Mercoledì 31 gennaio si è tenuto il primo State of Play dell’anno, ovvero la conferenza virtuale firmata Sony che presenta i videogiochi per PlayStation in sviluppo e in uscita nei prossimi mesi. L’evento è stato sicuramente lungo e allo stesso tempo denso di contenuti, tuttavia c’è stata anche qualche mancanza non trascurabile.
Durante i circa 40 minuti di show, sono stati mostrati più di 15 titoli. Abbiamo visto giochi di prossima o addirittura imminente uscita come il party shooter online Foamstars (6 febbraio 2024) competitor dello Splatoon di Nintendo, lo sparatutto in terza persona Helldivers 2 (8 febbraio 2024), l’attesissimo action-rpg Dragon’s Dogma 2 firmato Capcom (22 marzo 2024) e Rise of the Ronin, videogioco di ruolo d’azione ambientato nel Giappone del diciannovesimo secolo sviluppato da Team Ninja (22 marzo 2024).
Sony ha anche date alcune conferme su titoli già annunciati. Tra questi Metro Awakening VR (uscita prevista per il 2024), Zenless Zone Zero (in sviluppo) e il misterioso Judas sul quale stanno lavorando i creatori di Bioshock. Spazio anche per Final Fantasy 7: Rebirth, che però avrà uno State of Play dedicato il 6 febbraio, e Stellar Blade, stylish action che ricorda molto Bayonetta e Nier Automata. Quest’ultimo è in uscita il 26 aprile 2024, dopo che lo State of Play ha rivelato un nuovo trailer decisamente più dettagliato e convincente.
Un po’ a sorpresa, nel palinsesto si è inserito anche Silent Hill: The Short Message, con un trailer abbastanza enigmatico ma che ricorda decisamente l’abbandonato P.T. a cui avrebbe dovuto lavorare Kojima per Konami. Il nuovo capitolo della lunghissima serie ispirata ai film di John Carpenter è disponibile da subito gratuitamente.
Sempre in merito a questa serie, Sony ha fatto vedere il remake di Silent Hill 2, titolo attesissimo che però è una delle note dolenti di questo State of Play. Il trailer si concentra quasi del tutto sui combattimenti piuttosto che sulle atmosfere che caratterizzano la storica serie. Questa scelta infelice rivela un gioco deludente dal punto di vista tecnico, con animazioni modeste. Ad un primo sguardo anche il gameplay appare decisamente legnoso, lontanissimo dagli standard a cui ci siamo ormai abituati, soprattutto dopo Alan Wake 2.
Nel finale, lo State of Play ha offerto la proverbiale ciliegina sulla torta. A chiudere l’evento è stato infatti un lunghissimo (più di 9 minuti) trailer di Death Stranding 2, accompagnato dal sottotitolo “On The Beach”.
Il video mostra non solo le animazioni sbalorditive del Decima Engine, ma anche un’art direction davvero ispirata e tutta l’autorialità del prossimo titolo firmato Kojima Productions. L’unica pecca è la data di uscita: il titolo arriverà infatti solo nel 2025.
Il ritardo pare essere giustificato da altri impegni presi del grande designer giapponese di videogame. A dirlo è stato lo stesso Hideo Kojima che ha fatto al sua entrata sul palco della conferenza dichiarando di essere al lavoro su un “tactical espionage action” erede di Metal Gear Solid. Il progetto è in collaborazione diretta con Sony e Columbia e punta ad abbattere definitivamente i confini fra videogioco e cinema!
Al di là dei motivi, bisogna ammettere che si tratta di un reveal piuttosto inaspettato perché è un titolo di cui si parla da un po’, per la lunghezza del trailer, ma soprattutto perché lascia un vuoto “qualitativo” nel palinsesto Sony di quest’anno.
Un elemento, quest’ultimo, che gli State of Play hanno (involontariamente) evidenziato. È vero, l’evento ha fatto vedere tanti titoli, ma è sembrato uno spazio dimostrativo in larga parte prestato ad aziende esterne. Dove sono i grossi studi first party di Sony, come Naughty Dog, Insomniac e Santa Monica?
Queste non piccole assenze lasciano presagire un 2024 di attesa, proteso verso un 2025 di altro livello grazie alle uscite di Death Stranding 2 e Marvel’s Wolverine.
Immagine di testa credits Getty Images. Si ringrazia Nicola Benetton per la consulenza tecnica