Dell’emergenza dell’Olimpia Milano, a giovarne è stato soprattutto Giordano Bortolani! Il talento di San’Agata di Militello, prodotto proprio delle giovanili biancorosse, sembra essere arrivato alla definitiva maturazione.
Le sue ultime 3 partite sono un’indicazione abbastanza chiara delle potenzialità di questo ragazzo, che nel corso degli ultimi anni ha avuto tanti, troppi alti e bassi, e sembrava destinato a restare un eterno incompiuto. Non solo per demerito suo, chiaramente, ma ci si sono messe di mezzo le scelte degli allenatori precedenti e le annate storte delle squadre in cui ha giocato, un mix di sfortune che ne hanno condizionato non poco la crescita.
Ora però, sfruttando le assenze di Lo e Shields, è lui (classe 2000), a guidare la truppa di italiani di Milano. Lo ha fatto ieri, nella vittoria dei suoi a Trento, realizzando 12 punti in 17′ con 2/5 da tre e 6/6 dalla lunetta, con un clamoroso 26 di plus/minus, indice del suo impatto sulla gara. Lo aveva fatto anche nelle due precedenti uscite in Eurolega, palcoscenico dove inizialmente non trovava spazio, perché sottostimato: al Pireo con l’Olympiacos 11 punti, in casa nel successo sul Bayern 12, suo massimo in carriera, così come il massimo sono i quasi 18 minuti passati sul parquet, che niente hanno a che vedere coi minutaggi delle prime 15 gare di EL, nelle quali non era mai andato oltre i 7 giri di lancette.
Una scoperta per qualcuno, una conferma per chi aveva già visto il suo talento, ora di un’utilità spaventosa per Messina e per l’EA7 Emporio Armani, che avrà vita dura nel momento in cui torneranno i “titolari”. Questo Bortolani va protetto, supportato, e gli va dato spazio, perché ora anche i numeri sono dalla sua parte.