Se il Mondiale invernale dello scorso anno è stata un’assoluta novità che ha ribaltato e messo in pausa i campionati europei, non lo è di certo il fatto che in pieno inverno ad essere disputata sarà la Coppa d’Africa. Questa manifestazione così cara e di indubbia importanza per i calciatori africani è l’incubo del calcio europeo.
Quanto sta accadendo ora durante la pausa Nazionali, non sta rendendo la prospettiva più rosea. Anzi. Da questo break ne sono usciti una i miriade di giocatori infortunati, anche gravemente. Ciò comporta una riprogrammazione a 360° da parte dei club nonché in molteplici casi, lunghe degenze che possono inficiare il percorso di crescita del calciatore stesso.
Ora, per comprendere quali siano i potenziali danni causati dalla manifestazione che prenderà luogo agli albori del 2024, è necessario fare chiarezza. Il campionato italiano, vista anche una sostanziale carenza dei settori giovanili, ha puntato su giovani talenti provenienti dal continente africano. Contraltare? Il talento fa gola e se un allenatore vede un giocatore con grandi potenzialità, lo convoca.
In seconda istanza, se è stato concesso il Mondiale invernale in Qatar, diventa complesso fare mozioni in merito ad una Coppa d’Africa che da sempre si gioca nello stesso periodo. Fermare i campionati? Una scelta delle federazioni che per ora non sembrano prendere in considerazione questa opzione. Non solo, le ultime pause Nazionali hanno evidenziato una criticità di non poco conto: gli infortuni. Nel corso di questi break i problemi fisici, anche di lungo corso, hanno colpito vari giocatori. Gavi out almeno un anno, Zaire-Emery rientrerà solo ad inizio 2024, ricaduta per Weah e Bastoni ai box per più di due settimane.
Quante sfide salteranno gli africani d’Italia tra campionato e sfide europee?
Questa competizione continentale porterà i club di Serie A a dover fare a meno dei propri giocatori su più competizioni. La manifestazione verrà inaugurata nel weekend del 6-7 gennaio 2024, in corrispondenza della 19a giornata. Considerato che i calciatori raggiungeranno i rispettivi ritiri 7-10 giorni prima dell’inizio della Coppa d’Africa, pertanto l’assenza con la maglia della propria squadra potrebbe dilungarsi.
Nel campionato nostrano, a salvarsi da queste assenze saranno solo Inter e Juventus che non hanno in rosa giocatori africani convocabili, nonché le compagini che sono rispettivamente prima e seconda in classifica. Una beffa non da poco per le inseguitrici. A tutto ciò va aggiunto che durante la Coppa d’Africa, le competizioni europee non si fermano. La finalissima si disputerà l’11 di febbraio e la settimana successiva sarà già tempo di Europa.
Non è dato sapere, al momento chi prenderà parte all’atto conclusivo dell’evento ma certo è che il loro rientro e ancor di più la loro disponibilità non sarà immediata. Trasferte intercontinentali e jet lag richiedono qualche momento di stop per un ritorno ad un normale ritmo circadiano.
Coppa Italia: altro tallone d’Achille
La competizione che risentirà maggiormente della Coppa d’Africa sarà senza dubbio la Coppa Italia. Una parte degli ottavi verrà disputata tra il 10 e il 17 gennaio, mentre i quarti di finale sono programmati per il 31 gennaio. Questo comporterà un lavoro extra della restante parte della rosa del club quando i giocatori saranno impegnati con la propria nazionale. Una scelta non esattamente agevole ma che non trova altro tipo di soluzione.
Quale squadra potrebbe soffrire maggiormente
Al momento non è ancora dato sapere i nomi dei convocati, è tuttavia possibile formulare una stima approssimativa delle squadre italiane che potrebbe risentire maggiormente dell’assenza di questi giocatori. Tanto per numeri, quanto per importanza.
Partendo dal presupposto che Inter e Juventus non verranno nemmeno toccate da questa eventualità, non avendo in rosa alcun giocatore convocabile, è opportuno fare il punto sulle restanti 18 squadre. Curioso il caso del Milan. I rossoneri hanno tre calciatori africani ed il caso più eclatante riguarda Ismael Bennacer. Il centrocampista è ai box dal maggio scorso ed il suo rientro dovrebbe avvenire verso la fine del 2023, perciò sarebbe verosimile nonché probabile una sua convocazione da parte dell’Algeria. Dopo il danno rischia anche la beffa quindi per la compagine meneghina.
Altra compagine che pagherà un prezzo altissimo sarà verosimilmente il Napoli. Gli azzurri hanno attraversato difficoltà non indifferenti a livello di guida tecnica ed al giro di boa potrebbe perdere due giocatori fondamentali: Osimhen e Anguissa. Ciò lascerebbe la squadra partenopea orfana di due cardini in attacco ed a centrocampo. Contando il triplo impegno di campionato, Champions League e Coppa Italia, resta da capire come il neo allenatore Mazzarri gestirà questa situazione.
Tuttavia, i problemi non saranno di poco conto nemmeno per quelle squadre che non hanno impellenti impegni europei. L’Udinese annovera ben sette giocatori convocabili per la Coppa d’Africa. La rosa della compagine friulana non è profondissima per cui defezione di tale misura può rivelarsi deleteria.