un possibile progetto di colore. Negreanu esce puntando 7.500 chips su un piatto di 12mila e obbliga il suo avversario a valutare le opzioni: chiamare (rilanciare non ha senso perché si viene chiamati solo da mani più forti) oppure foldare. Dopo un minuto Hellmuth sceglie la seconda e il suo fold si dimostra ottimo: Negreanu ha infatti 3♦2♦, flush draw di quadri chiuso al river!
Hellmuth ha messo in mostra un’ottima lettura della mano del suo avversario. Tuttavia, la parte forse più interessante di questa mano è probabilmente il turn. Negreanu dopo aver rilanciato non piazza la seconda “barellata” e Hellmuth non ne approfitta. Avreste giocato così anche voi?
Immagine di testa: Daniel Negreanu vs Phil Hellmuth (credits PokerNews)