Giovedì 5 ottobre prende il via l’Eurolega 2023-24 e regala subito dei match di grido. Su tutti, quello tra Barcellona ed Efes Istanbul, due delle più ambiziose candidate alla vittoria finale: squadre che hanno cambiato molto in estate e che, stando alle stime degli addetti ai lavori, sono attese da una stagione continentale da protagoniste assolute. Parker, Hernangomez e Satoransky da una parte, Larkin, Thompson e Clyburn dall’altra per una sfida che promette spettacolo… e difese chiamate a lavoro extra fin dall’esordio.
Attenzione particolare poi ai match che riguardano le italiane, con Milano impegnata a Istanbul con il Fener, senza Maodo Lo, e Bologna in casa contro lo Zalgiris, sfida particolare per l’ex Achille Polonara.
Barcellona – Efes: primo assaggio di playoff
Si presentano entrambe con i roster al completo, pronte a lanciare il primo segnale alla competizione. Dopo un’estate complicata che ha visto la separazione con coach Jasikevicius, Mirotic, Tobey, Kuric, Sanli, Martinez e Higgins, il Barcellona si avvicina alla stagione di EL con un roster comunque di tutto rispetto. Coach Roger Grimau, esordiente assoluto, si trova tra le mani una creatura da plasmare con tanto talento: gli arrivi di Willy Hernangomez, Dario Brizuela, Joel Parra ma soprattutto la scommessa Jabari Parker (al rientro da un lunga inattività ma potenzialmente crack delle lega) garantistiscono ai tifosi blaugrana di sognare anche in questa stagione.
Dall’altra parte le aggiunte di Thompson, Willis e Jones fanno della squadra ora affidata a Erdem Can una candidata almeno a un posto playoff. Con un tris di esterni del calibro di Larkin, Clyburn e l’ex Brindisi Darius Thompson, la squadra di Istanbul si presenta al Palau Blaugrana con l’entusiasmo della prima stagione del post Ataman, nella quale la società si è prodigata non poco per fornire al coach un roster che consenta di tornare sul tetto d’Europa, cosa accaduta in due delle ultime tre edizioni della competizione.
Fenerbahce – Olimpia Milano: esame complesso per l’EA7
Fener scosso nelle ultime ore dall’addio a Bjelica, giocatore con cui non si è mai realmente compiuto un matrimonio felice e dall’infortunio di Neto, il cui tendine rotuleo è saltato nella primissima fase dei Mondiali. I turchi però si sono mossi per tempo, accaparrandosi negli ultimi giorni i servizi di Arturs Zagars, sensazionale guardia che ha infiammato i recenti Mondiali con la sua Lettonia. Con lui, l’estate ha portato sulle sponde del Bosforo Sanli, Sestina, Papagiannis e Madar, che vanno ad aggiungersi al duo di insostituibili composto da Scottie Wilbekin e Nick Calathes, entrambi chiamati a caricarsi la squadra sulle spalle per riportarla ai playoff.
Dall’altra parte Milano, che tutti si aspettano sia tra le protagoniste della competizione. L’arrivo di Mirotic e la speranza che Shields sia sano per tutta la stagione sono i punti fermi cui Messina si aggrappa per sognare in grande e riportare i biancorossi alle Final Four. Eppure per tre settimane l’EA7 non avrà uno dei suoi ultimi acquisto, Maodo Lo, fermato da una lesione muscolare ai muscoli adduttori della coscia sinistra. Possibile problema playmaker per Messina, che ha recuperato però Flaccadori e ha Pangos in leggera crescita dopo le prime brutte uscite stagionali (pre-season e Supercoppa). Da non sottovalutare l’ambiente: a Istanbul la situazione è sempre molto calda.
Virtus Bologna – Zalgiris: occasione per Bologna
Esordio tutt’altro che facile per la Segafredo, che ospita un Zalgiris revisionato in estate che prova a porsi come mina vagante della stagione. Bologna sarà ancora senza Dobric, infortunatosi durante il Mondiale e del quale non si conoscono ancora i reali tempi di recupero, ma il gruppo è in salute e dopo il successo in Supercoppa, seguito dalla vittoria all’esordio in campionato, vuole provare a togliersi la prima soddisfazione anche in EL.
Di fronte una squadra che l’anno scorso ha fatto bene che, per ripetersi e tornare ai playoff, ha bisogno di un capolavoro. La partenza inaspettata di Brazdeikis ha cambiato le gerarchie interne alla squadra, che non ha più anche Polonara (di fronte proprio con la maglia della Virtus), Cavanaugh, Lelevicius e Taylor mentre ha inserito Mitrou-Long, Lavrinovicius e Manek, confermando soprattutto Smits e Evans, fondamentali nella passata stagione e ricercatissimi in estate.