Lo straordinario lavoro compiuto da Simone Inzaghi con l’Inter inizia a suscitare interesse in più parti d’Europa, nonostante la precoce eliminazione dalla Champions League: secondo le ultime notizie apparse su alcuni siti inglesi, il Chelsea starebbe seriamente pensando all’allenatore piacentino per la prossima stagione, al posto di Mauricio Pochettino.
Perché il Chelsea vuole cambiare allenatore
La scorsa estate, la dirigenza dei Blues ha scelto di affidare la squadra a Mauricio Pochettino con un contratto di due anni, con l’opzione di un terzo.
Tuttavia, per tutta la durata del campionato dell’argentino, si sono susseguite speculazioni sul suo futuro, nonostante il Chelsea abbia lasciato intendere di voler continuare a crescere sotto la guida del tecnico ex-Tottenham.
Al momento, nonostante l’undicesima posizione in Premier League, il Chelsea è imbattuto da quattro partite in campionato e ha raggiunto una finale di Coppa di Lega e una semifinale di FA Cup.
Se questi ultimi due risultati saranno sufficienti a convincere la dirigenza a mantenere la fiducia in Pochettino è ancora da vedere: probabilmente non verrà presa alcuna decisione fino alla fine della stagione e sarà essenziale il piazzamento finale in Premier. Soprattutto la squadra dovrà dare segnali di crescita e continuità.
È probabile che nel prossimo futuro vari nomi continuino a essere accostati alla poltrona di Stamford Bridge, ma al momento l’alternativa principale a Pochettino per la dirigenza del Chelsea sarebbe Simone Inzaghi.
Perché Inzaghi piace al Chelsea
Da quando siede sulla panchina dell’Inter Inzaghi ha ottenuto 99 vittorie nelle 149 partite disputate, vincendo due Coppa Italia, due Supercoppe Italiane e guidando l’Inter alla finale di Champions League del 2023, persa contro il Manchester City.
La conquista del suo primo scudetto sembra essere ormai una mera formalità, con l’Inter attualmente in testa alla classifica con 14 punti di vantaggio sulla seconda, il Milan, a sole nove partite dalla fine.
Il Chelsea è storicamente uno dei palcoscenici dove gli italiani si sono espressi al meglio in Inghilterra, dai tempi di Vialli, Zola, Cudicini e Di Matteo e di allenatori come (oltre gli stessi Vialli e Di Matteo, capace di vincere la Champions League nella sua breve parentesi in panchina) Massimo Ranieri, Carlo Ancelotti, Antonio Conte e Maurizio Sarri.
Il gioco di Inzaghi, fatto di ripartenze, triangolazioni in velocità e tanto dinamismo da parte di tutti i giocatori, sembrerebbe fatto apposta per salire ulteriormente di livello con l’atletismo che si riscontra in Premier League.
Un matrimonio solo ipotetico, per ora
Tuttavia anche le fonti inglesi rilevano come si tratti di discorsi assolutamente preliminari: al di là della completa mancanza di esperienza internazionale di Inzaghi (sia la sua carriera da calciatore che quella di allenatore si sono sviluppate esclusivamente in Italia), la soddisfazione della dirigenza dell’Inter riguarda al rendimento dell’allenatore sarebbe rispecchiata da quella dello stesso Inzaghi per la sua situazione e per la prospettiva di affrontare nuovamente la Champions League e la Serie A con lo scudetto sul petto.
Ad oggi altri nomi accostati alla panchina dei Blues sono quelli di Ruben Amorim dello Sporting di Lisbona e di Roberto De Zerbi del Brighton, ma i grandi movimenti che coinvolgeranno le panchine di tutta Europa quest’estate alimenteranno ancora tante voci da qui alla fine dei campionati.