25 anni fa usciva Rounders (titolo italiano Il Giocatore), il film par excellence sul poker.
La pellicola diretta da John Dahl sulla sceneggiatura firmata David Levien–Brian Koppelman ha raccontato a una buona parte del pianeta il gioco “all’americana”. In maniera più dettagliata, però, l’attenzione del film si è concentrata sul poker alla “texana” che stava spopolando negli States già da almeno un decennio.
Parliamo naturalmente del Texas Hold’em, la “Cadillac del poker” secondo la definizione di Doyle Brunson che il protagonista Mike McDermott (Matt Demon) ricorda nel film. In sostanza, Rounders ha fatto da apripista alla diffusione del Texas Hold’em a livello mondiale, prima della vittoria di Chris Moneymaker nel Main Event WSOP 2003.
Non che i media avessero trascurato il gioco fino a quel momento. C’erano già stati film sul poker americano, anche se nessuno specifico sul TH. Le televisioni – CBS e ESPN in particolare – avevano già iniziato la copertura delle World Series Of Poker. Nei primi anni Duemila arrivano numerosi show per il piccolo schermo i quali, tra il 2004 e il 2005, beneficiano dello sciopero della National Hockey League (NHL) per guadagnare ulteriore share mediatico.
Ma l’impatto di Rounders è diverso, perché il film di Dahl mostra per la prima volta il poker in una chiave più profonda: quella esistenziale. Rounders racconta una storia che non è fatta solo di carte, tavoli, chips e gamblers ma anche e soprattutto di persone alla ricerca del proprio posto nel mondo. Non necessariamente un percorso fatto di successi nel poker (il film racconta in parte proprio il contrario) ma contraddistinto dalla libertà e dalla volontà di provarci. Per questo è molto difficile rimane immuni al fascino di Rounders anche se non si è appassionati di poker.
Noi però ci fermiamo qui con le analisi sul film, in fondo di Rounders è già stato detto tutto. O quasi, perché di tanto in tanto emergono aneddoti e curiosità sul “making of”, sugli attori e più in generale sul dietro le quinte di Rounders. Ve ne proponiamo alcuni.
ATTORI E PERSONAGGI
Cominciamo da Edward Norton che nel film interpreta Lester “Worm” Murphy, l’amico di Mike McDermott con la tendenza alla truffa. “Verme” non è cattivo, semplicemente cerca la via più breve verso il risultato che però conduce sia lui che Mike in un mare di guai. In sostanza, Norton interpreta il loser del film. Sapete a chi si è ispirato? Per il look a Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones. Per l’atteggiamento scanzonato fino a diventare un po’ irritante, il riferimento è stato Bugs Bunny. Sì, proprio il coniglio dei Looney Tunes!
In un’edizione speciale del DVD che comprende una serie di contenuti speciali (soprattutto interviste), Johnny Chan ha invece dichiarato: “Verme mi ricorda Stu Ungar“, per la sua tendenza a rischiare senza preoccuparsi delle conseguenze.
Ancora qualcosa su Murphy. Nella prima versione della sceneggiatura il co-protagonista avrebbe dovuto essere un fumatore. Tuttavia Norton è un ferreo sostenitore del no al fumo e, tra la fedeltà al testo e la possibilità di avere un altro grande attore nel cast, la produzione ha naturalmente scelto la seconda. In una delle scene iniziali si vede infatti Lester Murphy in prigione che vince sigarette giocando a carte e poi le butta via.
Per il ruolo di Mo, la “fiamma” iniziale di Mike McDermott, era stata inizialmente selezionata l’attrice Neve Adrianne Campbell. La star della saga horror Scream ha però declinato l’offerta. Al suo posto è arrivata Gretchen Mol che aveva già recitato nel famoso Donnie Brasco al fianco di Johnny Deep e Al Pacino.
Infine, qualcosa sul rapporto tra Matt Demon e Edward Norton. Dopo quel film, tra i due si è sviluppato un forte legame, rinforzato non solo da quella esperienza ma anche da molte cose in comune. Tra queste anche la passione per un film del 1988, Midnight Run (Prima di mezzanotte), con Robert De Niro che interpreta un ex poliziotto diventato cacciatore di taglie. Nei ritagli di tempo durante la lavorazione di Rounders, Demon e Norton si sono esercitati a recitare insieme usando le battute di quel film.
SCENE, LOCATION E COMPARSE
La costruzione del film è iniziata nel novembre 1997 quando Demon e Norton hanno letto la sceneggiatura scritta da David Levien e Brian Koppelman. Il film è uscito nel settembre del 1998, dopo quasi un anno di lavorazione. Le riprese sono però durate solo 45 giorni e si sono svolte nella città di New York con l’unica eccezione degli interni dell’università di legge che sono stati realizzati alla Rutgers Law School di Newark, NJ.
A proposito dei due sceneggiatori. Brian Koppelman ha dichiarato che l’idea per Rounders gli è venuta nel 1995, dopo aver perso $750 in una partita “underground” a New York. Levien e Koppelman si sono ricavati anche un piccolo cameo nel film. Nella scena di Atlantic City, sono due giocatori amatoriali che commettono molti errori a livello di tells fisici. Li vedete qui: Koppelman (riccioluto) compare al minuto 1:46, Levien dovrebbe essere quello con baffi e capelli laccati all’indietro (min. 1:45 e 2:32).
Le chips usate sia nella bisca di Teddy KGB che al Chesterfield Club sono state realizzate dall’Atlantic Standard Molding (ASM), produttore ufficiale per molti casinò negli States.
IL POKER REALE
Dietro al poker di celluloide, in Rounders c’è anche un po’ di poker vero. Innanzitutto quello delle WSOP 1998 alle quali hanno partecipato anche Edward Norton e Matt Demon. I due attori, infatti, sono stati invitati dalla famiglia Brunson che li ha iscritti al Main Event di quell’anno. Purtroppo non è andata benissimo per i protagonisti di Rounders.
Secondo quanto raccontato dal regista John Dahl, Norton sarebbe uscito abbastanza in fretta battuto da un fullhouse. Per Demon, invece, l’eliminazione è arrivata nel più classico del cooler preflop: AA vs KK. Chi aveva gli Assi? Doyle Brunson!
L’ultima chicca riguarda Phil Hellmuth che avrebbe dovuto essere il protagonista delle sfida di Atlantic City raccontata da Mike McDermott al suo mentore, Joey Knich (John Turturro). Ma in una scena precedente, Mike mostra a Petra (Famke Jannsen) il replay televisivo della vittoria di Johnny Chan al ME WSOP 1988, con quel famoso slow play ai danni di Erik Seidel. Per non complicare le cose agli spettatori introducendo un altro poker pro, Dahl ha quindi deciso di usare Johnny Chan anche nella scena di Atlantic City.
Per concludere, ricordiamo che di Rounders esistono anche tre mani inedite e tante battute famose.