L’esordio della quarta maglia, stavolta di colore bianco, non è stata di buon auspicio per il Milan. I rossoneri si sono trovati dinnanzi ad un bivio, che pur non cambiando la sostanza della classifica, avrebbe determinato un’indubbia prova di forza del Diavolo. Il fallimento è stato totale e totalizzante dove le colpe vanno equamente distribuite tra allenatore e giocatori.
La convincente vittoria a San Siro in Europa League contro il Rennes aveva mostrato una squadra cinica ed agonisticamente pericolosa. Il ritorno al gol di Rafa Leao ed una doppietta di Loftus-Cheek che reinventato trequartista si sta dimostrando uno dei migliori marcatori con ben 8 reti segnate senza essersi mai presentato davanti al dischetto.
Contro il Monza pare essersi spenta la luce. La squadra di Palladino non era mai riuscita a segnare 4 reti ad un’avversaria ed il Milan ha nell’incostanza e nella fragilità difensiva i suoi maggiori punti deboli. Non solo, i rossoneri hanno subito il sorpasso allo U-Power Stadium sempre nei minuti di recupero. Tanto nel primo quanto nel secondo tempo.
La difesa è il problema: il Milan crolla sotto una pioggia di gol
Numeri alla mano, se ci si dovesse basare sui numeri della difesa rossonera il Milan non avrebbe alcuna ragion d’essere di trovarsi al terzo gradino della classifica di Serie A. La compagine meneghina ha subito 31 reti in 25 giornate. Dei top club italiani, solo la Roma si avvicina a questo dato disastroso con 30 gol. Per il resto, il trend in tal senso è comparabile più con le squadre nella parte di destra della graduatoria piuttosto che della parte alta.
Ad essere disastroso è stato il ritorno dal 1′ di Malik Thiaw. Non ancora pronto per scendere in campo per 90 minuti, il tedesco si è ripresentato sul campo di gioco con le stesse lacune e difficoltà presenti prima dell’infortunio ed aumentate esponenzialmente da inidonea condizione fisica. Intervento goffo e scomposto del difensore su Dani Mota che porta al vantaggio brianzolo.
Altra nota negativa riguarda Mike Maignan. L’estremo difensore ha mostrato negli anni di essere capace di prodezze degne di Batman. Ora, appare opaco e annebbiato. Il numero spropositato di gol subiti in Serie A sono anche in parte responsabilità sua e contro il Monza si è visto piuttosto chiaramente che gli sta mancando il sound dei momenti migliori.
Ciò non toglie che prima della partita contro il Monza, il Milan sia stato capace di registrare cinque risultati utili consecutivi – 4 vittorie e 1 pareggio. Tuttavia, va segnalato che in una sola occasione la porta di Maignan è rimasta inviolata. Difatti, numeri alla mano, nelle ultime sei giornate la difesa rossonera ha subito complessivamente 11 gol e concede in media 13.9 tiri a partita.
Dati preoccupanti, segno di un totale squilibrio. La squadra è quasi sempre sbilanciata ed il cui destino è spesso deciso da guizzi dei singoli. L’attuale bomber rossonero è Ruben Loftus-Cheek che dopo essere stato acquistato per ricoprire il ruolo di mediano, è ora impiegato sulla trequarti offensiva. L’impatto dell’inglese sul campionato, specie nel 2024, ha quindi parzialmente oscurato le lacune difensive
Unica nota positiva resta Matteo Gabbia. L’esperienza al Villarreal lo ha forgiato. Ragiona in anticipo, riuscendo ad intuire anzitempo ciò che il suo avversario ha intenzione di fare e se malauguratamente si trova fuori posizione, per il Milan questo si tramuta in sentenza. Esattamente come accaduto contro il Monza. Resta la curiosità di vederlo prima o poi accanto a Tomori. Scelte di Pioli permettendo.
Turnover e scelte opinabili: what’s next?
Ad essere sotto osservazione è il turnover operato da Stefano Pioli. Permettere di avere più spazio a coloro che sin qui non sono riusciti ad avere un discreto numero di minuti giocati, non è di per sé un errore. Anzi. Dev’essere però il buon senso dell’allenatore a dettare queste scelte, soprattutto se in passato questa radicale manovra ha creato non pochi problemi.
Jovic, Chukwueze e Okafor hanno avuto l’opportunità di partire dal primo dal primo minuto dopo lunghi periodi di panchina. Ci si aspettava molto da loro, nella realtà dei fatto ottengono una bocciatura piena. Il serbo è protagonista di un deprecabile gesto che lo obbliga a prendere la direzione dello spogliatoio anzitempo, gli altri due vengono sostituiti al 45′ senza possibilità di appello.
A rimettere, almeno momentaneamente, la situazione in equilibrio sono Giroud e Pulisic. L’asse franco-americana si è rivelata nuovamente vincente ed incisiva ma come sempre hanno pesato le scellerate scelte difensive. I gol subiti nei recuperi sono sintomatici di una squadra umorale e con poco carattere. Peccato che questa sia solo una delle facce del Milan.