Si gioca all’ora di pranzo un Empoli – Inter in cui i nerazzurri dovranno ritrovare quella fame che li ha contraddistinti fino alla notte di San Sebastian, mentre sulla panchina empolese Aurelio Andreazzoli dovrà trovare la ricetta giusta per correggere la traiettoria di una squadra che finora ha dato pessima prova di sé.
Empoli-Inter: le info utili
Quando e dove si gioca
La partita tra Empoli e Inter, valida per la 5ª giornata del campionato di Serie A, è in programma allo stadio Carlo Castellani di Empoli, domenica 24 settembre alle ore 12:30.
Dove vedere la partita
Il match tra Empoli e Inter sarà trasmesso sia da Sky, sui canali Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e Sky Sport 251 (oltre che in streaming su NOW e Sky Go), che da DAZN, in streaming attraverso l’app o sul sito.
L’arbitro dell’incontro
Il direttore di gara designato è Matteo Marcenaro della sezione di Genova, affiancato dagli assistenti Valerio Colarossi e Alessandro Cipressa. Il quarto ufficiale sarà Francesco Fourneau, mentre in sala VAR siederà Paolo Valeri assistito da Matteo Gariglio.
Le probabili formazioni di Empoli-Inter
- Empoli (4-3-1-2): Berisha; Bereszynski, Ismajli, Luperto, Pezzella; Fazzini, Marin, Maleh; Baldanzi; Caputo, Cambiaghi. All. Aurelio Andreazzoli
Dopo l’inizio da incubo (0 punti, 0 gol fatti e 12 subiti nelle prime 4 giornate), Paolo Zanetti è stato esonerato dall’incarico di allenatore dell’Empoli e al suo posto sulla panchina dei toscani si siederà, per la quarta volta negli ultimi 6 anni, Aurelio Andreazzoli.
Si torna quindi al classico 4-3-1-2, con il talento di Tommaso Baldanzi ad accendere le punte Ciccio Caputo e Nicolò Cambiaghi.
Gli unici dubbi riguardano il compagno di difesa di Sebastiano Luperto tra Ardian Ismajli e Sebastian Walukiewicz, e l’eventuale utilizzo dal primo minuto di Simone Bastoni, che può essere utile sia come terzino che come centrocampista. In cabina di regia torna Razvan Marin, mentre sono sempre assenti per infortunio Daniel Maldini ed Elia Caprile.
- Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Simone Inzaghi
La sofferta trasferta di San Sebastian, dove i nerazzurri hanno sofferto per tre quarti della partita trovando il pareggio solo nel finale, ha un po’ ridimensionato i discorsi sulla profondità della rosa a disposizione di Simone Inzaghi.
Cambiare quattro undecisimi della squadra ad inizio stagione si paga sempre in termini di fluidità della manovra e di intesa tra i reparti, soprattutto contro una squadra con un impianto di gioco così collaudato come la Real Sociedad.
In particolare preoccupano le prestazioni insufficienti di Marko Arnautovic, assolutamente nemmeno vicina a quanto può dare Marcus Thuram (come dimostrato dall’ingresso in campo del francese che ha rianimato la squadra), e di Kristjan Asllani, decisamente troppo timido e incapace di verticalizzare il gioco.
Ciononostante Inzaghi potrebbe comunque preservare Hakan Calhanoglu, che dovrebbe recuperare dall’affaticamento muscolare, per l’impegno infrasettimanale con il Sassuolo e dare ancora fiducia al regista albanese, in casa della squadra in cui è cresciuto.
Oltre a Calhanoglu, da valutare le condizioni di Juan Cuadrado, afflitto da un’infiammazione al tendine del ginocchio. Fuori causa ancora una volta Stefano Sensi, che ha accusato un risentimento al quadricipite sinistro.
I precedenti tra le due squadre
- Partite giocate: 41
- Vittorie Empoli: 4
- Pareggi: 4
- Vittorie Inter: 33
- Gol Empoli: 29
- Gol Inter: 82
La storia non è per niente clemente nei confronti dell’Empoli quando si va ad analizzare i suoi precedenti contro l’Inter. Anche escludendo i confronti di Coppa Italia, i nerazzurri si possono considerare la bestia nera dei toscani: 23 sconfitte su 30 partite, alla pari che contro la Roma.
Nelle ultime 16 partite contro l’Empoli i nerazzurri ne hanno vinte 14, segnando una media di 2 gol a partita e chiudendone 10 senza subire gol (tra cui tutte le ultime 8 trasferte in toscana).
L’ultimo gol preso ad Empoli, peraltro, corrisponde all’ultima vittoria casalinga dei toscani ed è stato un’incredibile autogol di Marco Materazzi da 29 metri nel 2006.
A gennaio di quest’anno, però, l’Empoli è stato in grado di vincere a San Siro 0-1 grazie alla rete di Tommaso Baldanzi, in una partita segnata dall’espulsione di Milan Skriniar al 40°. L’Inter si è poi vendicata al Castellani nell’aprile seguente, vincendo 0-3 con doppietta di Romelu Lukaku e gol di Lautaro Martinez.
Empoli e Inter: statistiche a confronto
Numeri perfettamente opposti per le due squadre: a punteggio pieno, 5 vittorie su 5, l’Inter, mentre l’Empoli è ancora a quota 0 avendo incamerato solo sconfitte.
12 gol fatti per i nerazzurri, 12 gol subiti per i toscani, e solo il guizzo di Rafael Leao nel derby, unico gol incassato dall’Inter, fa sì che non ci sia perfetta simmetria, dato che l’Empoli deve ancora depositare una palla nella rete avversaria.
Empoli che rischia di fissare un record ben poco invidiabile: se dovesse perdere ancora senza segnare un gol, diventerebbe la prima squadra nella storia senza punti e senza gol nelle prime 5 giornate di campionato (al momento è alla pari con il Mantova del 1964-1965 e con il Padova del 1994-1995).
Al contrario, l’Inter potrebbe arrivare a vincere le prime 5 gare di campionato per la quarta volta nella sua storia: nel 1966-1967 con Helenio Herrera, nel 2015-1016 con Roberto Mancini e nel 2019-2020 con Antonio Conte.
Che partita attendersi
Impegno difficilissimo per l’Empoli: al di là dell’imbarcata presa contro la Roma, il difetto maggiore della squadra toscana in quest’inizio di stagione è stata la difficoltà ad andare in gol.
Se Andreazzoli vuole ovviare a questo problema, un’Inter in cerca di riscatto dopo il primo mezzo passo falso stagionale (il pareggio di Champions in casa della Real Sociedad) è l’avversaria peggiore, dato che i nerazzurri hanno dimostrato di essere solidissimi in difesa e bravissimi a ripartire.
Il divario tra le due squadre emerso nelle prime 4 giornate è tale che un risultato differente dalla vittoria dell’Inter appare francamente improbabile, ma è proprio da queste premesse che nascono le imprese sportive. Ed è proprio un’impresa quella che si chiede ad Andreazzoli.