A Hangzhou è in fase di svolgimento la 19a edizione degli Asian Games, la “mini” Olimpiade riservata all’intero continente asiatico. L’edizione è quella del 2022 che tuttavia è stato posticipata a quest’anno a causa del perdurare del COVID in alcuni Paesi del Far East.
Come abbiamo raccontato in un precedente articolo, l’edizione che si svolgendo in Cina conta 61 discipline diverse per un medagliere che distribuisce più di 300 ori. La grossa novità di quest’anno è che 7 eventi da medaglia sono ad appannaggio di altrettanti eSports.
Le competizioni di videogame avevano già fatto la loro comparsa agli Asian Games di Giacarta nel 2018 ma in quella occasione si era trattato solo di eventi dimostrativi. Da quest’anno gli eSports sono ufficialmente parte di una kermesse continentale sportiva.
Le gare tradizionali non sono ancora concluse, i giochi si concludono infatti l’8 ottobre 2023. Gli eSports hanno invece già consegnato alla storia degli Asian Games le proprie medaglie d’oro, d’argento e di bronzo.
Procedendo in ordine cronologico, il primo evento esportivo è stata quello di Arena of Valor, un MOBA molto diffuso in Asia sullo stile di League of Legends. Al torneo hanno preso parte 15 team nazionali. La medaglia d’oro è finita al collo del team cinese, uno delle 4 teste di serie che non hanno dovuto affrontare il preturno, insieme a Malesia, Kazakistan e Nepal. Nei quarti di finale la Cina ha eliminato il Myanmar e successivamente la Thainlandia, entrambe per 2-0. Nella finale per l’oro, il team di casa si è imposto ancora per 2-0 sulla Malesia, chiudendo così un percorso senza sconfitte. Bronzo per la Thainladia che ha sconfitto il Vietnam per 2-0.
La Cina ha poi fatto il bis con il secondo MOBA dei quattro in programma. Parliamo del torneo di Dota 2 che si svolto con 14 squadre partecipanti. La formula è stata la stessa di Arena of Valor: un gruppo di teste di serie (5) qualificate di diritto ai quarti e preturno per le altre (9). Nella fase ad eliminazione la Cina si è fatta strada attraverso Thainlandia (2-0), Malesia (2-1) e infine Mongolia, battuta 2-1 per l’oro. La Malesia si è rifatta nella finalina, conquistando il bronzo a scapito del Kirghizistan (2-0).
Il terzo oro consecutivo per la Cina è quello di Dream Three Kingdoms 2, altro Multiplayer Online Battle Arena diffuso quasi esclusivamente in Asia. 11 team hanno partecipato, anche in questo caso divisi in teste di serie (Cina e Thainlandia) e gironi preliminari. Dai quarti in avanti, la Cina ha realizzato un clean sheet con un triplo 2-0 a Laos, Vietnam e Hong Kong. La Thainlandia ha trovato il secondo bronzo battendo il Vietnam nella finale per il 3°-4°posto.
Passiamo al primo evento non legato a un MOBA. Il torneo di EA Sports FC Online, l’ex FIFA di Elecronic Arts, è stato uno dei più lunghi e combattuti, grazie alla partecipazione di 36 esporters, alcuni di quali piuttosto famosi. Giusto per fare qualche nome, il campione del mondo 2018 Musaad “Msdossary” Aldossary, il duo thainlandese del team FaZe Clan formato da Teedech “TDKeane” Songsaisakul e Phatanasak “JubJub” Varanan, l’indonesiano Mohammad Ega Rahmaditya. Proprio i due thainlandesi hanno conquistato i gradini più alti del podio. Ha vinto TDKeane per 2-1 (1-0, 0-1, 1-0) su JubJub. Il bronzo è andato al sudcoreano Kwak Jun-hyouk, battuto nella finale del LB da JubJub.
La quinta medaglia è quella del torneo più atteso, League of Legends. L’ultimo MOBA in programma ha visto la partecipazione di 15 nazioni ma soprattutto la presenza di giocatori di altissimo livello. Basterebbero solo i nomi del team sudcoreano per dare l’idea: Zeus, Kanavi, Faker, Chovy, Ruler e Keria. Ma c’erano anche la fortissima compagine cinese composta da K’Sante, Xun, Wukong, Neeko, Aphelios e Nautilus. E quella Vietnamita di Renekton, Maokai, Tristana, Kai’Sa e Sett. Ma contro la Corea del Sud non c’è stato nulla da fare.
Nemmeno relegarla tra i team che hanno dovuto iniziare dai gironi, scelta a dir poco discutibile. I sudcoreani hanno macinato tutti, compresa la Cina superata in semifinale per 2-0. Alla fine il quintetto di Seul ha vinto l’oro battendo 2-0 Taipei e senza mai concedere un match agli avversari. La Cina è riuscita a conquistare un bronzo sofferto a scapito del Vietnam: 2-1 finale per i padroni di casa.
Oltre alla soddisfazione per l’oro messo al collo, i sei sudcoreani hanno ricevuto un altro premio, per quanto insolito ai nostri occhi. Tutti i giocatori della nazionale sudcoreana sono infatti esentati dal servizio militare obbligatorio. Il servizio militare è obbligatorio per gli uomini in Corea del Sud e quasi tutte le persone normodotate devono prestare servizio nell’esercito per 18 mesi entro i 28 anni.
Veniamo agli ultimi due eventi esportivi.
Il torneo di Peacekeeper Elite, un adattamento per il mercato asiatico di PUBG Mobile, ha visto la vittoria del team Cina sul team Corea del Sud. Terzo posto per Taipei. All’evento hanno preso parte 22 nazioni che si sono affrontate sempre all’interno di gruppi sempre più ridotti, fino a quello conclusivo composto da 4 squadre.
Street Fighter V (35 partecipanti di 23 nazioni diverse) ha invece premiato il sudcoreano Kim Kwan-woo che ha battuto 4-3 il player di Taipei Hsiang Yu-lin. Bronzo per l’altro giocatore di Formosa, Lin Li-Wei, sconfitto dal connazionale Yu-lin per 2-4 nella finale del LB.
Questo è il medagliere finale degli eSports agli Asian Games 2022:
Immagine di testa: credits LoL Infinity