Sabato 30 settembre scatta ufficialmente la LBA, il campionato di basket italiano. Il via lo daranno Dolomiti Energia Trentino e Vanoli Cremona nel capoluogo trentino alle 20.30 (diretta streaming su Dazn ed Eurosport 2).
Un torneo che ha avuto il suo prologo nello scorso weekend, con la Supercoppa italiana conquistata per il terzo anno consecutivo dalla Segafredo Virtus Bologna. Proprio i ragazzi di Banchi – fresco e già vincente tecnico bianconero – saranno uno dei gruppi da guardare con maggiore attenzione, perché anche quest’anno la sfida per il titolo nazionale sembra essere affare solo per V nere e Olimpia.
Bologna e Milano – che hanno disputato le ultime tre finali scudetto consecutive – partono in prima fila nella griglia di partenza della stagione 2023-24, come da pronostico. Andiamo però a vedere chi c’è dietro e chi potrebbe sorprendere.
La lotta playoff
In seconda fila, almeno sulla carta, c’è sicuramente Tortona: la squadra di Ramondino – uscita male dal confronto con Brescia in semifinale di Supercoppa – ha puntellato il roster e sembra pronta a una nuova conferma nel massimo campionato, ma attenzione all’impegno europeo in FIBA Champions League, che potrebbe stancare un gruppo (e di conseguenza una società) non abituato al doppio impegno settimanale.
All’altezza della Bertram partono Brescia e Venezia, squadre che hanno investito in estate costruendo roster di livello con cui puntare in alto. Brescia, uscita con le ossa rotte dalla sconfitta in finale di Supercoppa con la Virtus, ha comunque mostrato di aver un gruppo di giocatori che, con il solo impegno del campionato, può ampiamente mirare a chiudere tra le prime quattro.
La Reyer, colpita dall’affare Caboclo – forte centro brasiliano gioiello del mercato estivo che non si è presentato al raduno perché in contatto con altre squadre e che probabilmente verrà fermato dalla FIBA e non potrà essere tesserato per nessun’altra squadra in Europa in questa stagione – ha rivoluzionato il roster tenendo solamente De Nicolao, Tessitori, Brooks e Spissu da quella passata, richiamando Casarin e lasciando partire una colonna delle ultime stagione: Mitchell Watt.
Con loro anche la Dinamo Sassari, che sorniona ha fatto il “solito” mercato senza particolari botti ma che alla fine riesce sempre e ritagliarsi un posto tra le grandi del nostro torneo. Le aggiunte di Charalampopoulos, Tyree e Whittaker allo zoccolo duro formato da Gentile, Kruslin, Treier, Diop, Bendius, Gandini e Raspino nelle mani di un vecchio volpone come coach Bucchi fa ben sperare i tifosi sardi, spesso arma in più della squadra al PalaSerradimigni.
Possibili sorprese
Reggio Emilia, Scafati e Treviso sono le squadre che a nostro parere hanno costruito meglio nel mercato estivo.
Gli emiliani, dopo la salvezza ottenuta all’ultima giornata della passata stagione, hanno fatto quasi piazza pulita del vecchio roster, puntando su giocatori in rampa di lancio o che hanno già avuto buona esperienza nel nostro campionato, come Kevin Harvey (ex Virtus Bologna). Ci si aspetta tanto da Galloway, Smith e Atkins, in arrivo da Trento, anche se si sentirà non poco l’assenza dell’ex capitano Andrea Cinciarini, finito a Saragozza. Buono il gruppo italiani, con Michi Vitali atteso alla stagione del rilancio, Sasha Grant di ritorno dalle esperienza tedesche prima a Monaco e poi a Bayreuth (l’anno scorso) dopo una comparsata a Verona nell’anno 21-22, Lorenzo Uglietti che ha ben figurato nelle prime stagioni in A con Napoli e Matteo Chillo, in arrivo da Venezia dove aveva poco spazio con tanta voglia di ritagliarsi minuti importanti.
Scafati dal canto suo è un progetto che affascina molto. La permanenza di Sacripanti in panchina e in cabina di regia di Logan sono stati i punti fermi della campagna di rafforzamento estiva, che ha avuto il suo apice con l’innesto di Alesandro Gentile, che torna in massima serie per dimostrare di valerla ancora dopo l’anno in A2. Ottima l’aggiunta di Gerald Robinson e attenzione a Jaizec Lottie, americano classe ’98 del quale si dice un gran bene. Importante la conferma del lungo Kruize Pinkins, parte dello zoccolo duro che portò Scafati all’ultima promozione.
Infine Treviso, che è una sorta di “nuova Brindisi”. Dal dirigente (Simone Giofrè), all’allenatore (Francesco Vitucci) passando per i giocatori (Ky Bowman, D’Angelo Harrison, Andrea Mezzanotte senza contare il già presente Alessandro Zanelli) tutti hanno fatto parte dell’Happy Casa dei grandi successi degli ultimi anni. La Nutribullet ha messo mano al portafoglio costruendo un roster che ambisce serenamente a un posto tra le prime otto della classe, contando tra le sue fila anche Deishaun Booker e James Young, che al suo attivo ha un centinaio di presenze in NBA tra Celtics e 76ers e si candida a poter essere protagonista in LBA.
Chi si dovrà salvare
A giocarsi la permanenza in A sicuramente le due neopromosse: Cremona e Pistoia, che hanno costruiti roster anche interessanti ma che partono a luci spente e senza proclami (la scelta migliore per evitare di crearsi troppe aspettative rischiando poi grandi tonfi). E in questo gruppo rischiano di finirci Napoli, Pesaro e Brindisi, che ha cambiato tantissimo sotto ogni aspetto e si presenta al via come un’incognita, che potrebbe peraltro stupire anche in positivo.