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A che cosa servono gli eSports? Per i publisher sono un mezzo per portare l’attenzione sui propri prodotti. Sono, cioè, uno strumento di marketing.

Ma sono marketing anche per i team che competono, in particolare per quelli associati a club sportivi di alto livello. Questi ultimi usano gli eSports come mezzo per comunicare con le nuove generazioni che sono sempre più lontane dai media tradizionali.

Le società sportive che decidono di investire negli eSports sono soprattutto quelle del calcio professionistico internazionale (le europee in maggioranza) e quelle dello sport a “stelle e strisce”: parliamo delle franchigie NFL, NHL, MLB e soprattutto NBA.

Se nel settore dell’e-calcio i simulatori che hanno una scena competitiva sono sostanzialmente due, EA Sports FC 24 (ex FIFA) e eFootball (ex PES), nel caso del basket digitale l’unico vero eSport è quello di NBA 2K. Questo titolo è alla base del successo raggiunto dal publisher nel corso degli anni.

2K Games è stata creata dal colosso videoludico Take-Two che nel 2005 ha acquisito Visual Concepts e Kush Games per creare un nuovo polo creativo. Di questo fa parte il settore dedicato ai simulatori di sport, riunito sotto la sussidiaria 2K Sports.

Anche se nel portfolio dei prodotti targati 2K Games ci sono diversi videogame di grande successo (gli shooter Bordelands e Mafia, il famosissimo strategico Civilization e la serie X-COM), un contributo importante alla crescita aziendale è arrivato dai titoli di 2K Sports. Questi comprendono i videogame su Wrestling (WWE), hockey su ghiaccio (NHL 2K), tennis (Top Spin) e soprattutto le 24 edizioni di NBA 2K.

E’ con il titolo cestistico che 2K è diventata un serio concorrente di Electronic Arts Sports. Lo dimostrano l’elevato seguito di appassionati – la netta maggioranza residente negli States – e le importanti partnership strette dal publisher con la NBA, la FIBA (Fédération Internationale de Basketball o International Basketball Federation) e numerosi sponsor (Meta, GameStop, Jostens, SAP, Tissot, AT&T, Coinbase).

Ma ancora più evidente è il vantaggio che NBA 2K ha preso su NBA Live (il titolo di EA Sports) se si guardano le dimensioni dell’eSport.

Il competitivo di NBA 2K utilizza quasi esclusivamente due modalità: il 3v3 e il 5v5. Il torneo NBA 2K più importante è la NBA 2K League, lanciata nel 2018 come joint venture tra Take Two Interactive e la National Basketball Association.

Alla lega partecipano 22 squadre della NBA reale. Oltre a queste ci sono alcune società esportive indipendenti, quali ad esempio Gen.G e Dux Gaming. Oltre alla League, il competitivo conta l’NBA 2K Global Championship e svariati eventi pro-am.

Per quanto riguarda il seguito di spettatori, il sito Esports Charts riporta che i playoff della NBA 2K League 2023 hanno registrato una media di 30.000 spettatori collegati con un picco di 46.000 e 664.000 ore guardate complessivamente.

Il valore del circuito competitivo è invece indicato da esportsearning.com. Ad oggi, il montepremi complessivo messo in palio dai tornei di NBA 2K23 (9 in tutto) è di 2,9 milioni di dollari distribuiti tra 105 esporters. Una cifra, questa, che vale al titolo di 2K Sports il 63° posto nella All Time Money List degli eSports. Al 61° c’è NBA 2K22 con 2,65 milioni di dollari. Nel campo degli eSports di simulatori sportivi solo quattro edizioni di FIFA (23, 22, 21 e 19) hanno fatto meglio.

Come abbiamo raccontato in un predente articolo, all’orizzonte adesso ci sono le NBA 2K24 Championship Series organizzate in collaborazione con la community esportiva One Up. Sarebbe un’ottima operazione, se non fosse riservata ai residenti negli Stati Uniti. A compensare questa limitazione nazionale c’è però l’accordo pluriennale che 2K ha siglato nel giugno di quest’anno con la FIBA.

In passato il publisher e la Federazione Internazionale del Basket avevano già unito le forze per organizzare il FIBA Esports Open. Il torneo per nazioni si era svolto nel 2020 due volte (con una vittoria italiana) e una nel 2021. Ma nel 2022 l’operazione era andata in stand-by a causa di problemi tecnici e delle polemiche legate alle loot box.

Adesso si riparte con una collaborazione che sembra molto più solida e che mira ad espandere l’eSport di NBA 2K in tutto il mondo.

Secondo il comunicato ufficiale, il calendario esportivo includerà qualificazioni, finali regionali e finali mondiali eFIBA ogni anno. Le finali regionali riguarderanno Europa, Asia e Oceania, Africa e Americhe. I qualificati potranno partecipare agli eventi della NBA 2K League e all’NBA 2K League Draft. In aggiunta a tutto questo e nel tentativo di rafforzare la propria base di giocatori, eFIBA ha chiuso un accordo con ESL FACEIT Group, la principale società di organizzazione eventi per gli eSports, per creare sulla piattaforma ESL uno spazio dedicato all’eFIBA.

Concludendo, 2K Sports sta seminando bene allo scopo di espandere la scena esportiva del proprio e-basket al di fuori dei confini USA. Saranno i frutti a definire la bontà dell’operazione e per quelli servirà attendere almeno un altro anno.

Immagine di testa by Getty Images