Non esiste giornata di campionato senza almeno qualche polemica sugli arbitraggi. In Serie A siamo da sempre abituati ai dibattiti post partita, ma a quanto pare anche nel più pacato mondo teutonico, ci sono volte in cui non ci si riesce a trattenere.
Soprattutto quando si parla di un “big match” che vale punti importanti per la corsa al titolo e alla Champions, come quello andato in scena tra Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund, chiuso con un pareggio in rimonta degli uomini di Xabi Alonso.
A reclamare questa volta, è stato il suo corrispettivo dei giallo neri, Edin Terzic, che dopo la partita non si è trattenuto sui suoi pensieri riguardo all’arbitro Daniel Siebert, per almeno un paio di decisioni contrarie.
Il big match: un pareggio in extremis
Cominciamo con il resoconto generale di un partita che è stata sicuramente molto combattuta e ricca di spunti. I padroni di casa stanno facendo una stagione incredibile e si giocano la vetta della Bundesliga con un Bayern Monaco fermato dalla neve in questa giornata.
Gli avversari sono però, tra i più ostici in assoluto, pur protagonisti di un avvio altalenante in campionato che li relega al quinto posto. Per questo il gol in apertura di Ryerson dopo appena cinque minuti, mette in discesa la partita di Terzic, che da quel momento si chiude cercando di resistere agli assalti del Bayer e provando a rispondere con le ripartenze fulminee di Reus e Fullkrug.
Le statistiche non lasciano spazio a dubbi su quanto le Aspirine abbiano provato in tutti i modi a trovare il pareggio: 61% di possesso palla, 22 conclusioni di cui 6 nello specchio (tra cui un gol annullato), un “expected goal” (i gol previsti) da 2.33 e qualcosa come 16 calci d’angolo.
Ciò nonostante, per pareggiare il gol bisogna farlo, e c’è da attendere fino a dieci minuti dal termine, quando è il solito Boniface (otto gol e cinque assist per lui) mette dentro il pallone del definitivo 1-1 finale, imbeccato da un ritrovato Schick, finalmente al suo ritorno in campo.
Le ire di Terzic
Con questi numeri ci sarebbe da salutare con gioia un buon pareggio esterno contro la capolista, ma Terzic non è di questa idea e mette invece alla berlina la prestazione non dei giocatori in campo, ma dell’arbitro Daniel Siebert.
I punti in questione sono addirittura due, come evidenziato nelle sue parole espresse nel dopo partita sui canali di DAZN.
Il primo e più contestato, è stato un episodio avvenuto in area di rigore del Leverkusen intorno al 73°: Karim Adeyemi era da poco entrato per provare a tenere alta la squadra dall’assedio dei padroni di casa e, in una delle rare ripartenze, era riuscito a entrare nell’area avversaria finendo poi a terra a seguito di un contatto con il difensore Tapsoba.
L’arbitro fa continuare l’azione con la palla recuperata dal Leverkusen e il VAR non si sente di intervenire visto che il contatto sembra leggero ed è, come da regolamento, a discrezione dell’arbitro stabilirne l’entità e il danno.
Dal possibile rigore che avrebbe dato lo 0-2 agli ospiti, alla rete del pareggio di qualche minuto dopo, che ha fatto andare su tutte le furie Terzic. Anche perchè nel suo (personalissimo) taccuino della partita, c’è poi stato un altro episodio non felice: quello della mancata espulsione di Palacios dopo un intervento che l’arbitro ha lasciato proseguire per il vantaggio, con l’azione poi non concretizzata ma il giocatore del Leverkusen graziato dal suo secondo giallo (che avrebbe portato al rosso).
Certo a vedere la partita, quello che probabilmente ha più da lamentarsi dovrebbe essere Xabi Alonso, dopo che i suoi hanno per lunghi tratti dominato l’incontro e che con questo pareggio (che interrompe una striscia di quattordici vittorie consecutive) vede ora il Bayern Monaco potenzialmente a pari punti (ha una partita da recuperare contro l’Union Berlino ultima in classifica e soli tre punti di distanza). Ma si sa, almeno per le polemiche, tutto il mondo è paese.
Su una cosa però Terzic (così come molti altri detrattori del VAR) ha ragione: non c’è quasi mai una linea chiara e soprattutto uniformità di giudizio in questi episodi, che una volta non vengono fischiati (nè ripresi dal VAR) mentre in un’altra finiscono per essere messi alla lente del OFR.
Il VAR in Bundesliga
Che il VAR (e la classe arbitrale) abbiano qualche problema, lo si percepisce un po’ dappertutto. Vale ovviamente per la nostra Serie A , ma anche in Bundesliga, dove non mancano polemiche ed errori (in una partita le squadre sono state addirittura costrette a rientrare dagli spogliatoio per un rigore concesso durante l’intervallo).
Da un recente sondaggio in Germania, per i tifosi il VAR è un qualcosa che andrebbe totalmente abrogato (quasi il 70% è di questa idea), ma al di là delle opinioni più emozionali, certo qualcosa è necessario fare.
A cominciare dall’informare meglio proprio chi il calcio lo segue, da casa o sugli spalti. In Italia sono così nati format dedicati al “dietro le quinte” durante le decisioni del VAR, mentre in Germania, che per il VAR ha una sede centrale dove si monitorano tutte le partite, sembra che verrà presto avviata un’applicazione che possa informare in diretta con tanto di immagini, le scelte (e il motivo di tali) effettuate dal VAR durante le partite.
Non crediamo che questo riesca a consolare Terzic (che peraltro ha più da fare per migliorare la prestazione dei suoi che non quella della classe arbitrale), ma di sicuro sarà un aiuto per chi vuole capire meglio l’iter dei complessi regolamenti inerenti al VAR. Sempre che, almeno gli arbitri, li abbiano capiti.