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Delle memorabili imprese della Nazionale, quasi nessuno ricorda quel Francia-Italia 0-2 ad Euro 2008. I motivi sono molteplici, e ci aiutano ad inserirci nel contesto di quella partita.

Il primo è sentimentale: era ancora troppo vicina la vittoria nella finale dei Mondiali di Germania 2006 – di due anni antica – per condurre alla memoria del tifoso italiano un secondo trionfo; per fargli vivere con la serenità propria dei popoli antichi l’eccessivo numero di successi. L’Italia Nazione, malapartianamente, sa che troppa gloria può essere sinonimo di grande pericolo.

Se poi ci aggiungiamo che l’avversario era lo stesso, la tanto temuta e odiata Francia di Domenech, apparirà tutto più logico.

Il secondo però è calcistico: mentre quella di due anni prima rappresentava una luce a distanza di ben 24 anni dall’ultima volta, in questo caso, sebbene l’Italia non vincesse l’Europeo persino dal 1968, si trattava ancora della fase a gironi. Non c’era dunque né la speranza né l’attesa di un lungo cammino – che tra parentesi si arresterà nel turno successivo, ai rigori contro la Spagna.

La premessa: un girone compromesso (o quasi)

Prima di quel match, certo, le premesse dell’impresa non c’erano affatto e quindi quel risultato fu tanto più memorabile. L’Italia di Donadoni, come tutte le nazionali azzurre dopo un grande trionfo (come quello Mondiale), aveva raccolto un punto nelle prime due uscite contro Romania e Olanda.

Queste due formazioni avrebbero potuto biscottare un pareggiotto passando entrambe e lasciando fuori due giganti come Francia (ferma a un punto) e Italia appunto (un punto anche per gli azzurri). Non biscotteranno.

L’Olanda, forte di una tradizione calcistica che non contempla il compromesso, vincerà 2-0 contro la Romania (che rimarrà a 2 punti). L’Italia, soprattutto, vincerà 2-0 contro i galletti.

Gira la ruota

Qualcosa doveva girare comunque, per la squadra di Donadoni.

Fin lì sfortunata e sterile, quel giorno cinica e fortunata. Mentre la Francia perdeva Ribery per infortunio (8’) e Abidal per espulsione (24’), per fallo da ultimo uomo su Toni, autore di un controllo volante mostruoso su lancio visionario di Pirlo (MVP del match), gli azzurri segnavano prima con Pirlo dal dischetto – glaciale nello spiazzare Coupet dagli undici metri – poi con De Rossi sempre su calcio da fermo (a tre), a metà della ripresa.

Poco prima di questo gol, suggello con inganno – perché il tiro di DDR è nettamente deviato da Henry, lui che porterà con l’inganno del mani-comio contro l’Irlanda la Francia ai Mondiali del 2010: sorta di Karma al contrario –, tutta la panchina di Donadoni s’era alzata in piedi per il gol di Huntelaar, che sbloccava lo 0-0 di Olanda-Romania.

Come giocava quella Italia

L’Italia in maglia bianca si schierava col 4-3-2-1, chiudendo il match col 4-tutti-dietro.

La grande novità rispetto ai Mondiali, oltre all’assenza di Totti, è la dinamicità di Perrotta, faro volante dell’attacco azzurro. Che il finale non inganni: l’Italia, che chiuderà difendendosi, quella partita l’aveva dominata. Toni sprecone (almeno due clamorose palle gol divorate), De Rossi impreciso e Panucci sfortunato (come Grosso, che a fine primo tempo pesca un clamoroso palo sempre da punizione) avevano spaventato in almeno quattro nitide circostanze la porta dei francesi.

Che a loro volta invece, nonostante una partenza frizzante, avevano lentamente sfiatato le proprie risorse offensive. L’Italia dunque, anche rispetto a due anni prima, quella partita la vincerà con merito. E a giudicare dalle formazioni, che lasciamo qui sotto, senza andare troppo oltre le proprie potenzialità. Che come sappiamo escono sempre nei momenti più difficili.

Formazioni

  • Francia: Coupet; Evra, Abidal, Gallas, Clerc; Ribéry (Nasri 10′, Boumsong 26′), Makelele, Toulalan, Govou (Anelka 66′); Henry (c), Benzema. A disposizione: Mandanda, Frey, Vieira, Malouda, Thuram, Squillaci, Gomis, Sagnol, Diarra. Ct: Raymond Domenech
  • Italia: Buffon (c); Grosso, Chiellini, Panucci, Zambrotta; Gattuso (Aquilani 82′), De Rossi, Perrotta (Camoranesi 64′), Pirlo (Ambrosini 55′); Cassano, Toni. A disposizione: Amelia, De Sanctis, Gamberini, Barzagli, Del Piero, Di Natale, Borriello, Quagliarella, Materazzi. Ct: Roberto Donadoni
  • Arbitro: Ľuboš Micheľ (Slovacchia)
  • Man of the Match UEFA: Daniele De Rossi (Italia)