Nella 23esima giornata di Serie A il Napoli ritrova goal, tre punti e sorrisi tra le mura amiche. Lo fa grazie a una rete d’autore di Kvaratskhelia, in una partita a dir poco sofferta contro un’Hellas Verona dimezzato dal mercato invernale ma con il coltello fra i denti per la lotta salvezza. Infatti, gli azzurri rischiano addirittura di perdere la partita perché al 72esimo sono sotto grazie al goal realizzato da Coppola, ma riescono a ribaltare il risultato con la prima gioia di Ngonge (ex della partita) e un colpo da campione di Kvaratskhelia all’87’ per il 2 a 1 finale.
Il Match
Dopo aver provato il 3-4-2-1 nelle ultime partite, il Napoli torna “scaramantico” e lo fa tornando al modulo dello scorso anno. L’allenatore del Napoli però non è più Luciano Spalletti ma Walter Mazzarri che schiera i suoi uomini con il 4-3-3 dove nel ruolo di centravanti, aspettando Osimhen, c’è Simeone, preferito a Raspadori, con Politano e Kvaratskhelia ai suoi lati. In difesa Di Lorenzo torna a fare il terzino puro, con Mario Rui dall’altro lato e Juan Jesus che vince il ballottaggio con Ostigard. In mediana, vista l’assenza dell’affaticato Zielinski, c’è Cajuste insieme a Lobotka e al rientrante Anguissa. Dalla parte opposta c’è l’Hellas Verona, completamente rivoluzionato dal mercato di gennaio.
Nel primo tempo la squadra di Mazzarri parte bene, con un ispiratissimo Khvicha Kvaratskhelia che impegna in due occasioni Montipò. Col passare dei minuti i gialloblù prendono le misure ai campioni d’Italia e quando possono si propongono grazie all’estro di un ottimo Suslov. La partita si accende nel finale. Al 72′ sono gli ospiti a trovare il vantaggio sugli sviluppi di un calcio piazzato con Coppola. Il pareggio degli azzurri arriva grazie all’ex di turno Cyril Ngonge, che mette in rete ben servito da Lindstrom. A due minuti dalla fine è Kvaratskhelia a trovare il jolly. Il suo splendido tiro all’incrocio dei pali fa esplodere il Maradona.
Kvara in grande spolvero
Nella prima frazione di gioco ci sono solo i partenopei in campo. Il ritorno al 4-3-3 permette agli azzurri di attaccare con più uomini negli ultimi metri, tant’è che le occasioni da rete non tardano ad arrivare. Queste, portano la firma di Kvaratskhelia, il cui avvio è straripante, praticamente in versione Scudetto. Tutte e due le volte Montipò è reattivo e in tuffo respinge, negando la gioia del ritorno al gol all’esterno offensivo georgiano.
Sembra l’ennesima giornata storta per il Napoli che nella ricerca del vantaggio, quasi allo scadere del tempo regolamentato, pesca dal mazzo il jolly che tanto aveva utilizzato nella passata stagione: Khvicha Kvaratskhelia. Grazie a un colpo da campione sfrutta il primo metro che gli viene concesso e con un destro a giro non dà scampo a Montipò. E’ il 2 a 1, il gol decisivo, quello che vale i tre punti.
I numeri del georgiano
Dopo la straordinaria stagione dell’anno passato, Kvara e il suo Napoli hanno cambiato completamente volto durante la prima fase di questo campionato. Pur restando il valore aggiunto degli azzurri, e dopo esser tornato “umano”, in questa stagione non è riuscito a incidere come l’anno dello scudetto e i numeri parlano chiaro. Infatti, oltre al goal realizzato contro l’Hellas di questa giornata, il georgiano ha realizzato un gol alla sesta all’Udinese, una doppietta al Bentegodi alla nona, un altro all’Atalanta e l’ultimo strappo, al Cagliari, alla sedicesima, ben 50 giorni di distanza rispetto alla perla di questa giornata. Fin qui ha totalizzato sei reti, che non sarebbero neanche poche, in campionato (nessuna in Europa) e cinque assist. Il passato recita 14 goal e 17 assist e sembra una terra assai lontana, proprio come quel Napoli che tanto incantava e dava spettacolo. Sembra passata una vita ma, invece, non è passato neanche un anno.
Una volta toccato il fondo si può solo risalire
Il giocatore georgiano, nell’attesa che torni Osimhen, è la speranza per vivere una seconda parte di stagione migliore in casa Napoli, per rincorrere la Champions e per lanciarsi poi incontro al Barcellona, perché la leadership tecnica è in lui, in quell’espressione gioiosa che va al di là di tutti i risultati ottenuti fin qui. Tutto era partito da Verona, proprio contro l’Hellas quel 15 agosto 2022, quando colti dallo stupore, fu inevitabile chiedersi da quale pianeta fosse arrivato quel mostro “tutto veroniche e tunnel”. Oggi, che proprio contro il Verona abbiamo rivisto un gran goal di uno dei protagonisti della corsa scudetto dell’anno passato, non possiamo far altro che sperare di rivedere quel Kvara che tanto aveva fatto sognare i tifosi partenopei e gli amanti del calcio.