Nel poker, la cosiddetta “bolla” è la fase del torneo in cui rimane solo una eliminazione prima che inizino le posizioni a premio. Si tratta naturalmente di un momento ad alta tensione per tanti giocatori, soprattutto per quelli che viaggiano nelle parti basse del chipcount e che rischiano di uscire dal torneo a mani vuote.
Il gioco in bolla è abbastanza standardizzato. Chi ha tanti gettoni può permettersi di rubare qualche piatto preflop e/o chiamare l’all-in di un corto, soprattutto c’è la ricompensa per l’eliminazione (torneo con bounty). Chi invece ha pochissime chips deve stare attento a non farsi divorare il misero stack dai bui, in particolare da quando è stata introdotta la Big Blind Ante. Suggerita per la prima volta nel 2017 da Cary Katz, ex-businessman di successo divenuto uno specialista di tornei High/Super High Roller, questa regola prevede che il giocatore in posizione di Big Blind posti due bui interi anziché uno. Il giocatore super-short deve quindi rischiare al momento giusto ma anche in fretta!
Per tutti gli altri, cioè per gli stack medio-corti, la strategia è semplice: foldare fino a quando arriva l’eliminazione tanto attesa, accompagnata dall’annuncio del “siete a tutti a premio”. Ma cosa succede quando viene servita una mano monster?
Dipende dall’obiettivo che ogni giocatore si pone (rischio vs prudenza), ma in linea di massima nessuno vuole uscire a un passo dalla zona in the money. Nemmeno i grandi professionisti.
Una situazione di questo tipo si è verificata nel $10.600 WPT World Championship 2023, conclusosi ieri al casinò Wynn di Las Vegas. Il protagonista principale è Joe Hachem, campione del mondo nel 2005, che in bolla piena si trova con 505.000 chips quando i bui sono 10k/15k bb ante 15k.
Il pro australiano ha quindi uno stack medio-basso, pari a circa 33 big blind, e riceve K♣K♥ dal dealer. Una mano “monster” con la quale Hachem può fare azione da utg+1, ma prima di lui Ben Bianco apre il gioco rilanciando a 40.000. Lo statunitense in quel momento è il chipleader con 1,7 milioni di chips. Hachem decide allora di tribettare fino a 120.000 chips ottenendo il fold di tutti, ma non quello di Bianco che invece va all-in!
In caso di call, l’australiano si gioca tutto a un passo dalla zona in the money. Potrebbe vincere e riportarsi così nelle zone medio-alte del count; in caso di sconfitta, diventerebbe lui l’uomo bolla del torneo. Hachem ci pensa un minuto e poi annuncia il fold: è un grando fold perché il suo avversario gli mostra A♠A♣!
Bianco e l’intero tavolo si complimentano per la giocata che consentirà ad Hachem di superare lo scoppio della bolla avvenuto poco dopo (AA vs JJ e board J447T). Il suo torneo si concluderà al 223° posto su 480 ITM e 3.835 iscrizioni, per un premio di 25.500 dollari: in definitiva, quel fold si è ben ripagato.
Non solo, ma ha anche scatenato un boost di reazioni in rete. La più “folle” è stata quella del poker player/streamer Rayan “Beriuzy” Chamas che durante l’action ha dichiarato: “mi tuffo vestito in una piscina quasi gelata (6 gradi) se Hachem folda i Kappa!“.
E’ finita così:
Immagine di testa credits PokerNews