A Praga c’è un uomo solo al comando: il suo nome è Jon Kyte. Naturalmente non si tratta di ciclismo, ma le famose parole usate da Mario Ferretti nel 1949 ben si adattato a quello che abbiamo visto ieri nel Day5 dell’European Poker Tour Main Event.
Il professionista norvegese ha letteralmente dominato la scena, rendendosi protagonista di ben 8 eliminazioni su 11! Con una performance del genere, Kyte si è confermato chipleader per la terza giornata consecutiva, dopo le pole position conquistate nei Day3 e 4. All’inizio del Day6, l’ultimo del torneo, il suo stack rappresenta il 60% delle chips rimaste in circolazione: 22.900.000 gettoni contro i 15.560.000 degli altri 4 giocatori rimasti messi assieme. Anche se non possiamo esserne sicuri, è possibile che si tratti di un record, se non altro per il principale tour europeo di poker.
Questa è la griglia di partenza del final day, in programma alle 12:30 di oggi (le 13:00 per chi lo vuole seguirlo in diretta streaming con commento in italiano):
Posto 1: Cheng Zhao, Cina, 8.125.000
Posto 2: Adam Wagner, Rep. Ceca, 2.760.000
Posto 3: Padraig O’Neill, Irlanda, 1.265.000
Posto 4: Jon Kyte, Norvegia, 22.900.000
Posto 5: Umberto Ruggeri, Italia, 3.410.000
Kyte ha giocato bene, mettendo in mostra il suo stile aggressivo, favorito dal progressivo incremento dello stack. Ha tuttavia avuto un po’ di fortuna vincendo tutti i colpi chiave, anche quando partiva in svantaggio. Non è un demerito, sia chiaro, ma di sicuro l’ottima run deve aver inciso psicologicamente sugli avversari, inducendoli ad adottare una strategia prudente contro di lui e i suoi rilanci frequenti. La “combo” big stack e colpi che reggono ha condizionato tutti, anche gli avversari più forti e titolati.
A cominciare da Niall Farrell, l’avversario più pericoloso per esperienza (un titolo EPT e un braccialetto WSOPE) e con una buona dotazione di chips (6° posto nel count al termine del Day5).
Con bui 25k/50k bb ante 50k, Padraig O’Neill apre a 100k da early ma subisce il raise fino a 320k di Kyte da middle position. Farrell forbetta da HJ per 675k e ottiene il fold di O’Neill, ma non di quello di Kyte che va diretto ai resti con lo stack inferiore (2,1 milioni). Call di Farrell e showdown: Kyte mostra A♥K♠, mentre lo scozzese parte in leggero vantaggio con Q♠Q♥. Il norvegese dice: “Finora ho sempre avuto io la coppia contro AK. Adesso è tempo di vincere nell’altro modo“. Il board porta un K♣ al turn ed elimina Niall Farrell al 16° posto (€42.320).
Poco dopo arriva il colpo che è un segnale di come andrà la giornata. Il livello è sempre lo stesso quando Max Neugebauer rilancia 100k da cutoff con A♠K♣. Kyte decide di shovare da SB in steal, perché in mano ha solo un modesto K♠5♠. In posizione di Big Blind c’è però l’olandese Dejan Jakovljevic e anche lui ha qualcosa da dire: 9♠9♣ e call con le ultime 850k. Il vincitore del Main Event WSOPE 2023 si unisce mettendo circa 800k. Allo showdown Kyte è stradominato: 10,5% contro 35% di Neugebauer e 53% di Jakovljevic. Il norvegese ammette “ho fatto una ca…ta!” ma la Dea Bendata non se ne accorge: 2♣7♦K♠K♥5♥, fullhouse per Kyte che fa un doppio out e decolla con 11,5 milioni nello stack! Neugebauer è 15°, Jakovljevic 14°.
L’azione di Kyte rallenta un po’ e consente agli avversari di recuperare qualcosa. I più attivi sono il cinese Cheng Zhao, che a un certo punto trova anche il sorpasso (ma dura poco), e Umberto Ruggeri. L’italiano è quello che inventa le giocate più interessanti. Sono soprattutto due bluff: uno in check-raise al river ai danni del francese Chechin, l’altro è una forbet preflop sulla tribet di Marle Spragg con in mano la “Brunson’s hand” (10-2).
Ma dopo le eliminazioni di Chechin e di Jiri Kocab, Kyte fa il quarto scalpo. Mark Helou va all-in preflop con coppia di 10 e trova il call del chipleader con A♦J♥. A♠ al river e il torneo arriva a un passo dal final table.
L’uomo bolla del tavolo finale è l’altro norvegese, Preben Stokkan, che con Q♣9♣ si schianta sui Kappa del russo Grigorii Rodin. Kyte è di nuovo protagonista con l’eliminazione di Vincent Meli al 9° posto (questo volta il norvegese parte sopra QQ > JJ).
Il chipleader è on fire e prende un colpo fortunato anche a Ruggeri. Dopo aver aperto con 5♠4♠ da SB e trovato solo il call dell’italiano che difende il BB con A♣4♥, Kyte checka su flop e turn J♥10♠4♦K♥, seguito da Ruggeri. Al turn l’italiano è ancora avanti grazie al kicker migliore, ma al river scende un maligno 5♥: Kyte betta 440k che Ruggeri paga dopo un minuto di riflessione.
Passano poche mani e Kyte fa il suo quinto player out. E’ il norvegese che apre a 175.000 (bui 40k/80k bb ante 80k) da cutoff. Umberto Ruggeri di nuovi si limita al call con A♦10♠ da bottone. L’azione arriva a Marle Spragg che, dopo averci pensato un po’, decide di mettere in mezzo le ultime 975mila chips con A♠4♠. Kyte chiama, Ruggeri no. Il flop annuncia tempesta: 3♣4♣5♣. La player americana ha preso la coppia e ha la possibilità di chiudere scala wheel, ma il norvegese ha gli out per il colore e per l’overpair (K e Q). In cifre, 48% di chance a testa, il resto è split pot. Il 7♦ avvantaggia la Spragg, il K♦ al river la elimina in ottava posizione per €123.600 di payout, ad oggi il suo miglior risultato.
Jon Kyte completa la sua collezione di player out eliminando Govert Metaal al 7° posto e Grigorii Rodin al 6°. Il primo è davvero molto sfortunato. Il solidissimo veterano olandese, un vero e proprio giocatore “old school” che macina risultati da quasi 20 anni, chiama da BB con A♦Q♠ sull’apertura del norvegese (Bottone) con J♠9♠. Al flop Q♦8♠5♥ Metaal va in check-call per 360k. Il turn è un 7♣. L’olandese checka di nuovo. Kyte prova l’all-in in semibluff con la “double belly”, ma questa volta Metall chiama con l’ultimo milione e mezzo di chips. L’azione è un’ottima trappola, peccato che il river porti quel 10♦ che chiude scala per Kyte.
Rodin, invece, è out con un all-in preflop dove è dominato: coppia di due per il russo contro le Donne di Kyte. Doppio set e game over sia per Rodin che per il Day5 del torneo.
Il final table sarà un “tutti contro Kyte”. Il norvegese dovrà guardarsi soprattutto da Zhao, non solo perché è il più vicino in chips, ma anche per l’ampio repertorio di giocate del cinese.
Lo stesso si può dire di Umberto Ruggeri il quale, però, parte con uno stack nettamente inferiore rispetto a Zhao. Il giocatore italiano si è azzoppato nel finale di giornata dopo aver perso un colpo contro Kyte: tribet preflop con A9 vs AQ, ma al flop Kyte trova la Q che obbliga Ruggeri a foldare al river. Si è poi salvato ai danni di Padraig O’Neill: AK vs AQ, all-in preflop, e clamorosa Q♠ al river che rimette in partita l’italiano.
Ancora più difficile la risalita per l’irlandese, professionista di buon livello, e per il ceco Wagner.
Kyte può permettersi di aspettare il momento giusto, anche se non sembra essere questo il suo stile. Tutti gli inseguitori avranno invece bisogno di raddoppiare in fretta, perché la partita riprende da bui 50k/100k bb ante 100k.
Immagine di testa: Umberto Ruggeri (credits RIHL)