Juric ospita Mourinho, in un Torino-Roma che si preannuncia “spigolosamente bello”. Se il tecnico croato riuscirà nell’impresa di adornare il suo ben noto pressing alla cifra tecnica superiore di alcuni elementi come Radonjic (ma anche Vlasic), con l’aiuto di una prima punta di livello come Zapata potrebbe battere per la prima volta in carriera lo Special One. Ma la Roma è squadra che subisce poco, quasi per contratto. Chi la spunterà nel posticipo?
Torino-Roma: tutte le info utili
Quando e dove si gioca
Torino-Roma è il posticipo di chiusura della quinta giornata in Serie A, in programma alle 20:45 di domenica settembre, presso lo Stadio Olimpico “Grande Torino” di Torino.
Dove vederla in TV e streaming
La partita sarà visibile in TV e in streaming, per gli abbonati di DAZN. Necessaria la app per Smart TV, ma il servizio si può fruire anche tramite TIMVISION Box, Amazon Fire TV, Google Chromecast e per gli abbonati Sky che hanno sottoscritto l’opzione Zona DAZN (canale 214). Inoltre la partita sarà fruibile anche sulle consolle PS4, PS5 o XBOX One. Per quanto riguarda lo streaming, è possibile fruirlo su dispositivi mobili tramite la app DAZN.
L’arbitro della partita
Per questo posticipo è stato designato Marco Guida della sezione di Torre Annunziata, alla direzione numero 184 in Serie A e che sarà coadiuvato dagli assistenti Fabiano Preti e Gamal Mokhtar, con Antonio Giua in qualità di quarto ufficiale di gara. Il VAR sarà Aleandro Di Paolo, con Giacomo Paganessi come AVAR.
Vista la lunga carriera (prima stagione in A 2009/2010), è normale che Guida abbia diversi precedenti con entrambe le squadre. Sono in totale 26 con la Roma (10 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte), 23 con il Torino (10 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte).
Quello di domenica sera sarà il terzo confronto fra Torino e Roma arbitrato da Marco Guida, il primo in casa del Toro. Nei due precedenti, la Roma si è imposta 4-1 (19 febbraio 2017) e 2-0 (19 novembre 2012).
Le probabili formazioni di Torino-Roma
Qui Torino
Restano ai box Vojvoda e Djidji, mentre sono recuperati Ilic e Vlasic, notizia questa davvero importante per i granata. La bella prestazione sfoderata all’Arechi potrebbe trovare continuità con le geometrie di Ilic e la classe di Vlasic, assenti a Salerno dove molta parte dello show è passata dai piedi e dall’inventiva di Nemanja Radonjic, mai come in questa occasione Ma-Radonjic. Zapata ha dato una maggiore profondità a una squadra che non costruisce moltissimi tiri, ma ha un pressing alto e asfissiante come marchio di fabbrica, e se ad esso aggiungi qualche coppia di piedi buoni allora tutto può succedere. Occhio comunque anche agli inserimenti di Demba Seck, positivissimo da titolare ma che potrà dire la sua anche da subentrato.
- Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, R. Rodriguez; Bellanova, Ilic, Ricci, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Zapata. All.: I. Juric.
Qui Roma
In attesa di buone nuove da Chris Smalling, la difesa dovrebbe avere ancora una volta in Gianluca Mancini il suo leader, con Llorente e N’dicka come partner. Sulle fasce dovremmo invece vedere Kristensen da un lato e Spinazzola dall’altro, mentre in mezzo Mourinho perde Renato Sanches, infortunatosi durante il match di Europa League. Arruolabile Aouar anche se non al meglio, forse trio di centrali un po’ macchinoso con Cristante e Paredes, ma in questo caso il tecnico non ha molta scelta (Pellegrini è sempre out).
- Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, N’dicka; Kristensen, Paredes, Cristante, Aouar, Spinazzola; Dybala, Lukaku. All.: J. Mourinho.
Precedenti, curiosità e statistiche
Lunga è la storia in Serie A fra Torino e Roma, al punto che le 68 vittorie giallorosse rappresentano il massimo ottenuto contro una singola avversaria, nella storia del club in campionato. In totale le sfide fra Toro e Lupa sono state 156 e al già citato numero di vittorie della Roma fanno da eco i 47 successi granata e i 41 pareggi.
A volte i numeri fanno strani scherzi, poiché non ti aspetteresti che la squadra più volte sconfitta dalla Roma in Serie A sia anche quella che le ha segnato più reti. Invece è così, poiché da nessun’altra squadra la Roma ha incassato 193 gol.
La prevalenza della Roma sul Torino si è accentuata negli ultimi lustri. Lo dimostrano alcuni dati, come il fatto che la Roma ha vinto 5 delle ultime 6 trasferte all’Olimpico “Grande Torino”. L’aspetto curioso è che i giallorossi in trasferta rendono davvero poco per il resto, infatti quella ottenuta lo scorso 8 aprile (0-1, gol di Dybala) resta l’unica vittoria della Roma nelle ultime 10 trasferte di campionato.
Le possibili chiavi della partita
Osservando le statistiche delle due squadre, ci sono due dati che emergono e paiono raccontarci una certa storia. Nelle prime 4 giornate di campionato, il Torino ha prodotto appena 9 tiri in porta e solo il Cagliari (6) ha fatto peggio. I sardi però hanno ottenuto soltanto un gol, mentre i granata ben 5. Ne consegue che il Torino ha al momento il miglior tasso di conversione del campionato (0,56 gol ogni tiro in porta).
Dall’altra parte, ci sarà una delle squadre che finora hanno subito meno tiri in totale. 25 sono quelli concessi dalla Roma, dato peggiore solo di quello del Napoli (24). Incrociando questi due dati, parrebbe piuttosto improbabile che il Toro riesca a perforare la difesa romanista. Invece ci sono elementi che vanno nella direzione opposta, come la staticità dei tre centrali della Roma, che potrebbero soffrire molto il pressing del Torino. A ciò va aggiunta l’impressione che Juric sia finalmente riuscito a inglobare il talento di Radonjic in un sistema-squadra. E questa è un’ottima notizia per i tifosi torinisti.
Poi, certo, davanti la Roma schiererà una delle coppie potenzialmente più letali del campionato. Ma per assemblare un sistema che garantisca rifornimenti a Dybala-Lukaku, e anche perché i due si “trovino” sempre di più, ci vuole tempo. Non ingannino in tal senso i 7 gol rifilati al povero Empoli. La Roma fa sempre una certa fatica a creare lì davanti, e i suoi xG lo dimostrano con una certa veemenza (6,92 gli xG generati dalla Roma in 4 partite, 11 i gol segnati).
Difficile prevedere se Ivan Juric riuscirà davvero a battere per la prima volta José Mourinho, dopo 3 KO e un pareggio. Di certo, però, quella di domenica sera è la migliore chance di quelle avute finora.