Non sarà un anello della NBA, ma il gioiello conquistato ieri da Max Neugebauer è comunque di grandissimo valore.
L’ex cestista austriaco ha infatti vinto il braccialetto del Main Event delle World Series Of Poker Europe, il torneo più importante dell’intera kermesse, dopo essersi lasciato alle spalle la concorrenza di 816 avversari nell’arco dei cinque Day di gara. La maggior parte di questi, tra l’altro, lo superava nettamente quanto ad esperienza nei tornei dal vivo.
Max Neugebauer si è affacciato solo di recente sulla scena internazionale del poker. Prima di questa svolta, il 26enne di Vienna è stato un giocatore di basket professionista nel suo Paese. Ha militato per diversi anni nella First Division austriaca in forza al BC Vienna ed è stato nazionale under-18. Poi un infortunio al ginocchio ha interrotto quel percorso.
Se n’è aperto un altro, quello del poker appunto, che tuttavia ha preso forma a livello internazionale solo negli ultimi due anni. Nel 2022 ha chiuso al 64° posto il Main Event dell’EPT di Praga. Quest’anno è andato ITM in un paio di eventi WSOP ed è arrivato 7° in un torneo delle Venetian DeepStack Championship Poker Series, per 27mila dollari di premio. Fino a ieri, le sue vincite ammontavano a poco più di 80mila euro: briciole, in confronto al milione e mezzo arrivato con la conquista del ME WSOPE di Rozvadov!
Viene da pensare alla giornata irripetibile, quella che capita solo una volta nella vita. Probabilmente è così. Eppure, Max Neugebauer in questi giorni si è fatto notare nella pokeroom del King’s Resort non solo per la sua altezza (204 cm), ma anche per le sue skills di poker player. In particolare durante il final table, concluso con una giocata vincente da antologia del poker.
Il suo avversario nell’heads-up per il titolo è il giocatore di Taiwan Eric Tsai. La situazione vede l’austriaco avanti in chips 2:1 ca. (55,7 mil. vs 26 mil.), quando Tsai rilancia a 1,2 da SB/D e Neugebauer difende da BB con J♠8♣. Il flop è: Q♦8♦7♥. Check-call da 1.000.000 di Neugebauer che poi si ripete al turn, un A♠: questa volta, però, deve investire 6,3 milioni su un pot di 5 (overbet di Tsai). L’ultima carta è un 4♠. Ultimo check di Neugebauer e Tsai ne approfitta per mettere tutto in mezzo (ca. 16 mil.). Chiamare è difficilissimo, è un atto estremo che richiede tanta analisi e una dose ancora superiore di coraggio. E infatti l’austriaco ci pensa a lungo, ma alla fine mette a segno un call destinato a rimanere nella storia del poker: un call che fa di lui il 14simo vincitore di un Main Event WSOPE!
Questo è il payout del final table a 8 giocatori:
Sul gradino più basso del podio si è fermato Michele Tocci, il quale avrebbe però potuto essere al posto di Tsai nel testa-a-testa per il braccialetto. L’italiano è stato davvero sfortunato in due mani consecutive che ne hanno decretato l’eliminazione al terzo posto.
Nella prima finisce ai resti contro il giocatore di Taiwan: coppia 6 per Tocci vs coppia di 2 di Tsai, ma quest’ultimo centra un clamoroso 2♠ al turn che lo salva. Tocci invece rimane con gli spiccioli e li mette tutti nella mano successiva. Le carte sarebbero anche ottime, J♦J♥, di fronte al call di Max Neugebauer con K♦4♣. Purtroppo, anche in questo caso, il fato si rivela avverso: K♥ al river e game over per Michele Tocci.
Rimaniamo nel campo degli “azzurri”, con altri piazzamenti degni di nota. Quelli di Andrea Radicchi, uomo bolla del final table (10°), di Dario Sammartino (14°), di Andrea Dato (61°), di Vittoria Maugini (72°), di Nicola D’Anselmo (75°), di Fabrizio Naselli (102°), di Luigino Brandimarti (106°), di Davide Muccini (112°) e di Alessandro Pagliuso (117°).
Il poker “made in Italy” manca il bis di braccialetti in questa edizione delle WSOP. Rimane quello al polso di Ermanno Di Nicola insieme a un po’ di rammarico per i numerosi sfuggiti di pochissimo. Oltre al secondo posto di Dario Alioto nell’evento #4, negli ultimi giorni si sono aggiunti gli argenti di Samantha Algeri nell’evento #11: €1.100 NLH Turbo Bounty Hunter e di Candido Cappiello nel #14: €1.000 NLH Turbo Freezeout.
Senza dimenticare i tantissimi final table raggiunti dai giocatori del Belpaese. Alla fine dei conti, l’Italia del poker ci ha regalato una grande performance alle WSOPE 2023, nonostante abbia raccolto meno di quanto meritasse.