Una settimana fa si sono conclusi i Poker Masters 2023. L’edizione di quest’anno, ospitata dagli Studios dell’emittente PokerGO all’interno del Casino Aria di Las Vegas, ha mandato in scena 10 eventi, tutti di Texas Hold’em No Limit, per buy-in che vanno da 10k a 50k. Insomma, tornei per grandi professionisti, per specialisti di eventi high-roller e per qualche businessman con la passione per il poker.
A brillare è stato però un giocatore ancora abbastanza nuovo nel settore degli high-roller, Vladas Tamasauskas. Il 28enne di Vilnius (Lituania) si è aggiudicato ben due tornei (#1 e #3 della kermesse) con ingresso da $10k e ne ha chiuso un altro al 6° posto (evento #2). Grazie a questi tre risultati, Tamasauskas ha sfiorato la leadership nella speciale classifica dei Masters, battuto solo da Stephen Chidwick che si è aggiudicato la cosiddetta Purple Jacket del valore di 50mila dollari.
La performance del lituano è degna di nota, anche perché il suo percorso nel poker professionistico prima dei Masters descrive un giocatore da tornei a buy-in medio-bassi e con grandi field. L’esatto contrario degli high-roller.
Le sue vittorie più importanti prima di quelle realizzate ai Masters sono il primo posto nel Main Event UKIPT di Dublino nel 2016, il secondo nell’Eureka di Praga nello stesso anno e il primo posto da 100k di premio nel Fennia Grand Slam 2019.
La svolta verso i tornei con iscrizione elevata è iniziata nel post-pandemia. Nel 2021 ha chiuso al 184° posto il Main Event delle WSOP ($44.200 di payout) mentre nel 2022 si è fermato al 4° posto nell’evento #12 delle WSOPE a Rozvadov ($439k). Infine, poco prima dei Masters è arrivato 3° nell’HR da $10.000 dell’EPT di Barcellona.
In sette anni di carriera da professionista, Vladas Tamasauskas ha già totalizzato 98 in the money dal vivo, per poco meno di 2,5 milioni di dollari incassati. In questo momento è uno dei giocatori più in forma e in crescita del circuito pro internazionale. Va tenuto d’occhio.
Per un astro nascente c’è però anche un grandissimo del poker che non sta brillando. Parliamo di Daniel Negreanu. Il canadese nel 2023 ha giocato tanto e ha anche ottenuto molto risultati live (32) ma senza mai fare il proverbiale botto. Il suo “best” è stata la vittoria nell’High Stakes Duel 4 su Doug Polk: 200mila euro a fronte di 100k di buy-in. Considerando che ha giocato quasi esclusivamente tornei high-roller è molto probabile che l’annata live di Kid Poker sia in pari, se non addirittura in negativo.
I suoi due ultimi itm sono targati Poker Masters di PokerGO: un 6° posto nell’evento #4 e un 12° nel #6. E non è riuscito ad andare a premio nel Super High Roller Bowl del PokerGO Tour, eliminato all’8° posto da Isaac Haxton. In quel caso si è trattato di una brutta bead che vi abbiamo già raccontato.
Ora vi proponiamo un’altra sua mano piuttosto importante perché di fatto gli ha impedito di raggiungere una posizione migliore nel già citato evento #4 dei Poker Masters. Il suo avversario in questo caso è Jonathan Little. Giocatore professionista a partire dai primi anni Duemila. Little vanta un 5° posto alla PCA 2007 e due vittorie “pesanti” nel World Poker Tour. Ad oggi il suo curriculum indica 156 itm che valgono il 175° posto nella All Time Money List. Ma Little è anche un poker coach di fama internazionale, autore di 12 libri sulla tecnica del gioco.
L’azione si svolge durante il Day2 dell’evento #4 dei Poker Masters. Negreanu è al tavolo finale insieme ad altri 5 giocatori, tutti già a premio. Il canadese decide di rilanciare da bottone a 100k (bui 25k/50k), quando nello stack ha ancora 815.000 gettoni. L’unico a chiamare è Jonathan Little (stack 3.070.000) che difende da Big Blind con 10♦9♥.
Scende il flop: 5♦9♣A♣. Little va in check-call sulla c-bet 75.000 di Negreanu.
Il turn è un A♦ e di nuovo il canadese decide di aggredire. Dopo il check dell’americano, Negreanu punta 175.000, ma anche questa volta il suo avversario non molla la presa.
Il river porta un 6♠. Little fa check per l’ultima volta. Negreanu ne approfitta per mettere in mezzo 415.000 chips, praticamente tutto il suo stack ad eccezione di un BB. L’azione torna a Little che pensa per circa un minuto, con un “sorriso sotto ai baffi” (che non ha) piuttosto sospetto. E infatti alla fine arriva il call che smaschera il bluff di Negreanu: il canadese mostra J♥3♥ e si arrende di fronte alla coppia di 10 floppata dal suo avvesario.
Negreanu uscirà poco dopo al 6° posto. Avrebbe fatto meglio a evitare quel tentativo di bluff? A voi l’ardua valutazione.
Immagine di testa: Jonathan Little (credits PokerNews)